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22 Ottobre 2023
11:00

Il nomi dei Puffi: chi sono Puffetta, Grande Puffo, e gli altri 98 omini blu che abitano il villaggio più amato dai bimbi

I nomi dei Puffi sono difficili da memorizzare, perché gli omini blu sono 100. Nati per caso dalla mente del fumettista belga Peyo, i Puffi sono creature azzurre dal cuore dolce, ecco tutti i loro nomi e qualche curiosità.

A cura di Sophia Crotti
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Il nomi dei Puffi: chi sono Puffetta, Grande Puffo, e gli altri 98 omini blu che abitano il villaggio più amato dai bimbi
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Se pensate di sapere i nomi dei Puffi ma quando vi chiedono di elencarli non sapete fare altri nomi se non Puffetta e Grande Puffo, vi serve un bel ripasso. Qui troverete i nomi dei personaggi blu alti quanto due mele impilate, che scappano dalle grinfie del dispettoso Gargamella.

Chi sono i Puffi?

I Puffi sono dei simpatici esserini azzurri con cappello e pantaloncini bianchi, dalle sembianze umane, nati per caso dalla mente del fumettista belga Peyo. L’uomo si trovava infatti a cena con degli amici quando chiacchierando chiese che gli venisse passato il sale. Al posto di chiamare la saliera col suo nome, disse «Passe-moi le… schtroumpf!» Ossia “passami il puffo”. Il termine fece così ridere i commensali che al posto di dire “salare” iniziarono a dire “puffare”, parola molto usata nel cartone animato dei Puffi.

Questi esserini vennero inseriti nel fumetto che già stava realizzando, il protagonista suonando un flauto a sei forami evocò le creature, che ebbero un enorme successo. Nel 1961 apparirono in una serie in bianco e nero e tra gli anni ’80 e ’90 iniziò la serie tv che li portò a riscuotere enorme successo tra i più piccoli.

I nomi dei Puffi

I Puffi sono caratterizzati ciascuno da un elemento distintivo che indica le loro abilità, hanno tutti 100 anni però, tranne il più anziano, Grande Puffo che ne ha 542. In tutto dalla mente del fumettista ne nacquero 99, ma ne disegnò 100, perché il centesimo era proprio il riflesso nello specchio di Puffo Vanitoso. Ecco l'elenco dei Puffi più celebri e delle loro abilità:

  • Puffetta: è l'unica femmina del villaggio e per questo negli anni ha destato sempre più scalpore dei suoi compagni uomini. Si distingue per i suoi capelli biondi, ma la folta chioma, quando Gargamella la pose nel villaggio per creare scompiglio erano neri.
  • Sassette: è una Puffetta realizzata con l'argilla dagli altri Puffi, perché Puffetta era molto triste all'idea di essere l'unica femmina del villaggio.
  • Grande Puffo: è il più anziano del villaggio e l'unico con la divisa rossa e una folta barba. Lui è il capo dei Puffi, anche il più saggio, ma soprattutto dotato di sesto senso, che gli permette sempre di fare le scelte giuste.
  • Quattrocchi: è il Puffo con gli occhiali tondi, tondi, chiamato così appunto a causa di questo accessorio posizionato sul naso. È molto intelligente e si considera tale, risultando a volte un po' saccente  ed ha un'immensa ammirazione per Grande Puffo. Il suo cuore è molto buono, infatti tutti lo adorano.
  • Tontolone: è il Puffo migliore amico di Quattrocchi, goffo, impacciato e combina guai. Ha un grosso cappello che gli copre gli occhi, infatti è solito inciampare e ruzzolare al suolo ad ogni passo. Non si arrabbia mai ed è molto amato da tutti i Puffi, in particolare da Puffetta. Ha una strana mania, quella di collezionare i sassi.
  • Puffo Inventore: è essenzialmente un falegname, eppure nel villaggio è considerato un tuttofare, deve sistemare ogni cosa. Ha sempre una matita posta dietro l'orecchio, qualche attrezzo in mano e un tronco appena tagliato in spalla e indossa una salopette. Come tutti gli inventori si diverte a creare attrezzature strampalate e innovative, dal cellulare, al computer allo yo-yo, talvolta riesce, talvolta tutto va in fumo.
puffi
  • Puffo Forzuto: l'atleta del villaggio, ama sollevare i pesi e fare attività fisica, è il più bravo nei lavori pesanti, proprio grazie alla sua immensa forza. Il suo tratto distintivo? Un tattoo a forma di cuore, proprio sul muscolo del braccio destro.
  • Puffo Burlone: è il giullare del villaggio, si aggira tra i Puffi tendendo loro scherzi e trabocchetti. Ride sempre, soprattutto quando il suo pacco regalo finto esplosivo sconvolge il malcapitato Puffo preso di mira. La sua vittima prediletta? Quattrocchi.
  • Puffo Vanitoso: fiore posizionato sul cappello e specchio sempre alla mano, Puffo Vanitoso, come dice il nome adora specchiarsi e vantarsi della sua bellezza. Tutti però gli vogliono molto bene per la sua estrema generosità.
  • Puffo Brontolone: «Io odio…» ecco il mantra di Puffo Brontolone, imbronciato e pessimista ma nonostante ciò dall'animo sensibile e sereno. Infatti non riesce a rimanere veramente arrabbiato per troppo tempo. Lo si riconosce dall'espressione corrucciata e i pugni chiusi.
  • Puffo Pigrone: adora dormire, non solo di notte, lo si trova in ogni angolo del villaggio a schiacciare un pisolino. È raffigurato con una zappa tra le mani, che non usa per zappare ma per appoggiarsi quando il sonno lo coglie.
  • Puffo Stonato: sarebbe il musicista del villaggio, se non fosse che non appena inizia a strimpellare c'è da tapparsi le orecchie e scappare. Il suo strumento preferito è la tromba con la quale emette suoni terribili.
  • Puffo Sciccoso: impulsivo e collerico come la tempesta che si trova disegnata sulla sua maglietta gialla.
  • Baby Puffo: è stato portato da una cicogna nel villaggio in una notte dalla luna blu, i suoi poteri magici fanno pensare all'intero villaggio che diverrà il sostituto di Grande Puffo.
  • Gargamella: è uno stregone perfido e sgangherato, vestito di nero e dalle sembianze umane. È il principale nemico dei Puffi che vorrebbe mangiarli oppure, in alternativa, rubare il loro buon cuore per conquistare il mondo. Si aggira sempre con un gatto, molto più astuto di lui: Birba.
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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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