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20 Ottobre 2023
13:09

Ma gli asili nido saranno davvero gratis per i secondi figli?

Il Governo ha annunciato asili gratuiti a partire dal secondogenito ma nel testo della manovra finanziaria non vi è traccia né del provvedimento, né delle modalità d'utilizzo delle nuove risorse stanziate. Nel frattempo però, molte famiglie italiane non trovano strutture per la prima infanzia con posti disponibili per i loro piccoli.

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Ma gli asili nido saranno davvero gratis per i secondi figli?
asili nido gratis

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo ha detto chiaramente durante la presentazione della nuova manovra finanziaria: «L’obiettivo è l’asilo nido gratis dal secondo figlio».

Un annuncio roboante e che subito è stato ripreso dai media come il più impattante tra i provvedimenti a sostegno della famiglia che il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato in vista della legge di bilancio per il 2024.  Ma le cose stanno davvero così?

In realtà, come la stessa premier Meloni ha affermato, quello dei nidi gratuiti a partire dai secondogenti rappresenta un obiettivo, un traguardo da raggiungere ma che, al momento, rimane solamente un'ipotesi su carta.

Nel documento pubblicato in seguito all'approvazione del CdM, infatti, viene semplicemente citato un potenziamento di 150 milioni di euro per il bonus asilo nido erogato da Inps, senza alcun accenno alla gratuità per i bimbi a partire dal secondogenito o all'utilizzo che verrà fatto di queste risorse.

Certo, questi passaggi cruciali potrebbero essere ufficializzati nel corso delle prossime revisioni parlamentari, tuttavia per ora tutto ciò che conosciamo di questo punto della manovra rimane racchiuso in una riga e mezza del testo presente sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri e in una fugace dichiarazione della Ministra per le pari opportunità e la famiglia Eugenia Roccella, la quale ha spiegato come i nuovi fondi andranno destinati alla copertura totale (o quasi) delle rette per gli asili nido dei secondi figli, ma solo per le famiglie in cui sia presente un altro minore al di sotto dei sei anni d'età.

Tale vaga volontà di facilitare l'iscrizione agli asili nido per le famiglie più numerose, però, potrebbe scontrarsi con un problema – questo sì concreto e decisamente tangibile – che ormai da anni rappresenta uno dei principali ostacoli all'organizzazione quotidiana delle mamme e dei papà italiane: la mancanza di posti liberi nei nidi e nelle scuole per l'infanzia.

Al momento infatti in Italia vige una media di quasi 31 posti ogni 100 bambini nei servizi destinati alla prima prima infanzia, un dato che pone il nostro Paese sotto la media europea di circa 35 posti per 100 bimbi minori di sei anni. Per fare un rapido confronto, i nostri "cugini" francesi vantano una statistica di 56.6 posti su 100 bambini.

Come se non bastasse, i già pochi asili nido pronti ad accogliere i nostri piccoli sono mal distribuiti sul territorio nazionale, con un divario sempre più evidente tra le regioni del Nord e quelle del Sud.

Insomma, anche se le rette per l'iscrizione ai nidi diventassero effettivamente gratuite per i secondogeniti, i genitori italiani incontrerebbero comunque serie difficoltà nel trovare una struttura che possa accogliere i loro bambini. La speranza è che anche il Governo ne sia al corrente.

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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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