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2 Marzo 2024
9:00

Come capire se un bambino ha l’allergia?

Per capire se un bimbo è allergico bisogna osservarlo, cercando di capire la stagionalità dei sintomi o se questi sono legati all'ingestione di specifici alimenti. Dopo di che starà al pediatra suggerirci la strategia migliore, o eliminare per qualche settimana qualcosa dalla dieta del bimbo o sottoporlo a test diagnostici.

A cura di Sophia Crotti
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Come capire se un bambino ha l’allergia?
Allergia bambini

Pensando all'allergia nei bambini ci vengono immediatamente in mente sintomi come prurito al naso, starnuti, raffreddore, tosse e asma. Questi però non sono gli unici segnali che il piccolo è un soggetto allergico, anche crampi e nausea dopo mangiato o eczemi ed eruzioni cutanee o semplice mal di stomaco possono evidenziare un allergia o una intolleranza nel bambino. 

Per assicurarci che si tratti di quello e non di un malanno di stagione è importante recarci dal pediatra che, nel caso di sospetto,  prescriverà al bambino visite specialistiche e/o  specifici test per indagare l'allergia e l'intolleranza.

Come si capisce se un bambino è allergico?

Per capire se un bimbo è allergico la prima cosa da fare è osservarlo, se per esempio solo in primavera il bimbo inizia a manifestare sintomi di raffreddamento che non lo abbandonano per tutta la stagione, allora potrebbe avere un'allergia stagionale a pollini o graminacee. Allo stesso modo, se il piccolo dopo aver mangiato un particolare alimento inizia a sentirsi poco bene, manifestando nausea, crampi o dissenteria, potrebbe avere un'allergia alimentare. Un'altra cosa molto importante da tenere a mente è che se uno o entrambi i genitori sono soggetti allergici anche il piccolo lo potrebbe essere, va dunque fatta molta attenzione. I sintomi da tenere monitorati, perché potrebbero essere indicatori di allergia sono:

  • forte e immotivata stanchezza
  • dolore alle guance e arrossamento
  • naso che cola
  • starnuti continui
  • eruzione cutanea e prurito
  • diarrea
  • crampi addominali
  • mal di stomaco
  • occhi gonfi
  • labbra e gola gonfia
  • asma
  • respiro sibilante
  • tosse

Come riconoscere l'allergia alimentare nei bambini?

Una delle allergie più comuni nei bambini è quella alimentare, per questo durante lo svezzamento è importante prestare molta attenzione,  seguendo sempre le indicazioni del pediatra.

Tra i cibi considerati ad alto rischio allergia vi sono:

  • latte vaccino
  • uova
  • grano e alimenti con glutine
  • soia
  • pesce (merluzzo, trota, sogliola)
  • frutta a guscio (noci e arachidi principalmente)
  • legumi

Tra i sintomi più comuni che può manifestare un bambino che ha un'allergia alimentare vi sono diarrea, crampi addominali e vomito, ma anche manifestazioni cutanee. La sintomaologia più grave  può essere lo shock anafilattico che fa perdere i sensi al piccolo, generalmente preceduto però da reazioni come orticaria, asma, gonfiore della gola e pallore che permettono di avere il tempo di accorgersene e intervenire.

A che età si possono fare i test per l'allergia ai bambini?

Non vi è un limite di età;  i bambini possono sottoporsi ai test allergometrici per verificare la presenza di un'allergia respiratoria o alimentare, in base alle indicazioni del pediatra

I bimbi possono essere sottoposti a due tipologie di test:

  • prick test: è un test in grado di verificare l'allergia  del bambino direttamente sulla cute. Per attuarlo il medico segna il braccio del bimbo con una serie di lineette e disegnini, ciascuno per un allergene. A questo punto si applica vicino al segno una goccia dell'allergene corrispondente e si procede poi con una piccola scarificazione (non è una vera e propria puntura!)  che permetterà all'allergene di penetrare nella pelle. Se attorno alla zona dopo 10 minuti compare un pomfo con un diametro superiore a quello della istamina (controllo) il test è positivo. Obvviamente i dati devono essere correlati con la clinica.
  • RAST test: il RAST test sono specifici esami del sangue, volti alla ricerca delle Ig E specifiche.

"L'allergia può comparire ad ogni età. Se un bambino è stato sottoposto ad esami allergici risultati negativi, ma a distanza di tempo compaiono sintomi suggestivi di allergia, quali ad esempio congiuntivite stagionale o ostruzione nasale, è importante parlarne con il pediatra e valutare l'opportunità di eseguire nuovi accertamenti.  Vivere  in ambienti urbani ad alto livello di inquinamento può essere un fattore di rischio per  la comparsa e/o il peggioramento della sintomatologia allergica."

Fonti mediche
NHS
Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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