È vero che la birra fa produrre più latte?

Sono numerose le mamme che si sentono consigliare da amici e parenti di bere una birra, perché fa produrre più latte. É un falso mito pericoloso, perché non solo non aiuta l’allattamento al seno, ma gli alcoli sono sconsigliati in questa fase perché l'etanolo, così come il suo metabolita acetaldeide, passa attraverso il latte al bambino, con effetti deleteri.

Meglio quindi bere, molta acqua e seguire una dieta ricca di frutta e verdura e ridurre al minimo o proprio astenersi da qualsiasi tipo di alcolico.

Una credenza popolare: la birra non aumenta la produzione di latte

Si tratta di una credenza popolare ed è falso che la birra aumenti la produzione di latte. In realtà, è stato dimostrato che i neonati con mamme che bevono birra tendono ad assumere meno latte: l ‘allattamento dopo uno o due drink (compresa la birra) può ridurre l’assunzione di latte del bambino dal 20 al 23%, oltre a causare nel lattante agitazione e alterazioni del sonno.

Affinché un alimento o una bevanda aiuti l’allattamento, deve contenere una sostanza chimica stimolante, nota come “galattagogo”. Non esistono alimenti che aumentano la produzione di latte materno.  Il meccanismo della lattazione segue la legge della “domanda e dell’offerta”. Il falso mito ha origine dal fatto che i carboidrati polisaccaridi presenti nella birra, come l’orzo e il luppolo, sono considerate erbe galattagoghe, così come il fieno greco, il coleus amboinicus Lour – noto anche come "menta messicana" – o i datteri della palma. Però non c’è bisogno di bere alcolici per sfruttare questo effetto, che tra l'altro non è sostenuto da prove mediche: esiste la birra analcolica o semplicemente perché non mangiare una bella zuppa d’orzo?

Perché non bisogna bere alcolici in gravidanza

Gli alcolici vanno evitati in gravidanza e in allattamento, perché tutto ciò che viene mangiato o bevuto dalla mamma nel corso dei nove mesi incide sullo sviluppo del bambino in utero, ma anche sulla sua salute futura. Purtroppo, il rischio peggiore è sindrome feto-alcolica (Fetal Alcohol Syndrome-FAS), che comporta ritardi nella crescita, malformazioni visibili nel volto e nel capo, nonché importanti anomalie del sistema nervoso centrale.

Se in gravidanza l’alcol supera la placenta, durante l’allattamento passa nel latte materno. Inoltre, ostacola l'allattamento perché l’assunzione di bevande alcoliche inibisce l’ossitocina, l’ormone che stimola la contrazione delle cellule muscolari del seno, favorendo la fuoriuscita del latte, e può determinare una riduzione della quantità di latte che il neonato riesce a prendere.

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Cosa fa aumentare il latte materno

Per aumentare il latte materno esiste un’unica regola universale: attaccare più spesso possibile il bambino al seno, aumentando il numero delle poppate giornaliere.  Può essere anche d’aiuto:

• spremere manualmente il seno
• usare il tiralatte se la spremitura manuale non risulta efficace
• tenere il bambino pelle a pelle
• riposare spesso: allattare è faticoso e le mamme hanno bisogno di recuperare le forze dormendo quanto più possibile

Poi è possibile anche fare attenzione alla dieta. In questo caso è necessario:

• bere molta acqua
• inserire alimenti idratanti, dalla frutta alla verdura, alle zuppe
• seguire una dieta varia e ricca di nutrienti
• limitare il consumo di cioccolata, caffè e tè perché sono eccitante e hanno effetti sulla modulazione del sonno dello stesso bambino
• limitare l’assunzione di insaccati e affettati, che sono fonte di grassi saturi, dolci e bevande zuccherine, così come certe forme di cottura degli alimenti (fritture).
• provare tisane galattogene che favoriscono la produzione di latte dopo aver consultato il proprio medico o pediatra