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20 Dicembre 2023
14:00

Tecla: significato del nome, varianti e curiosità

Tecla è un nome molto raro, che non ha varianti o diminutivi famosi. E' poco diffuso in Italia e non ha mai vissuto un periodo di grande popolarità. E' dunque ideale per chi cerca qualcosa di speciale. La sua origine è greca e dovrebbe significare gloria di Dio.

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Tecla: significato del nome, varianti e curiosità
Neonata sconosciuta all'anagrafe

Gli amanti de l’Ape Maia si ricorderanno di Tecla, il ragno che suona il violino. In realtà, a parte questo famoso personaggio, si tratta di un nome molto discreto, poco comune in Italia, che significa gloria di Dio.

Etimologia

Il nome Tecla deriva dal greco, Thékla, e l’origine è sconosciuta. In latino è poi diventato Thecla. Potrebbe derivare dalla contrazione di Θεοκλεια (Theokleia), che è composto da θεος (theos, "dio") e κλεος (kleos, "gloria").

Significato

Esistono numerosi dubbi sul significato di questo nome. In latino Thecla significa "meravigliosa, rilucente". Se si guarda all’etimologia greca, si può desumere che significhi gloria di Dio o dea illustre.  Per altri è un diminutivo di Teoclea, che dovrebbe voler dire "fama divina".

Onomastico

L’onomastico di Tecla è il 23 settembre in ricordo di Santa Tecla, vergine discepola di San Paolo, nata ad Iconio nell'anno 30 e martirizzata ad Isaura.

Varianti

  • Varianti maschili italiane: Teclo
  • Varianti femminili italiane: non esistono varianti
  • Varianti maschili straniere: Teklo
  • Varianti femminili straniere: Tekla, Teckla, Thekla, Theckla
  • Varianti maschili rare: non esistono varianti
  • Varianti femminili rare: non esistono varianti

Diffusione

Tecla è un nome molto raro e poco diffuso in Italia. Mediamente ogni anno nascono meno di 40 bambine chiamate così e la percentuale di incidenza è di circa lo 0,01% (dati Istat), con punte dello 0,03% nel 2020 e nel 2021, quando ci sono state rispettivamente 49 e 52 nate Tecla.

Curiosità

Tecla oggi è poco comune, ma ha avuto una grande popolarità dalla fine del 700 fino a metà dell’800, quando Friedrich Schieller assegnò il nome  a un personaggio della trilogia drammatica Wallenstein. Tecla è anche una delle città de Le città invisibili di Italo Calvino, così come un personaggio di Tecla e Rosellina di Giorgio Scerbanenco. Ricorre anche nei cartoni animati: è il fatto il ragno che suona il violino nella serie L’ape Maia.

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