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9 Settembre 2023
9:00

Parto prematuro: cause, sintomi e rischi

Si definisce parto pretermine quello che avviene prima della 37 settimana di gravidanza. Globalmente, la prematurità è la principale causa di morte nei bambini di età inferiore ai 5 anni. La gravità della prematurità dipende dall'età gestazionale, perché prima il bambino nasce maggiore è la probabilità che gli organi non abbiamo completato lo sviluppo.

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Parto prematuro: cause, sintomi e rischi
ostetrici e sala parto

Il parto prematuro avviene quando il bambino nasce troppo presto, ovvero prima della 37esima settimana di gravidanza. Si parla invece di gravidanza a termine dalla 37esima settimana alla 41esima settimana e di gravidanza protratta (oltre il termine), quando il parto avviene oltre le 41 settimane. I bambini prematuri possono avere dei problemi di salute: si è visto che, più risulta complicato il periodo dopo la nascita, più aumenta la possibilità che questo possa interferire sulla crescita somatica del bambino e sul suo neurosviluppo. L’OMS classifica le nascite anticipate in tre categorie:

  • Late/moderate preterm (prematuri lievi o moderati). Rappresentano l’85% del totale dei nati pretermine. I prematuri lievi nascono tra le 34 e le 37 settimane, mentre i moderati tra le 32 e le 33 settimane.
  • Very preterm (molto prematuri). Nati tra le 28 e le 31 settimane di gestazione.
  • Extremely preterm (estremamente prematuri). Nati prima delle 28 settimane di gestazione.

Il parto pretermine può essere spontaneo o indotto (in caso di problemi legati alla salute della mamma o del bambino).

Quali sono le cause del parto prematuro

Tra le cause del parto pre termine ci sono:

  • Sindrome della risposta infiammatoria intrauterina (FIRS) che può essere causata dallo stress materno, o processi infettivi che interessano annessi e feto.
  • Infezione intrauterina: nel 20-40% dei casi il PPT è causato da un’infezione: i microrganismi risalgono il tratto genitale inferiore, attraversano la barriera cervicale e arrivano sino al liquido amniotico, intaccando anche il feto. Questi quadri clinici attivano la produzione di citochine infiammatorie e conseguentemente la sintesi delle prostaglandine che innescano le contrazioni uterine
  • Alterazione parodontali della cavità orale: una corretta igiene orale può avere un ruolo importante nella prevenzione del parto prematuro.
  • Endometriosi
  • Presenza di anticorpi antitiroidei
  • Anomalie nella continenza cervicale congenite o traumatiche

Insomma spesso il parto prematuro è un meccanismo di difesa che mette in atto il corpo della mamma per proteggere il feto da un ambiente potenzialmente ostile.

Fattori di rischio

Le scelte di stile di vita possono anche aumentare il rischio di una gravidanza pretermine, come ad esempio:

  • Fumare sigarette, fare uso di droghe o bere alcolici durante la gravidanza
  • Essere sottopeso o sovrappeso prima della gravidanza
  • Rimanere incinta prima dei 17 anni o dopo i 35.
  • Attraversare eventi stressanti della vita, come la morte di una persona cara o casi di violenza domestica
  • Gravidanze multiple
  • Un intervallo di meno di sei mesi tra le gravidanze. L'ideale è aspettare dai 18 ai 24 mesi tra una gravidanza e l'altra
  • Avere una gravidanza frutto di procreazione medicalmente assistita (come la fecondazione in vitro)
  • Avere una storia ostetrica con più di un aborto spontaneo
  • Avere una storia ostetrica con almeno un precedente parto prematuro
nascita neonato

Come riconoscere i sintomi del parto prematuro

La diagnosi di travaglio di parto pretermine si fa a partire da queste condizioni cliniche:

  • contrazioni uterine frequenti e dolorose (almeno 4 in 30 minuti della durata di almeno 30 secondi);
  • modificazioni della cervice uterina (dilatazione della cervice > 2cm, collo raccorciato > 80%);
  • rottura delle acque;

Potrebbero essere degli indicatori del parto che si avvicina anche:

  • improvvisa diminuzione dei movimenti fetali
  • perdite mucose significative
  • pressione nel bacino, come se il bambino stesse spingendo verso il basso
  • crampi nella parte inferiore del ventre
  • diarrea
  • nausea o vomito
  • dolore lombare costante

In tutti questi casi dobbiamo contattare il medico o recarci al pronto soccorso, come anche se manifestiamo gonfiore al viso, alle mani o ai piedi, visione offuscata o altri disturbi agli occhi, dolore allo stomaco. Questi sono segni che, accompagnati ad alterazione dei valori della pressione arteriosa, possono essere indice di pre-eclampsia, che è una causa comune di nascite pretermine.

