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28 Giugno 2023
11:58

«Non sapevo di essere incinta»: ha mal di pancia e partorisce seduta sul water a Napoli. Mamma e figlia salvate dal 118

È accaduto a Scampia, nella periferia di Napoli, dove una donna di 29 anni ha partorito la figlia nel bagno di casa perché, a suo dire, non si era accorta di essere incinta. Vediamo che cos’è una gravidanza criptica, o nascosta, e quando può presentarsi.

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«Non sapevo di essere incinta»: ha mal di pancia e partorisce seduta sul water a Napoli. Mamma e figlia salvate dal 118
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Incinta senza saperlo. È quanto ha confessato ai soccorritori la giovane mamma di 29 anni che nel primo pomeriggio di ieri ha allertato il 118 perché convinta di aver partorito un feto morto nel water di casa, a Scampia, nella periferia nord di Napoli. Immediato è stato l’intervento della postazione del 118 «Annunziata» dell’asl Napoli 1 Centro, che si è attivata per quello che si credeva essere un «aborto in giovane donna ignara della gravidanza». Sedici minuti dopo la telefonata della neomamma l’ambulanza è sopraggiunta all'abitazione, trovando la 29enne in lacrime seduta sul gabinetto con la neonata adagiata dentro il water. Una storia assurda, diventata quasi surreale quando i componenti dell’equipaggio, per fortuna con medico al seguito, hanno scoperto che la piccola, nata in circostanze singolari, respirava ed era ancora viva.

Il medico del 118 ha tagliato il cordone ombelicale della neonata, che al ritrovamento pesava appena 1,7 kg. La piccola è stata presa in carico dal Servizio Trasporto Emergenza Neonatale, attivato per l’occasione, mentre la neomamma è stata trasportata all’ospedale Cardarelli per gli accertamenti. «Mamma e figlia ora stanno bene» ha commentato il dottor Manuel Ruggiero, responsabile di “Nessuno tocchi Ippocrate”, l’associazione di medici che ha diffuso la notizia dell’accaduto e che da anni è impegnata nella tutela dei diritti e della sicurezza dei sanitari in Campania.

Al di là del racconto della 29enne di Scampia, che è da accertare, le gravidanze scoperte all’ultimo esistono e hanno un nome. Si chiamano “gravidanze criptiche” o “gravidanze nascoste” e rimangono latenti fino agli ultimi mesi di gestazione o fino all’evento del parto. La comunità scientifica è cauta sul tema e preferisce identificarli come negazioni psicologiche della condizione di gravidanza. Ad oggi, i casi di gravidanza invisibile sono rari: come riporta il Journal of the Royal Society of Medicine, si tratta di un fenomeno che riguarda 1 gravidanza su 2.500. Tuttavia, notizie simili sono frequenti a livello nazionale e internazionale e periodicamente capita di leggere di mamme che partoriscono inaspettatamente, senza sapere di essere incinte.

Viene da chiedersi: «Le mestruazioni non saltano? La pancia non cresce? La mamma non ha sintomi?». In realtà, esistono specifici casi in cui quei campanelli d’allarme – come il mancato arrivo delle mestruazioni, l’aumento di peso e l’ingrossamento dell’addome, la nausea e gli altri segnali di gravidanza – non suonano, oppure, pur suonando, vengono ignorati o interpretati dalla donna come semplici irregolarità.

Le gravidanze scoperte all'ultimo sono chiamate "criptiche" o "nascoste"

Donne con mestruazioni irregolari e con l’ovaio policistico, abituate a mestruazioni vacanti, e donne in sovrappeso, in condizione di obesità o, al contrario, eccessivamente magre potrebbero non riconoscere i sintomi o non vedere cambiamenti fisici tali da spingerle a effettuare un test di gravidanza. I movimenti del feto, poi, potrebbero essere scambiati con movimenti intestinali, oppure potrebbero non essere percepiti per via della posizione anteriore della placenta, che attutisce i moti fetali. Dietro a una gravidanza criptica a volte si nascondono anche disturbi mentali e negazioni psicologiche della gestazione.

Qualsiasi sia la causa della nascita a sorpresa, la gravidanza scoperta agli sgoccioli comporta dei rischi per la mamma e per il piccolo. La donna incinta, infatti, non si sottopone alle visite di routine e alla prima ecografia e porta avanti uno stile di vita che potrebbe non essere indicato in gravidanza e che potrebbe nuocere al feto.

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Rachele Turina
Redattrice
Nata a Mantova, sono laureata in Lettere e specializzata in Filologia. Antichità e scrittura sono le mie passioni, che ho conciliato a Roma, dove ho seguito un Master in Giornalismo concedendomi passeggiate fra i resti romani (e abbondanti carbonare). Il lavoro mi ha riportato nella Terra della Polenta, dove ho lavorato nella cronaca e nella comunicazione politica. Dall’alto del mio metro e 60, oggi scrivo di famiglie, con l’obiettivo di fotografare la realtà, sdoganare i tabù e rendere comodo quel che è ancora scomodo. Impazzisco per il sushi, il numero sette e le persone vere.
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