video suggerito
video suggerito
14 Febbraio 2024
14:00

La Gen Z è childfree: tra paura del parto e del futuro, il 34% di loro non vuole figli

Uno studio inglese svolto su più di 900 ragazzi e pubblicato su Human Fertility ha dimostrato che il desiderio di genitorialità non è condiviso dalla Gen Z. Le paure più grandi sono legate al parto, alla conciliazione famiglia-lavoro, alla responsabilità e al futuro incerto. Molti di loro attribuiscono la colpa all'educazione sessuale svolta a scuola di cui non sono soddisfatti.

A cura di Sophia Crotti
18 condivisioni
La Gen Z è childfree: tra paura del parto e del futuro, il 34% di loro non vuole figli
Childfree

La Gen Z è childfree, o almeno non ritiene prioritario avere dei figli. Il motivo principale? L’ansia. I giovani sono molto consapevoli delle problematiche dei giorni di oggi e delle ripercussioni che avranno per il futuro, dunque a spaventarli oltre al dolore del parto e al parto in sé è la crisi climatica e l’instabilità economica.

Un team di ricercatori dell’Università di Londra ha realizzato tra il 10 maggio 2021 e il 18 luglio 2022 uno studio che ha coinvolto 931 studenti tra i 16 e i 18 anni, pubblicato su due prestigiose riviste scientifiche negli scorsi giorni.

Ai ragazzi è stato sottoposto un sondaggio da compilare in forma anonima, con domande aperte e a crocette su temi quali la sessualità e il desiderio di genitorialità. I risultati hanno dimostrato che alla domanda “volete avere figli in futuro?Il 64% degli intervistati ha risposto di sì. A tenere alta questa media sono i ragazzi che con una percentuale tra il 70% e il 75% si sentono pronti a diventare papà, una percentuale più bassa, appena superiore al 60% si registra, invece, tra ile ragazze. Il 49% di chi desidera figli, poi, si immagina con almeno due bimbi al seguito, tra i 26 e i trent'anni.

Dall'altra parte del desiderio di genitorialità si trovano invece i restanti 338 studenti, il 34% del campione analizzato, che proprio non vede pargoli nel proprio futuro.

A loro i ricercatori hanno chiesto il perché e tra le risposte più gettonate ci sono state:

  • la paura del parto e l’associazione della gravidanza ad un periodo non troppo felice della vita: dallo studio è emerso che le ragazze temono le conseguenze negative della gravidanza sulle loro vite sia a livello fisico, terrorizzate dal parto e dai 9 mesi di cambiamenti fisici, che mentale, un altro spauracchio è la depressione post-partum. In ultimo conoscono le difficoltà che conciliare maternità e carriera lavorativa portano con sé.
  • Paura di non essere dei buoni genitori: i ragazzi hanno mostrato poca fiducia nella propria capacità di sapersi prendersi cura di una nuova vita e temono di essere etichettati come “cattivi genitori”. I figli di genitori divorziati o particolarmente stressati hanno ammesso di non voler trasmettere ai figli i propri traumi o in generale temere la possibilità che vivano lo stesso che hanno vissuto loro in passato.
  • Paura di dover rinunciare alle proprie ambizioni lavorative: gli studenti della Gen Z non vogliono sacrificare i loro sogni in vista di un futuro pieno di pargoli. Sanno bene che i bambini hanno bisogno di attenzioni ma anche di un supporto economico notevole e temono di non poter essere in grado di garantire loro tutto questo.
    «Ho sempre desiderato dei figli, ma ho visto i miei genitori sacrificare qualsiasi cosa per me e mi rende davvero triste il fatto che dai miei 25 anni in poi non abbiano più potuto godersi la vita… è finita Ripenso a quanto della mia vita do via avendo un bambino e se sono troppo egoista per farlo» ha sctitto una ragazza nel sondaggio.
  • Preoccupazione per un mondo piegato dalla crisi economica e climatica: la politica, il costo sempre più elevato della vita, il sovrappopolamento, la società consumistica e l’assenza di molti diritti per le donne spaventano i giovani quando si parla di futuro e dunque non li inducono di certo a desiderare figli. I ragazzi pensano alle conseguenze che mettere al mondo dei figli in una società crudele, segnata dalle guerre, poco sicuro e che scarseggia di risorse potranno causare loro.
  • Odio per i bambini: ad alcuni studenti semplicemente i bimbi non piacciono e hanno definito i pargoli non necessari, rumorosi e fastidiosi.

La paura, però non è un sentimento proprio solo di chi i figli non li vuole. Il 55% dei ragazzi, quindi più della metà di loro, che invece dei figli li vorrebbe, teme però di non poterli avere in futuro. Molti di loro, il 49% per l'esattezza, attribuiscono queste paure ad una educazione sessuale a scuola di cui non sono soddisfatti.

I ragazzi appartenenti alla comunità LGBTQ+ definiscono le lezioni scolastiche poco inclusive e gli altri poco formative. I ragazzi non sanno da che momento una donna non è più fertile, non conoscono l'impatto che malattie croniche o stili di vita malsani possono avere sulla fertilità e questo perché nessuno glielo ha insegnato.

Avatar utente
Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
Sfondo autopromo
Famiglia significa NOI
api url views