Trattamento

Il parto prematuro, in alcuni casi, può essere ritardato con trattamenti medici. Per questo motivo bisogna sempre sottoporsi a controlli periodici con esami ed ecografie, che hanno lo scopo di valutare e monitorare lo stato di benessere della mamma, del feto e della placenta, per riconoscere eventuali sintomi e rischi, come la presenza di contrazioni uterine anticipate o l'accorciamento del collo dell’utero prima della 34^ settimana.

In questo caso, per esempio, potrebbe essere prescritto un tampone vaginale per la ricerca di infezioni, tra cui il mycoplasma, un batterio sessualmente trasmissibile che necessita di una cura antibiotica. Sono poi spesso consigliati esami del sangue degli indici di infiammazione.

In caso di rottura pretermine delle membrane sotto la 37esima settimana è fondamentale il ricovero ospedaliero e possono essere somministrati farmaci tocolitici per rallentare il travaglio (fino alle 34 settimane), antibiotici per evitare una possibile infezione del feto da rottura delle membrane e praticata induzione farmacologica della maturità polmonare del feto, con iniezioni di cortisone per due giorni.

Se c’è un problema di incontinenza cervicale, specie in caso di pregressi parti pretermine o poliabortività, è valutabile il cerchiaggio cervicale per rinforzare la tenuta della cervice uterina con materiali di sutura, che possono essere rimossi dopo la 34esima settimana.

Come prevenire il parto prematuro

È molto difficile prevenire un parto prematuro, ma eseguire regolari controlli in gravidanza può essere di grande aiuto per monitorare e diagnosticare precocemente eventuali patologie materne. È poi importante mangiare sano, fare un po’ di movimento e possibilmente fare attenzione al peso: un aumento eccessivo può essere rischioso. Se siamo a rischio di parto pretermine il medico potrebbe inoltre consigliare:

  • Assunzione di integratori di progesterone. Il progesterone è un ormone che svolge un ruolo importante in gravidanza. Una versione prodotta in laboratorio potrebbe essere in grado di ridurre il rischio di parto pretermine se hai già avuto un bambino prematuro. Può anche ridurre il rischio di parto pretermine se hai una cervice raccorciata. La cervice è l'estremità inferiore dell'utero, che si apre durante il travaglio in modo che possa nascere un bambino.
  • Assunzione di integratori di magnesio, per ridurre le contrazioni.
  • Cerchiaggio cervicale. Questo è un intervento chirurgico che viene eseguito durante la gravidanza, in casi selezionati di cervice raccorciata o di storia di parto prematuro. Durante questa procedura, la cervice viene legata con un filo da sutura. Questo può dare all'utero un supporto extra. Il cerchiaggio viene rimosso dopo avere superato il momento critico.

È poi importante mantenersi a riposo e lontano da fonti di stress.

neonato prematuro

Rischi e conseguenze del parto prematuro

I rischi e le complicanze, per i neonati che potrebbero nascere senza aver completato lo sviluppo in utero, si possono distinguere in "a breve termine" e "a lungo termine". Nel primo caso il bambino potrebbe incorrere in:

  • Problemi respiratori. Un bambino prematuro può avere difficoltà a respirare a causa della nascita con polmoni non completamente sviluppati. Se i polmoni del bambino sono impreparati potrebbe avere difficoltà a ricevere aria a sufficienza. Questo è un problema curabile chiamato sindrome da distress respiratorio.
  • Problemi di cuore. Tra i problemi cardiaci più comuni che hanno i bambini prematuri c'è probabilmente il dotto arterioso pervio (PDA) o la pervietà del forame ovale.
  • Problemi cerebrali. Prima nasce un bambino, maggiore è il rischio di sanguinamenti a livello cerebrale. Questa è chiamata emorragia intraventricolare. La maggior parte delle emorragie sono lievi e si risolvono con scarso impatto a breve termine
  • Problemi di controllo della temperatura. I bambini prematuri possono perdere rapidamente il calore corporeo. Non hanno il grasso corporeo immagazzinato e non sono in grado di produrre abbastanza calore per contrastare ciò che si perde attraverso la superficie dei loro corpi. Se la temperatura corporea scende troppo, può portare a un pericoloso problema chiamato ipotermia.
  • Problemi digestivi. I neonati prematuri hanno maggiori probabilità di avere sistemi digestivi che non sono completamente sviluppati
  • Problemi di sangue. I bambini prematuri sono a rischio di problemi di sangue come anemia e ittero neonatale
  • Problemi di metabolismo. I bambini prematuri hanno spesso problemi con il metabolismo
  • Problemi del sistema immunitario. È normale che i bambini prematuri abbiano un sistema immunitario non completamente sviluppato. Ciò può comportare un rischio maggiore di malattie

