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12 Dicembre 2023
9:00

Come gestire i conflitti tra fratelli?

Come si possono gestire i litigi tra fratelli che accadono perché la convivenza a volte evidenzia disparità dei comportamenti dei genitori o di interessi. Tuttavia, il conflitto per i bambini è formativo, perciò non è necessario che i genitori intervengano ma che adottino delle strategie per gestire i litigi dei figli.

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Come gestire i conflitti tra fratelli?
Pedagogista
gestire i litigi tra fratelli

I litigi tra fratelli avvengono principalmente a causa della competizione, che nasce confrontando l'attenzione o le risorse materiali che i genitori danno a ciascuno. In questa fase dello sviluppo, i bambini stanno ancora imparando a gestire le proprie emozioni e a sviluppare abilità sociali, il che può portare a conflitti frequenti. Inoltre, le differenze di personalità e interessi possono contribuire ai contrasti. Nonostante ciò, questi litigi possono anche essere parte integrante della crescita, aiutando i bambini a sviluppare capacità di risoluzione dei conflitti e a comprendere il concetto di condivisione.

Perché fratelli e sorelle non vanno d'accordo?

I fratelli possono non andare d'accordo a causa delle difficoltà che la convivenza forzata porta con sé, evidenziando le differenze caratteriali. Come già anticipato, fratelli e sorelle possono tendere a non andare d'accordo. Attenzione: "possono", perché qui non si parla di qualcosa che accade di certo. Capita tra adulti e capita tra bambini: si litiga. E qual è l'elemento principale che porta al litigio? La convivenza.

Convivere non è semplice e per quanto si possa essere fratelli e sorelle, cresciuti perciò nella stessa casa e con le stesse (mai veramente uguali) regole, le personalità sono differenti e le caratteristiche comportamentali non perfettamente combacianti. Questo è normale, penserete. Allora perché scrivere un testo su questo argomento? Perché come molti di voi sapranno, gestire i conflitti tra fratelli non è sempre semplice.

fratelli litigano

Ma vediamo anzitutto perché questo succede:

  • Litigare è parte integrante della crescita individuale: si, litigare è essenziale per imparare a integrare i propri valori, con quelli dell'altro e questo nella convivenza è ancora più vero.
  • Litigare è spesso sintomo di gelosie verso i genitori: la gelosia fra fratelli verso i genitori è una dinamica comune in molte famiglie. I bambini possono sperimentare sentimenti di invidia quando percepiscono che uno dei genitori sta dedicando più tempo o attenzione a un fratello. Questo può scaturire da una competizione per l'affetto o la preferenza dei genitori.
  • Litigare a volte dipende dalla differenze d'età tra fratelli: quando la differenza d'età tra fratelli è significativa, i litigi possono derivare dalla disparità di interessi e attività. L'adolescente potrebbe desiderare autonomia e privacy, mentre il più giovane cerca compagnia e attenzione. Fratelli con piccola differenza d'età spesso si trovano in competizione diretta. La lotta per l'attenzione e la rivalità emergono frequentemente, poiché sono più propensi a condividere amicizie e attività. Tuttavia, questa vicinanza di età può anche favorire legami forti e collaborazioni, se gestita con attenzione dai genitori per promuovere un ambiente di condivisione e rispetto reciproco.
  • Litigi tra fratelli o sorelle dello stesso sesso: si potrebbero instaurare litigi tra due fratelli o tra due sorelle, sopratutto se la differenza d'età non è molta, magari nasce una certa competizione. In una sorella più grande, la più piccola si immedesima, oppure tende a paragonarsi a lei. Lo stesso accade a due fratelli maschi, per non parlare di quando si rubano vicendevolmente i vestiti dall'armadio o si creano situazioni conflittuali con lo stesso gruppo di amici.

Un ulteriore elemento osservabile è la diversità di genere. I litigi fra fratelli e sorelle possono differenziarsi in alcuni elementi unici. Ad esempio possono entrare in gioco stereotipi e culture d'appartenenza.

