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9 Giugno 2023
14:00

Quando iniziano i bambini a sviluppare il senso del pudore

Il senso del pudore non è innato nei bambini, ma si sviluppa in seguito durante la crescita, a partire dal momento in cui i piccoli iniziano ad avere maggiore conoscenza e consapevolezza del corpo.

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Quando iniziano i bambini a sviluppare il senso del pudore
senso del pudore bambini

Cos'è il pudore? Stiamo parlando di un senso di difesa di fronte ad alcuni aspetti che riguardano la sessualità. Non è innato nelle persone: i bambini piccolissimi non provano pudore, un sentimento di riserbo, di discrezione e di intimità che può manifestarsi in molti modi. Quando si sviluppa il senso del pudore nei bambini? Quando iniziano a provare riserbo, disagio o anche vergogna di fronte a parole, comportamenti, atti e allusioni che riguardano la sfera sessuale?

Il senso del pudore potrebbe svilupparsi solo a partire da una certa età, da quando cambia la conoscenza e la consapevolezza del proprio corpo. E dipende anche molto dalla società in cui si crescere e dai codici di comportamento che ci si attende in determinate situazioni.

Quando si sviluppa il senso del pudore

Nei bambini molto piccoli il pudore non esiste. Spesso i più piccini adorano girare senza vestiti per casa o in spiaggia. Farsi cambiare il pannolino anche davanti ad altre persone è del tutto normale. Non hanno una concezione di intimità, non provano vergogna, non si sentono a disagio. Il pudore e la riservatezza sono dei sensi che si manifestano solo più avanti nella crescita, quando i bambini iniziano a capire cosa è privato e cosa è pubblico. E questo accade quando hanno una maggiore consapevolezza del proprio corpo e quando iniziano ad imparare che esistono delle regole sociali.

Dopo i 3 anni tutto cambia, anche con l'inizio della scuola dell'infanzia

Fino a 3 anni, di solito, i bambini non hanno desiderio di intimità e capita di vederli girare nudi per casa (anche se abbiamo ospiti magari). Tutto cambia quando i piccoli iniziano a conoscere il proprio corpo: prima amano sentirsi liberi, perché sono a loro agio, invece in seguito arriva la curiosità nei confronti della differenza tra i sessi. Le tappe che di solito seguono crescendo sono le seguenti:

  • Dai 3 ai 4 anni sono curiosi per quello che riguarda il proprio corpo e il corpo dell'altro, vogliono scoprire tutto con curiosità, iniziano a esplorare tutto ciò che riguarda il corpo, anche gli organi sessuali: una scoperta che non deve essere ostacolata, perché è naturale
  • Dai 4 ai 6 anni, invece, i bambini scoprono il mondo degli altri, fanno confronti continui ed è proprio qui, quando entrano di fatto "in società" con l'ingresso alla scuola dell'infanzia, prima, e alla scuola primaria, poi, che nasce il senso del pudore, un comportamento sociale che spinge i più piccoli a nascondere parte di sé (del proprio corpo e della propria personalità) per non mostrare le proprie debolezze
  • Dai 7 anni in su il senso del pudore è sviluppato, perché il bimbo sa distinguere cosa può fare in pubblico e cosa no, cos'è la sfera privata, cosa è concesso esibire e cosa bisogna proteggere e preservare, in tal caso, la propria intimità
senso del pudore

Come insegnare ai bambini il senso di pudore

Il pudore si può insegnare ai propri figli? Come per ogni altro aspetto della crescita, bisogna rispettare i naturali tempi dei bambini, senza forzarli. Rispettare la privacy dei nostri figli, quando iniziamo a capire che è arrivata questa fase del loro sviluppo, è fondamentale. A maggior ragione se sono loro stessi a chiederci di non entrare quando sono in bagno o di non rimanere lì in piedi a fissarsi mentre si vestono.

Rispettiamo sempre i tempi e le esigenze di crescita dei nostri figli

Dobbiamo rispettare non solo i tempi dei nostri figli, ma anche le esigenze che iniziano a manifestare, dal momento che il senso del pudore (da non confondersi, però, con la vergogna) è una fase naturale. Possiamo stare accanto ai bambini, rispondere a tutte le loro domande con semplicità e naturalezza, non nascondere nulla ed evitare di dire bugie su un tema spesso considerato delicato, per paura di parlarne con i bambini.

Esistono ancora tabù duri a morire, soprattutto quando si parla di intimità. Eppure diventa prioritario accompagnare per mano bambini e ragazzi alla scoperto di questo nuovo mondo, verso il quale iniziano inevitabilmente a essere curiosi.

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