Le complicanze a lungo termine, invece, sono:

  • Paralisi cerebrale. Questo gruppo di disturbi può causare problemi di movimento, tono muscolare o postura
  • Problemi di apprendimento. I bambini prematuri hanno maggiori probabilità di rimanere indietro rispetto ai bambini a termine su diversi traguardi
  • Problemi di vista. I neonati prematuri possono contrarre una malattia agli occhi chiamata retinopatia della prematurità. Ciò accade quando i vasi sanguigni si gonfiano e crescono troppo nel tessuto sensibile alla luce nella parte posteriore dell'occhio, chiamato retina
  • Problemi di udito. I bambini prematuri hanno un rischio maggiore di perdere parte dell'udito
  • Problemi dentali. I bambini pretermine possono avere maggiori probabilità rispetto ai bambini a termine di avere difetti con il rivestimento esterno duro dei denti, chiamato smalto
  • Comportamento e problemi di salute mentale
  • Malattie, asma e problemi di alimentazione hanno maggiori probabilità di svilupparsi o persistere. I neonati prematuri sono anche a più alto rischio di sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS).

Prognosi

La prognosi del parto pretermine dipende molto dalla settimana di gestazione. Dopo la 34esima settimana, per esempio, non viene ostacolata la nascita, perché il bambino è formato completamente; prima, invece, si mettono in atto tutte quelle terapie, per fare in modo che il piccolo abbia più tempo possibile per svilupparsi. Ogni anno nel mondo nascono 15 milioni di bambini prematuri, con un rapporto di oltre 1 nascita pretermine ogni 10.  Il tasso di sopravvivenza è di oltre il 78% e sale al 92% per i piccoli nati dopo la 32esima settimana.

Parto prematuro tra le 34 e le 37 settimane

Il parto prematuro dopo la 34esima settimana di gravidanza, se il piccolo è di un peso adeguato non dovrebbe aver bisogno di cure speciali. Ha bisogno di un costante monitoraggio, perché potrebbe insorgere l’ittero, e una volta dimesso dall’ospedale potrebbe avere un rischio maggiore di contrarre infezioni, avendo un sistema immunitario più debole.

Parto prematuro tra le 32 e le 33 settimane

Il parto tra la 32esima e la 33esima settimana di gravidanza è più complesso, perché il bambino potrebbe non aver raggiunto una maturazione polmonare sufficiente. Molti piccoli hanno quindi bisogno di aiuto per la respirazione. Prima del parto, la mamma potrebbe dover assumere del cortisone, proprio per aiutare lo sviluppo dei polmoni. Inoltre, a questa età il neonato può avere difficoltà nella suzione e quindi ad alimentarsi.

Parto prematuro tra le 28 e le 31 settimane

I  neonati a questa età sono davvero piccoli e non sono in grado di respirare da soli. Hanno quindi bisogno di assistenza e di farmaci, come il surfattante, che aiuta a espandere gli alveoli polmonari e a respirare meglio. Hanno, anche, problemi ad alimentarsi ed esiste un maggior rischio di infezioni.

Parto prematuro prima delle 28 settimane

I bambini che nascono ancor prima di aver completato la 28^ settimana sono quelli che hanno maggiori necessità di assistenza. La sopravvivenza è rara in caso di nascita prima della 23a settimana di gestazione. I neonati nati a 23-24 settimane di gestazione possono sopravvivere, ma pochi ci riescono senza un certo grado di lesioni neurologiche. I tassi di sopravvivenza salgono di settimana in settimana, a 25 è del 50-80%, mentre a 26 settimane del 80-90%;

Oltre a difficoltà respiratorie e ad alimentarsi, possono contrarre la retinopatia della prematurità, una malattia dell’occhio causata da una crescita anomala dei vasi retinici, che può causare anche cecità. Come detto poco prima, esistono poi dei rischi gravi di danni danni neurologici e un disturbo dello sviluppo psicomotorio.

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