Cosa fare quando i bambini si buttano per terra? Trucchi e strategie per affrontare la situazione

Sarà capitato a tutti di trovarsi nella situazione, da protagonisti o testimoni, di un bimbo che rotola per terra perché non vuole fare quello che dicono i genitori. Cosa fare quando i bambini si buttano per terra e non ne vogliono sapere di ascoltarci?

Spesso capita di vedere genitori in preda al panico al supermercato, con bimbi che rantolano sul pavimento sporco perché si sono visti rifiutare un gioco o un dolce. Altre volte lo fanno per strada, perché non vogliono andare da qualche parte: con i rischi e i pericoli che ne conseguono. In questi casi è bene mantenere la calma, ma agire immediatamente per risolvere la questione.

Perché i bambini si buttano per terra?

Innanzitutto, cominciamo con il dire che è una situazione molto comune. Molti genitori sperimentano questa reazione dei propri figli che ai grandi può apparire esagerata ed eccessiva. Spesso ci si ritrova impreparati e non si sa come gestire l'accaduto, anche perché non si comprende il motivo di quel comportamento apparentemente assurdo.

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Perché i bambini buttano per terra gli oggetti?

di Sophia Crotti

I bambini piccoli non sanno ancora gestire bene le emozioni che provano e sono spesso inclini a sperimentare vere e proprie crisi emotive. Queste manifestazioni possono capitare di fronte al no dei genitori, quando vorrebbero fare qualcos'altro o non vogliono andare dove la famiglia li sta portando. Sono considerati dei "capricci", che, nella maggior parte dei casi, rappresentano il modo con cui i bimbi reagiscono quando viene imposto loro un limite che non gradiscono o vengono travolti da emozioni che non sanno capire, gestire, accettare.

In questi casi la presenza dell'adulto è fondamentale, così come lo è la sua reazione di fronte al bimbo che rotola per terra urlando: solo gli adulti possono spiegare cosa sta succedendo, quali emozioni stanno provando e come vanno gestite correttamente.

Cosa fare se i bambini urlano e si buttano per terra

Gli adulti possono sempre intervenire in questi casi per prevenire reazioni di questo tipo. Ovviamente non bisogna assecondare ogni loro richiesta, ma sarebbe opportuno frequentare con i piccoli di casa solo luoghi e situazioni che siano adatti a loro, così da evitare reazioni di tale natura. Sarebbe anche bene adottare un piano per poter intrattenere i bambini nelle situazioni di "noia", quelle in cui atteggiamenti del genere di solito si manifestano: al supermercato possiamo far tenere loro la lista della spesa o far portare il carrello, quando si viaggia in aereo si possono trovare dei metodi per intrattenerli e così via.

Se, ormai, il danno è fatto e i nostri figli hanno questi momenti di crisi, sarebbe bene:

• mettere in sicurezza il bambino: se è a casa controllare che non ci sia niente che possa fargli male nelle vicinanze, mentre in pubblico è bene portarlo in un luogo appartato lontano da occhi indiscreti e giudicanti
• mettersi all'altezza degli occhi del bambino, per poterlo guardare non dall'alto in basso, ma da pari
• cercare di calmare il bambino, chiamandolo e fargli capire che siamo lì per lui
• spiegargli cosa sta provando e dare un nome a quell'emozione (rabbia, delusione, stanchezza, tristezza), così sarà più facile affrontarla
• tranquillizzarlo, facendolo sentire compreso e capito, e, se vuole, avendo anche un contatto fisico: baci e abbracci possono riportare alla normalità una situazione difficile da gestire