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9 Ottobre 2023
11:30

I parti prematuri non accennano a diminuire: quasi il 10% dei neonati nasce prima del termine

Nell'ultimo decennio non c'è stata nessuna diminuzione nei tassi di nascite pretermine: solo nel 2020, 13,4 milioni di neonati sono nati prematuri, rappresentando il 9,9% di tutte le nascite, con un rischio di morte infantile sempre molto alto. Secondo l'OMS bisogna cambiare rotta migliorando al più presto questi dati.

A cura di Sara Polotti
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I parti prematuri non accennano a diminuire: quasi il 10% dei neonati nasce prima del termine
parti pretermine

Per quanto la medicina gestazionale e quella neonatale abbiano fatto passi da gigante, il parto prematuro resta la principale causa di mortalità tra i neonati e tra i bambini sotto i 5 anni di età.

Purtroppo la morte non è l'unica preoccupazione, quando si parla di bambini nati prima del termine: oltre al rischio di decesso infantile, ci sono numerosi altri problemi che un parto pre-termine porta con sé, come per esempio difetti fisici e del neurosviluppo che possono avere effetti a lungo termine. La salute dei neonati prematuri o con un basso peso alla nascita è infatti tendenzialmente più precaria.

I numeri in questo senso sono ancora molto alti: secondo il più recente studio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità – pubblicato sulla rivista The Lancet – nel 2020 sono nati nel mondo 13,4 milioni di bambini prematuri, ovvero il 9,9% di tutte le nascite. Nel 2010 erano stati 13,8 milioni, e in quel caso il numero rappresentava il 9,8% del totale delle nascite.

I Paesi nei quali si sono registrati più parti pretermine sono quelli dell'Africa Sub-Sahariana e dell'Asia del Sud, con picchi in Bangladesh, Malawi e Pakistan. La disparità rispetto ai Paesi nei quali le percentuali sono più basse è ben visibile: se nei primi tre si parla dei parti pretermine come del 13-16% delle nascite, in Serbia, Moldavia e Kazakistan solo il 3-4% dei neonati nasce prima della data presunta del parto.

incubatrice prematuro

Nel corso di un decennio, dunque, non sono stati compiuti significativi passi avanti. I motivi? Le cause del parto prematuro sono ancora le stesse: la malnutrizione, l'alimentazione scorretta, la gravidanza adolescenziale…

"Nonostante l'aumento dei parti in strutture sanitarie e il focus sui dati sanitari di routine, sono ancora troppe le opportunità mancate per migliorare i dati sulle nascite pre-termine", dicono dall'OMS. "I Paesi devono prioritariamente investire in programmi per prevenire le nascite pretermine e garantire cure di qualità basate su prove quando si verificano nascite pretermine. Gli investimenti per migliorare la qualità dei dati sono essenziali per fare in modo che le nascite pre-termine migliorino, utilizzando i dati per agire con responsabilità".

Le azioni devono quindi andare di pari passo: prevenire, curare e gestire le complicanze delle gravidanze e dei parti prima del termine, ma anche raccogliere i dati è fondamentale per la prevenzione e per la cura di gestanti e infanti. Soprattutto in quei Paesi – come quelli dell'Africa Sub Sahariana e dell'Asia Meridionale – in cui le raccolte dei dati languiscono, e che sembrano essere quelli più colpiti dal problema.

Fonti mediche
OMS
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