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23 Ottobre 2023
18:00

I nomi delle Tartarughe Ninja: chi sono i 4 fratelli dai nomi italiani e la passione per la pizza

Le tartarughe Ninja sono famose per avere nomi di grandi pittori rinascimentali italiani, adorano la pizza e combattere il crimine, ecco tutti i loro nomi e altre curiosità.

A cura di Sophia Crotti
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I nomi delle Tartarughe Ninja: chi sono i 4 fratelli dai nomi italiani e la passione per la pizza
tartarughe ninja

Chi non conosce il quartetto di tartarughe più avventuroso e colorato di sempre? Stiamo parlando delle Tartarughe Ninja, la famosissima banda di 4 tartarughe che indossano una mascherina colorata da Ninja. Eppure quando cerchiamo di ricordare i loro nomi ce ne sfugge sempre uno. Chi sono dunque le tartarughe ninja e perché si chiamano così?

Chi sono le tartarughe ninja?

Le tartarughe ninja sono 4 simpatiche tartarughe che a causa di un incidente automobilistico e del conseguente spargimento di liquido radioattivo tra le fogne di NewYork, subiscono un mutamento genetico. Da simpatici e lenti animaletti da compagnia si trasformano in veri e propri ninja, in grado di dare calci volanti e avere in tutto e per tutto facoltà umane.

Con loro, vittima del mutamento c'è il saggio Splinter che le adotta insegnando loro le arti marziali nel sottosuolo di New York, finché non diventano adolescenti sensei, ossia maestri di arti marziali, e escono allo scoperto aiutando le persone in difficoltà, in una battaglia segreta contro la malavita.

Quali sono i nomi delle tartarughe Ninja?

Le tartarughe Ninja hanno bellissimi nomi italiani, ognuna di loro ha anche un differente colore e diverse abilità, vediamole insieme, per non dimenticare mai più i loro nomi:

  • Leonardo: lui è il primogenito, di conseguenza anche il leader delle 4 tartarughe sorelle, molto responsabile, disciplinato e serio, guida gli altri contro il crimine. Nel combattimento è un grande stratega ma anche nella vita, sa sempre trovare una soluzione, anche quando sembra impossibile. Adora la meditazione, la filosofia e leggere. Il suo colore è il blu, infatti ha la bandana di questo colore, come arma, invece, ha la spada Katana.
  • Raffaello: il secondogenito della famiglia di tartarughe, il colore della sua bandana è rosso fuoco e la sua arma i pugnali Sai. Rispetto ai fratelli è molto più impulsivo e fumantino, ma anche dotato di una grande forza fisica, infatti è il migliore nei combattimenti corpo a corpo. Ha paura degli scarafaggi e degli insetti, nonostante la sua immensa forza.
  • Donatello: lui è la mente del gruppo, un vero genio, adora la meccanica, l'ingegneria e la scienza, infatti, progetta armi per i fratelli. È un ottimo combattente, il suo colore è il viola e la sua arma un bastone bō.
  • Michelangelo: è la tartaruga ninja di colore arancione, scherza, ama ridere e divertirsi senza perdere mai un'occasione per dire una battuta simpatica. é il più agile dei fratelli, forse per la sua giovane età, combatte così rapidamente che nessuno lo vede. Odia la noia e nei pochi momenti di tranquillità legge i fumetti. Il suo colore è l'arancione e la sua arma un nunchaku.

Perché si chiamano così?

Agli amanti dell'arte rinascimentale non sarà sfuggito che ognuna delle tartarughe ha il nome di un famoso pittore italiano, questo perché, si spiega nel primo episodio, Splinter, colui dunque che le prende in affido e le cresce nel sottosuolo di New York, è un grande amante dell'arte rinascimentale italiana. Ma nel cartone vi è un altro importante rimando all'Italia, a tutti i fratelli tartaruga fa impazzire lo stesso alimento: la pizza.

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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