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4 Maggio 2023
11:30

Noemi lasciata nella Culla per la Vita di Bergamo. La mamma: «Non posso tenerla, ma le auguro di essere felice»

Una neonata è stata affidata dalla sua mamma alla Culla per la Vita della Croce Rossa di Bergamo. Le operatrici le hanno dato il nome di Noemi. Insieme al fagottino vestito di rosa un bigliettino "La mamma non ti dimenticherà mai". Oggi Noemi è all'Ospedale Giovanni XXII in attesa di una famiglia.

A cura di Sophia Crotti
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Noemi lasciata nella Culla per la Vita di Bergamo. La mamma: «Non posso tenerla, ma le auguro di essere felice»
culla per la vita bergamo

È successo ancora, il terzo caso in meno di un mese, una mamma ha lasciato la sua piccolina neonata alle cure dei soccorritori di Bergamo, nella Culla per la Vita che si trova nella sede della Croce Rossa della città.

La mamma è arrivata alla sede della Croce Rossa bergamasca, stringendo la sua piccola tra le braccia, ma nessuno l'ha notata, ha preso coraggio e ha suonato il campanello, azionando così la Culla per la Vita. Al click del pulsante si è alzata la saracinesca, la mamma ha posizionato la sua bambina nella culla riscaldata, le ha rimboccato le coperte e dopo 40 secondi è scattato l'allarme che ha mobilitato gli operatori.

Medici e soccorritori non hanno creduto subito ai loro occhi, spesso accade che qualcuno suoni quel campanello per scherzo, ma le immagini provenienti dalla telecamera sono state inequivocabili. Nella culla c'era un fagottino vestito di rosa con la manina in bocca.

Il tempo di prenderla in braccio, iniziare il protocollo, e l'allarme è suonato nuovamente, la mamma non se n'era andata. La donna è rimasta lì, silenziosa, per accertarsi che qualcuno si prendesse cura della sua bimba, e questa volta nella culla ha lasciato un biglietto: «Nata stamattina, 3/5/2023, a casa. Solo io e lei come in questi nove mesi. Non posso, ma le auguro tutto il bene e la felicità del mondo. Un bacio per sempre dalla mamma. Vi affido un pezzo importante della mia vita che sicuramente non dimenticherò mai».

La piccola è stata trasportata, come da prassi, nel reparto di patologia neonatale dell'Ospedale Papa Giovanni XII di Bergamo dove, dopo i primi accertamenti, è stato evidente che fosse in splendida forma. 2.9 kg di bimba dalle fattezze sudamericane, un po' affamata ma serena tra le braccia delle ostetriche.

neonata

Le infermiere l'hanno chiamata Noemi, che in ebraico significa dolcezza, ma anche essere gradita. Il futuro della bimba oggi è in mano alle decisioni del Tribunale per i minorenni di Bergamo che provvederà a trovare una famiglia alla piccola.

La notizia del piccolo Enea lasciato alla clinica Mangiagalli, aveva già scosso i cuori di tutti, pochi giorni dopo la neonata lasciata alle cure dell'Ospedale Buzzi, il 3 maggio, l'arrivo della piccola Noemi. Il ripetersi, in breve, di casi così simili tra loro fa pensare che l'informazione e i media possono salvare delle vite.

La mamma di Noemi accarezzava il suo pancione mentre i telegiornali raccontavano di Enea e forse in quel momento ha capito che avrebbe potuto garantire un futuro alla sua bimba, anche se purtroppo, senza di lei.

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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