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2 Novembre 2023
12:30

Disidratazione nei neonati: quali sono i rischi e come si previene

La disidratazione nei neonati si verifica spesso, soprattutto a seguito di infezioni gastrointestinali o l'esposizione al calore. La perdita di liquidi può causare convulsioni, stati comatosi ed è una delle prime cause di morte infantile. E' dunque importante prevenire il rischio allatandolo spesso al seno e proteggendolo dal caldo.

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Disidratazione nei neonati: quali sono i rischi e come si previene
neonato che piange

La disidratazione nei neonati si può manifestare quando il piccolo non assume liquidi a sufficienza o perde troppi liquidi. I liquidi sono molto importanti per il nostro corpo umano e   rappresentano  fino al 75% circa del peso corporeo di un neonato (mentre nell'adulto varia tra il 50 e il  60%). I bimbi, inoltre, hanno una maggiore richiesta basale di liquidi, dovuta a una maggiore attività metabolica, e maggiori perdite attraverso la traspirazione.

La disidratazione può verificarsi a seguito di scarsi apporti, quali una scarsa assunzione latte materno o adattato o a causa di perdite aumentate tra cui diarrea, vomito.  Segni comuni includono un pannolino asciutto per 6 o più ore, bocca secca o occhi infossati con poche lacrime. Questa condizione può diventare grave molto rapidamente, perché il corpo dei neonati ha bisogno di acqua, elemento fondamentale di ogni cellula, per far funzionare correttamente  gli organi vitali come il cuore e il cervello, per il controllo della temperatura e per il trasporto dei nutrienti alle cellule.

Segni e sintomi della disidratazione

I neonati possono disidratarsi molto rapidamente, dobbiamo quindi far attenzione a qualsiasi segno e sintomo sospetto. I  più comuni sono:

  • Non bagna il pannolino per 6 ore
  • L’urina è concentrata e colore giallo o arancione molto scuro
  • Stitichezza
  • Labbra secche
  • Bocca asciutta
  • Mucose secche
  • Sonnolenza eccessiva
  • Irritabilità
  • Nessun interesse nel prendere il biberon o nell'allattamento al seno
  • Nessuna lacrima quando si piange
  • Pallore
  • Fontanella infossata sulla testa
  • Pelle secca

Importante è controllare i pannolini: dovrebbero bagnarsi dopo le poppate o comunque riempiersi da 6 a 12 volte al giorno.

Cause della disidratazione nei bambini

La causa principale della disidratazione nei bambini è la mancanza di un giusto apporto di liquidi, che a sua volta può essere provocato:

  • diarrea
  • vomito
  • febbre
  • rifiuto alimentazione con latte materno o adattato
  • sovraesposizione al calore: temperature elevate, umidità estrema o trascorrere troppo tempo all'aperto sotto il sole cocente possono causare sudorazione e evaporazione dei liquidi attraverso la pelle del bambino.

Tra le altre cause meno frequenti sono le ustioni, la fibrosi cistica, il diabete di tipo I e il diabete insipido.

Immagine

Come reidratare i bambini

É necessario contattare il pediatra se ha meno di 3 mesi e ha la febbre o ha comunque presenta i seguenti sintomi:

  • Ha una fontanella infossata
  • Ha numerose scariche di diarrea
  • Non sta assumendo latte al seno o con il biberon nelle quantità abituali
  • Vomita dopo le  poppate
  • Appare molto stanco e sonnolente
  • Perdita di peso corporeo: si parla di disidratazione lieve (perdita dal 3% al 5%del peso corporeo );disidratazione moderata (perdita dal 6% al 10% del peso corporeo); disidratazione grave (perdita oltre il 10% del peso corporeo).

In base alle condizioni cliniche, il medico potrebbe richiedere il ricovero del bambino per somministrare  liquidi per via endovenosa per sostituire ciò che è andato perso, soprattutto se il piccolo non mangia bene o presenta vomito e diarrea gravi.

Se i sintomi sono lievi, è necessario attaccarlo al seno il più spesso possibile o offrire comunque il biberon con più frequenza. Se il medico consiglia una soluzione reidratante, per i bambini con più di 6 mesi, bisogna somministrarlo lentamente:  5-10 ml (1-2 cucchiaini da caffè) ogni cinque minuti aumentando la quantità in modo graduale così da non indurre nuovi episodi di vomito.

Quali sono i rischi

I rischi correlati alla disidratazione sono molti, basti pensare che è una delle cause della mortalità infantile in tutto il mondo. La disidratazione può avere conseguenze molto gravi, soprattutto nei bambini piccoli, possono infatti verificarsi tra l'altro:

  • convulsioni
  • danni renali
  • alterazioni del ritmo cardiaco
  • stato comatoso
  • morte 
  • shock
  • danni cerebrali
  • insolazioni
  • sonnolenza
  • letargia

Come prevenire la disidratazione nei neonati

Per prevenire la disidratazione bisogna seguire alcuni semplici consigli:

  • tenere i neonati in luoghi freschi e mai sotto il sole diretto
  • nutrire con la giusta frequenza il proprio bambino
  • Non smettere di allattare per cercare di fermare la diarrea o il vomito
  • Monitorare i pannolini bagnati e l'aumento di peso
  • Evitare di dare acqua, prima dei 6 mesi di età, ma somministrare latte materno o adattato anche se vi è la diarrea.
  • Lavarsi spesso le mani per contenere la diffusione di batteri e virus
  • Per prevenire la gastroenterite da Rotavirus è disponibile la vaccinazione
Fonti mediche
Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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