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24 Settembre 2023
9:00

Fermenti lattici e probiotici: cosa sono e a cosa servono

I probiotici sono stati definiti “organismi vivi che, quando somministrati in quantità adeguate, conferiscono un beneficio per la salute dell'ospite”. Il loro effetto benefico principale è un adeguato equilibrio della flora batterica intestinale e sono molto utili nella crescita del bambino.

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Fermenti lattici e probiotici: cosa sono e a cosa servono
Pediatra
Fermenti lattici e probiotici

I probiotici sono prodotti ben noti e che frequentemente si trovano nelle nostre case, anche se quasi sempre li chiamiamo in modo sbagliato. Questi microrganismi utili per il nostro organismo e ai quali vengono attribuiti notevoli benefici, infatti, vengono spesso scambiati con i fermenti lattici che, per quanto simili, non sono proprio la stessa cosa.

Come agisce il probiotico

I benefici dei probiotici comprendono innanzitutto un effetto di protezione sulla flora batterica intestinale di adulti e bambini. Somministrati per bocca, sono disponibili in diverse formulazioni: quelli in gocce e sciroppo sono le più utilizzate. E il dosaggio, ovviamente dipende dal prodotto scelto e dalla sua formulazione.

Per risultare efficaci però  i probiotici devono avere dei ben precisi requisiti. Devono cioè essere attivi a livello intestinale. E per far ciò devono innanzitutto resistere cioè al pH gastrico, ai succhi gastrici, alla bile e al succo pancreatico. In questo modo, riescono a raggiungere l’intestino contrastando la proliferazione di ceppi batterici patogeni a favore di una flora batterica intestinale più sana ed equilibrata.

Qual è la differenza tra fermenti lattici e probiotici

Spesso i termini "probiotici" e "fermenti lattici" vengono spesso usati in modo intercambiabile, ma c'è una differenza significativa tra i due.

"Fermenti lattici" è infatti un termine generico usato per descrivere i batteri che producono lattato come risultato della fermentazione. Questi includono un'ampia gamma di batteri, molti dei quali sono benefici per la salute umana e sono presenti in alimenti fermentati come lo yogurt e il kefir. Tuttavia, non tutti i fermenti lattici sopravvivono al passaggio attraverso il tratto gastrointestinale.

Di contro, i probiotici sono definiti dall‘Organizzazione Mondiale della Sanità come «organismi vivi che, quando somministrati in quantità adeguate, conferiscono un beneficio per la salute dell'ospite». Per essere considerato un probiotico, un microrganismo deve quindi non solo sopravvivere al tragitto attraverso il tratto gastrointestinale, ma deve anche avere un effetto benefico dimostrato sulla salute.

Quindi, mentre tutti i probiotici sono fermenti lattici, non tutti i fermenti lattici sono probiotici.

Quali sono i probiotici più famosi

Vi sono diversi probiotici tra cui  quelli appartenenti alla famiglia dei lactobacilli e bifidobacteri.  Le recenti linee guida scientifiche europee sull’uso dei probiotici nel trattamento  della gastroenterite acuta nei bambini raccomandano l’uso di S. boulardi, LGG, L.  reuteri DSM 17938 e la combinazione di L. rhamnosus 19070-2 e L.reuteri DSM 12246.

Quando e per quanto tempo vanno usati i probiotici

I probiotici hanno un effetto benefico sull’equilibrio della flora intestinale.

Il riequilibrio della flora batterica intestinale è utile specie in caso di squilibrio, come può accadere per esempio, quando si assumono gli antibiotici. E in questo la contemporanea somministrazione di probiotici può svolgere un ruolo protettivo, ovvero può diminuire le probabilità che il bambino vada incontro a diarrea.

È bene ricordare però che il microbiota può alterarsi anche per una serie di fattori, non solo a causa dei farmaci utilizzati.

Anche lo stato infiammatorio dovuto alla patologia o al cambio improvviso della nutrizione può poi avere un ruolo nella alterazione della flora intestinale.

I probiotici possono inoltre essere consigliati in accompagnamento alle terapie per il trattamento di diverse disfunzioni dell'apparato digerente.

Alcuni studi riportano un ruolo positivo nel prevenire le coliche gassose nel lattante alimentato con latte materno. E vi sono anche dati che suggeriscono un beneficio nei bambini e adolescenti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali

Infine, alcuni studi hanno messo in evidenza come l'azione dei probiotici sull'intestino risulti benefica anche in caso di altre patologie non gastrointestinali, come ad esempio nel campo delle allergie alimentari, in cui la somministrazione di probiotici può ridurre la severità dell’eczema.

Quindi, numerose sono le condizioni in cui può essere indicato l’uso di probiotici. Esistono prove sostanziali che suggeriscono che l’efficacia dei probiotici dipenda da tanti fattori, tra cui anche il dal germe responsabile della patologia.

In altre parole, il beneficio che si può avere dall’utilizzo dei probiotici non è sempre uguale. Ad esempio, in caso di gastroenterite infettiva i probiotici in età pediatrica hanno dimostrato un loro ruolo benefico soprattutto se l’infezione è causata dal Rotavirus o dal Clostridium Difficile.

La sicurezza dei probiotici è garantita dalla normativa nazionale e comunitaria che regola ogni fase, dalla produzione alla commercializzazione.

La durata del trattamento varia da caso a caso, ma di norma 1-2 settimane di assunzione di integratori alimentari probiotici sono sufficienti per ottenere il riequilibrio della flora batterica intestinale. E in ogni caso è sempre importante chiedere al pediatra per avere preziosi consigli personalizzati per il nostro bambino.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Elena Bozzola
Pediatra
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2001, poi Specializzata in Pediatria Generale e Specialistica presso l’Università degli Studi di Pavia. Ho lavorato presso UO Neonatologia S Giuseppe a Milano, poi UO Pediatria Ospedale Universitario S Paolo a Milano. Dal 2009 lavoro quale dirigente medico in pediatria presso Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, occupandomi prevalentemente di pediatria generale e malattie infettive.  Ho effettuato una fellowship presso Ospedale Nicklaus, Miami, USA nel 2018. Sono stata eletta Segretario e Consigliere  Nazionale della Società Italiana di Pediatria nel 2016, ruolo che tuttora ricopro.  Inoltre, sono Vicedirettore di “Pediatria Magazine”, rivista ufficiale della Società Italiana di Pediatria,  e Coordinatore della Commissione Comunicazione Scientifica della Società Italiana di Pediatria.
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