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14 Luglio 2023
12:30

Due 16enni in gita colpiti da un fulmine, stanno bene. Ecco come proteggere i bimbi in caso di temporale

Due ragazzi di 16 anni in gita sul lago di Como sono stati colpiti da un fulmine, ora sono fuori pericolo ma uno ha riportato un trauma cranico, l'altro una grave ustione. Ma in caso di temporale improvviso quali sono i rischi e cosa dobbiamo fare per riparare noi e i nostri bimbi.

A cura di Sophia Crotti
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Due 16enni in gita colpiti da un fulmine, stanno bene. Ecco come proteggere i bimbi in caso di temporale
temporale

Erano sul lago di Como, in gita con il Grest i due sedicenni di Edolo in provincia di Brescia che ieri, giovedì 13 luglio, sono stati colti di sorpresa da un forte temporale attorno alle 13.

I due si sono riparati sotto un albero, nel tentativo di proteggersi dalla forte perturbazione, ma uno è rimasto folgorato da una saetta che si è scaraventata al suolo, riportando ustioni di secondo grado al torace. L'altro, invece, ha riportato un trauma cranico dovuto dalla caduta di un ramo dell'albero colpito a sua volta dal fulmine.

I due ragazzi, soccorsi da due auto mediche e portati d'urgenza l'uno uno all'ospedale di Gravedona, l'altro all'ospedale Alessandro Manzoni di Lecco, sono stati dichiarati, attorno alle 20 di sera entrambi fuori pericolo.

Una tragedia sfiorata, dovuta alla poca preparazione riguardo le norme di sicurezza da tenere nel caso di temporale. Ecco una guida dettagliata su cosa fare se all'improvviso il cielo si annuvola e nell'aria inizia a sentirsi "odore di pioggia".

I rischi

Innanzitutto è bene imparare a riconoscere l'arrivo di un temporale, soprattutto in estate quando il cielo in un attimo si fa nero e i rovesci che ne seguono sono molto violenti. Oltre il cielo che si rabbuia, un altro segnale che sta aumentando la carica elettrostatica nell'aria, sono i capelli che diventano improvvisamente "elettrici".

fulmine

Conoscere la prassi da mettere in atto in caso di scoppio di un temporale è importante perché, sebbene i fulmini tendano a colpire oggetti alti e isolati come alberi, torri, aste di bandiera, spalti e recinzioni, in un campo l'oggetto più alto potremmo proprio essere noi o il nostro bimbo.

Inoltre la corrente scaricata da un fulmine potrebbe colpire anche il terreno o un oggetto vicino che poi trasmetta la saetta al nostro bimbo che si trova nelle vicinanze. Le lesioni che i fulmini arrecano al corpo umano comprendono l'arresto cardiaco, perdita di conoscenza e deficit neurologici e emorragie endocraniche. Non solo, anche ustioni molto gravi, causate dal contatto tra l'elettricità del fulmine e le gocce d'acqua o di sudore su pelle e vestiti.

Come proteggere i bambini in caso di temporale?

Quindi ecco una veloce guida su come proteggere i bimbi in caso di temporale in arrivo:

  1. Allontanarsi dagli alberi o oggetti alti isolati: sono i bersagli preferiti dei fulmini
  2. Togliersi bracciali, collane, orecchini, oggetti metallici che potrebbero causare bruciature
  3. Non aprire ombrelli che potrebbero attirare i fulmini
  4. Uscire immediatamente dall'acqua: se siamo in spiaggia scappiamo al riparo ma non sotto ombrelloni, canne da pesca.
  5. Via il cellulare o qualsiasi apparecchio elettronico
  6. Cerchiamo riparo ma lontano dalle pareti
  7. Stiamo accovacciati a piedi uniti, seduti sullo zaino ma non sdraiati o seduti, perché dal terreno potrebbero arrivare a noi le scariche di elettricità.
  8. Non teniamoci per mano: se siamo in gruppo evitiamo di prendere per mano chi è con noi, mantenendo una distanza di 10 m gli uni dagli altri
  9. Rifugiamoci in macchina: in assenza di una struttura in muratura, l'abitacolo della macchina è un luogo molto sicuro in cui sostare.
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Infine ricordiamoci che una persona colpita da un fulmine non mantiene dentro di sé la carica elettrica, è bene dunque intervenire nell'immediato, in condizioni di sicurezza, per cercare di rianimarla, nel caso in cui ce ne fosse bisogno, e di chiamare immediatamente i soccorsi.

Fonte medica
MSD
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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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