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7 Gennaio 2024
10:00

Perché i bambini imitano gli adulti: l’importanza del modello comportamentale

I bambini imitano gli adulti per imparare e per sapersi muovere nei diversi contesti sociali. Per questo è bene cercare di mantenere sempre un modello comportamentale corretto, così che i bimbi imparino cosa è giusto e cosa è sbagliato.

A cura di Sophia Crotti
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Perché i bambini imitano gli adulti: l’importanza del modello comportamentale
Bimbo imita il papà

I bambini imitano gli adulti perché questo è il modo più immediato che conoscono per apprendere e per sapersi muovere in ogni contesto sociale.

Ogni gesto dei genitori è per i piccoli molto più importante di ogni parola, ramanzina o spiegazione. Osservare chi è per lui adulto o figura di riferimento gli permette di imparare a muovere i primi passi incerti in ogni situazione.

I piccoli fin dal primo giorno di vita cercano di imitare gli adulti, intercettando il loro sguardo, ascoltando con attenzione la loro voce, ma è attorno all'anno di vita che questo processo imitativo diventa evidente. Ci stupirà osservare i bimbi compiere "azioni da adulti", senza neanche aver speso troppo tempo a insegnargliele, questo accade perché loro, ci considerano modelli da seguire.

Intorno ai tre/quattro anni i bimbi inizieranno con la pratica del gioco di ruolo imitando nelle attività ludiche ciò che fanno i loro genitori, per esempio fingendo di andare al lavoro, di rassettare o prendersi cura di bambolotti, come fossero figli.

Risulta evidente dunque che non basta smettere di dire le parolacce ma è importante trasmettere un buon modello comportamentale ai bimbi attraverso le nostre parole e le nostre azioni. I nostri bimbi saranno educati, buoni, altruisti e generosi se vedranno noi per primi comportarci in questa maniera.

Quando i bambini iniziano a imitare gli adulti?

Secondo l'NHS i bambini iniziano a imitare i gesti, le espressioni e i suoni che producono i loro genitori già durante il primo anno di vita. Più precisamente i piccoli già dai primi mesi riescono a tirare fuori la lingua, aprire la bocca all'avvicinarsi per esempio di un cucchiaino o di una tettarella, proprio imitando i genitori che con le loro espressioni li spronano a farlo.

Attorno ai 6 mesi i bimbi sviluppano comportamenti intenzionali, iniziano cioè ad imitare volutamente i comportamenti dei genitori. Ma è da quando compiono un anno di età che questo diventa a tutti gli effetti il miglior modo che conoscono per apprendere.

Dai due anni l'imitazione diventa evidente nei comportamenti del bambino, imita il nostro modo di tenere in mano il telefono, di gesticolare, di sfogliare le pagine. Il piccolo inizia anche a mettere in pratica quello che si chiama il gioco simbolico, una forma di attività ludica che diventa invece didattica. Il bimbo durante il gioco fa finta di andare al lavoro come i genitori, accudire il peluche come i genitori accudiscono lui, spingere un piccolo passeggino, fare la spesa. Inizia a sperimentare diversi contesti sociali, imitando i propri genitori.

Perché i bambini ci imitano?

I bambini imitano gli adulti anche perché necessitano di un modello per adattarsi a ogni contesto sociale. I loro genitori o chi si prende cura di loro, da quando nascono, si occupano della loro sopravvivenza, dunque i piccoli si fidano e li imitano per sapersi relazionare agli altri e alle situazioni della vita. Attorno ai 4-5 anni i bimbi inizieranno a frequentare sempre più coetanei e contesti sociali e dovranno arrivare preparati, dopo anni di osservazione dei loro genitori.

Imitare ai bimbi serve poi anche per sperimentare, dal momento che iniziano a sviluppare il senso critico, che permette loro di distinguere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, più avanti, proprio grazie all'esperienza.

L'importanza del modello comportamentale

La cosa più importante, visto il ruolo che gli adulti di riferimento hanno per i bambini è quella di cercare di comportarsi nella migliore maniera possibile. Ciò non significa non sbagliare mai, ma cercare di mantenere un modello comportamentale corretto. In breve bisognerebbe evitare atteggiamenti violenti verbali o fisici tra le mura domestiche e con le altre persone, evitare le parolacce, azioni pericolose per sé o per gli altri. Dare il buon esempio poi può anche voler dire chiedere scusa quando si sbaglia, spiegare le cose che i piccoli non comprendono e farsi vedere anche fragili. Valori come la generosità, il saper prendersi cura, voler bene non si insegnano a parole ma per imitazione.

Ricordiamo sempre poi di essere coerenti, le parole devono corrispondere alle azioni e ai fatti, questo perché i bimbi iniziano a sviluppare il senso morale attorno agli 8 anni, prima non sanno cosa sia giusto o sbagliato, lo apprendono guardando a come ci comportiamo noi.

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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