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6 Maggio 2023
14:00

Michele: significato del nome, varianti e curiosità

Michele è un nome maschile tradizionale che letteralmente significa "Chi come Dio?". Nome di origine ebraica, Michele esprime coraggio e ardimento ed è popolare fra artisti e sportivi: da Michael Jackson a Michael Schumacher, da Mika a Michael Jordan, da Miguel Bosé a Mike Tyson.

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Michele: significato del nome, varianti e curiosità
michele

Michele è un nome maschile classico comune in Italia. Di origine ebraica, Michele è ampiamente utilizzato nel composto Michelangelo.

Etimologia

Michele deriva dall’ebraico Mikaèl, un nome formato da:

  • mi, cioè “chi”
  • ke, “come”
  • ‘El, abbreviazione di Elhoìm, "Dio"

Il nome fu tradotto nel greco Michaèl e nel latino Michaél, fino ad arrivare all’italiano Michele.

Significato

Mikaèl letteralmente significa “Chi come Dio?”. Era il grido di guerra dell’arcangelo Michele, che nell’Apocalisse è il capo degli angeli fedeli che combattono e scacciano dal cielo il Drago con la schiera dei demoni ribelli. Per questo, san Michele in genere è raffigurato con la spada sguainata mentre calpesta il diavolo con le sembianze di un drago.

Da qui, il nome Michele esprime l’idea di coraggio, spirito guerriero, ardimento.

Onomastico

L’onomastico si festeggia il 29 settembre, in ricordo di san Michele, l’arcangelo protettore di spadaccini, maestri d’armi e polizia.

Varianti

  • Varianti maschili italiane: Michelangelo
  • Varianti femminili italiane: Michela, Micaela
  • Varianti maschili straniere: Michel, Michal, Michael, Mike, Maik, Mika, Mickey, Miguél, Michail, Mikhail, Misha, Mikael,Miku, Mihail, Mikalis, Mikā'ēl
  • Varianti femminili straniere: Michelle, Michelle, Micky, Micaéla, Michaela, Micheline, Mikalis, Micol
  • Varianti maschili rare: Mikko, Mendel, Mihailo
  • Varianti femminili rare: Non si registrano varianti

Diffusione

Michele è un nome comune in Italia, anche se oggi è meno utilizzato rispetto agli anni passati. Nel 2021 sono stati 1.685 i bambini chiamati con quel nome.

Il calo di popolarità è ancora più netto nel caso della versione anglosassone del nome: se nel 1999 in Italia più di mille coppie avevano scelto il nome Michael per il loro neonato, nel 2021 sono stati meno di 400 i piccoli iscritti all’anagrafe con quel nome.

Curiosità

Il nome fu adottato da molti imperatori bizantini, come Michele VIII Paleologo e Michele IX Paleologo, perché il culto dell’arcangelo Michele inizialmente si diffuse in Oriente, giungendo in Occidente solo sul finire del V secolo.

All’arcangelo è dedicato anche Castel Sant’Angelo a Roma, dove una sua statua svetta sulla cima a proteggere la città, anche se il suo santuario più famoso in Italia è la grotta del Monte Sant’Angelo sul Gargano.

Grandi personalità dell’arte, dell’agonismo e dello spettacolo sono state chiamate con quel nome.

Nel mondo della musica, citiamo i cantanti Michael Jackson, Michael Bublé, Michele Zarrillo, Michele Bravi, Miguel Bosé, Mika (pseudonimo di Michael Holbrook Penniman), Michele Merlo.

Tra gli sportivi, ricordiamo il pilota Michael Schumacher, il cestista Michael Jordan, il pugile Mike Tyson.

Mickey Mouse è una serie di cortometraggi animati Disney che hanno per protagonista Topolino.

Il nome Michele è menzionato in un’espressione popolare italiana utilizzata per alludere a una persona sfaticata, un fannullone, che conduce «la vita di Michelaccio». Il detto deriverebbe dal catalano miquelet o dallo spagnolo micalete, termini che indicavano i vagabondi e i banditi dei Pirenei e anticamente i montanari che guidavano i pellegrini diretti al santuario di san Michele, al confine fra Aragona e Catalogna.

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Rachele Turina
Redattrice
Nata a Mantova, sono laureata in Lettere e specializzata in Filologia. Antichità e scrittura sono le mie passioni, che ho conciliato a Roma, dove ho seguito un Master in Giornalismo concedendomi passeggiate fra i resti romani (e abbondanti carbonare). Il lavoro mi ha riportato nella Terra della Polenta, dove ho lavorato nella cronaca e nella comunicazione politica. Dall’alto del mio metro e 60, oggi scrivo di famiglie, con l’obiettivo di fotografare la realtà, sdoganare i tabù e rendere comodo quel che è ancora scomodo. Impazzisco per il sushi, il numero sette e le persone vere.
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