Quando intervenire?

Quando è giusto intervenire e quando è meglio lasciare che se la "sbrighino" tra di loro? Abbiamo detto che il litigio è parte fondamentale della crescita e della convivenza. Quando i valori individuali si intrecciano, emergono le differenti espressioni comportamentali e le differenti gestioni emotive. Perciò non solo è normale che tra fratelli si possa litigare, ma è anche utile. Lasciamo perciò che possano fare esperienza e che quest'ultima non vada sempre a buon fine. Anche quello sarà importante per la crescita di ognuno. Se però il litigio si fa violento e i bambini non riescono a calmarsi, è bene intervenire per ristabilire l'ordine e spiegare loro che la violenza non è la soluzione.

Come gestire i conflitti e migliorare il rapporto tra fratelli?

Per migliorare il rapporto tra i figli, i genitori possono adottare diverse strategie mirate a promuovere la comprensione reciproca e a creare un ambiente familiare armonioso.

fratelli litigano
  • Comunicazione aperta: i genitori dovrebbero incoraggiare la comunicazione aperta tra i figli, creando uno spazio dove ognuno si senta libero di esprimere pensieri, sentimenti e preoccupazioni senza giudizio.
  • Favorire la collaborazione: incentivare attività che richiedono cooperazione, come giochi di squadra o progetti familiari. Queste attività promuovono il senso di unità e di lavoro di squadra.
  • Equità e giustizia: i genitori dovrebbero dimostrare equità nelle interazioni con i figli, evitando favoritismi. Garantire che ogni figlio si senta trattato in modo giusto contribuisce a ridurre la gelosia e i litigi.
  • Individuare e valorizzare le differenze: riconoscere e celebrare le differenze tra i figli può contribuire a costruire rispetto reciproco. Valorizzare le diverse abilità e personalità può aiutare a creare un ambiente di accettazione.
  • Tempo di qualità individuale: dedicare del tempo di qualità con ciascun figlio in modo individuale è fondamentale. Questo rafforza il legame personale tra genitore e figlio, creando un senso di importanza e attenzione personale.
  • Insegnare la risoluzione dei conflitti: i genitori devono guidare i figli nella gestione costruttiva dei conflitti. Insegnare loro a esprimere le emozioni in modo sano e ad ascoltare attivamente è essenziale per la costruzione di relazioni positive.
  • Modellare comportamenti positivi: i genitori sono modelli di comportamento. Mostrare rispetto, empatia e pazienza nei confronti degli altri membri della famiglia insegna ai figli l'importanza di questi valori nelle relazioni.

Coltivando queste pratiche, i genitori possono contribuire significativamente a migliorare il rapporto tra i loro figli, creando un ambiente familiare basato sulla comprensione, il rispetto reciproco e l'amore.

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Luca Frusciello
Pedagogista
Dopo gli studi superiori, mi laureo in Educazione Professionale. Mentre approfondisco le tematiche pedagogiche in percorsi universitari e formativi extra-universitari, progetto e realizzo interventi educativi finalizzati allo sviluppo globale della persona. Successivamente conseguo il titolo di Pedagogista Clinico® che aggiunge alla mia professionalità le basi scientifiche trasversali per interventi basati su metodi e tecniche proprie della disciplina, finalizzate alla comprensione dei processi che muovono l’individuo senza concentrarsi sui disturbi e le incapacità, ma attivando Potenzialità, Abilità e Disponibilità. Attraverso modalità, metodi e tecniche esclusivamente educative mi rivolgo a persone di ogni età, concentrandomi sulle capacità individuali e sociali. Grazie ad un approccio non curativo né correttivo, si favorisce la persona nel trovare le proprie risorse adattive, agendo interventi educativi specialistici. Visione, questa, che permette di accogliere, analizzare e associare ogni orientamento verso l’evoluzione e il cambiamento.
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