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12 Gennaio 2024
15:00

Volare in braccio ai genitori in aereo mette a rischio la sicurezza dei bambini, ma non esistono norme

Dopo l'incidente del Boeing 737-9 si è iniziato a discutere della sicurezza dei bambini in volo, quelli che volano in braccio ai genitori rischiano la vita in caso di incidente, ma manca una normativa.

A cura di Sophia Crotti
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Volare in braccio ai genitori in aereo mette a rischio la sicurezza dei bambini, ma non esistono norme
bambina in aereo

L'improvviso e imprevisto incidente aereo avvenuto a bordo del boeing 737-9 di Alaska Airlines, che ha visto il portellone staccarsi ha aperto nuove indagini riguardo la sicurezza a bordo. Sul velivolo erano presenti 7 bambini, 3 dei quali viaggiavano in braccio ai loro genitori, se si fossero trovati in prossimità del portellone sarebbero stati sbalzati all'interno dell'abitacolo, rischiando la vita.

La scena dell’aereo che atterra con il portellone aperto e i passeggeri che respirano agitati grazie alle le mascherine di sicurezza, mentre la cabina è depressurizzata, è nota ormai a tutti. Ma pochi sanno che su quell’aereo, oltre ai passeggeri adulti, erano presenti anche 3 bambini sotto i due anni, che stavano effettuando il loro battesimo dell’aria, viaggiando in braccio ad un genitore e 4 minori non accompagnati, affidati dunque alle cure dello staff di bordo. L'incidente ha dato il via a numerose indagini, anche riguardo le norme di sicurezza in volo per i bambini.  

I bambini sotto i due anni, come specificano le linee guida americane della FAA (Federal Aviation Administration), non pagano per salire sui velivoli, perché viaggiano in braccio a uno degli accompagnatori con cui sono. La scelta ultima però è demandata ai genitori, che se volessero potrebbero pagare il posto al bambino e posizionare lì appositi dispositivi di sicurezza per il viaggio.

Il caso del Boeing 737 Max 9, ha aperto però a nuove domande riguardo il trasporto dei bimbi sotto i 2 anni in aereo, e in generale la sicurezza a bordo, che sono state sottoposte al servizio nazionale di sicurezza nei trasporti statunitense.

Alle pagine del Washington Post ha espresso il suo parere Kwasi Adjekum, assistente presso il Dipartimento di Aviazione dell'Università del North Dakota, spiegando che nel caso specifico del Boeing 737, causa l’improvviso staccarsi del portellone, un bimbo seduto lì vicino, in braccio alla sua mamma sarebbe volato via dalle sue braccia, spintonato dalla forza esplosiva dell’avvenimento.

Per non parlare delle fasi di massima vulnerabilità dei voli, come il decollo e l’atterraggio, durante i quali nonostante la cintura, un bimbo tra le braccia dei genitori, rischierebbe, in caso di turbolenza o pericolo, di cadere.

Un bimbo che si sposta in macchina necessita dell’ovetto prima e del seggiolino poi, fino al raggiungimento di 1.50m di altezza, mentre per quanto riguarda i velivoli vi è un’immensa lacuna normativa.

Un bimbo che è in braccio ad un adulto durante una turbolenza o un'emergenza potrebbe ferirsi gravemente, subire un trauma cranico, spezzarsi le ossa, addirittura morire vista la violenza dei cambi di velocità cui il velivolo può essere sottoposto. La FAA americana, specifica infatti che il primo motivo di lesioni pediatriche sui voli è causato dal fatto che durante le turbolenze improvvise i bambini viaggiano in braccio ai genitori.

Alcune compagnie aeree permettono di portare il seggiolino da auto sul velivolo, se omologato per essere agganciato al sedile. Altre forniscono una cintura apposita da legare alla cintura del genitore, che altre invece sconsigliano perché in caso di forte impatto il bambino potrebbe essere schiacciato dal genitore.

Negli States ormai da anni l’Associazione Americana dei Pediatri e l’Associazione statunitense Assistenti di volo, chiede alla FAA di introdurre delle normative per la sicurezza dei bambini ma i motivi del ritardo sembrerebbero essere diversi:

  • Un sistema di ritenuta per il bambino renderebbe ancora più complessa l’evacuazione dell’aereo che secondo le normative statunitensi deve avvenire in 90 minuti al massimo
  • Inserire un dispositivo obbligatorio per i bambini sotto i due anni renderebbe i voli molto più cari per le famiglie e dunque le disincentiverebbe a viaggiare in aereo
  • Esponenzialmente ogni anno sono molti di più gli incidenti che avvengono sulle strade, per questo non si pensa a una soluzione per i velivoli.
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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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