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23 Marzo 2024
9:00

Misofonia nei bambini, quando i suoni diventano insopportabili

La misofonia è l’avversione a determinati suoni come quello della masticazione o il ticchettare di un orologio. Si tratta di una sindrome ancora poco conosciuta eppure di grande impatto sulla qualità della vita delle persone che ne soffrono.

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Misofonia nei bambini, quando i suoni diventano insopportabili
Psicologa e psicoterapeuta
misofonia bambini

Nella vasta sinfonia del mondo, i suoni che ci circondano possono evocare emozioni di gioia, nostalgia o persino tranquillità. Tuttavia, per coloro che soffrono di misofonia, questi stessi suoni possono trasformarsi in un tormento quotidiano. La misofonia, una condizione ancora poco conosciuta, porta chi ne è colpito a reagire in modo nervoso e con estremo disagio a determinati suoni.

Cos'è la misofonia

Il termine misofonia deriva dalle parole greche miso (odio) e fonia (suono) e viene utilizzato dagli esperti per indicare una sindrome neurocomportamentale in cui determinati suoni, noti come "trigger", scatenano reazioni emotive avverse e pensieri intrusivi.

Tipicamente i trigger sono suoni corporali prodotti da altri, ad esempio quello della masticazione, lo schiocco delle labbra, ma non solo. Le reazioni emotive più comuni sono caratterizzate da irritabilità, rabbia, stress, irritazione e, nei casi più intensi, possono portare a comportamenti impulsivi come scoppi di aggressività verbale.

Queste caratteristiche possono farci capire quanto la misofonia possa avere un impatto significativo nella vita quotidiana, pensiamo ad esempio a tutte le situazioni di convivialità alle quali spesso chi ne soffre decide di rinunciare ed evitare proprio per non incappare in questi vissuti e reazioni difficili da tollerare.

Per questo una delle conseguenze della misofonia è proprio l'isolamento sociale e un generale abbassamento della qualità della vita.

Come gestire la misofonia dei bambini

Essendo una sindrome ancora poco conosciuta non esistono ancora trattamenti di comprovata efficacia. Tra le indicazioni troviamo però la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) che può essere particolarmente efficace nel modificare le risposte emotive e comportamentali ai trigger uditivi.

Alcuni studi stanno inoltre esplorando l'utilizzo della mindfulness che con tecniche meditative aiuta i pazienti ad allenare la capacità di "lasciar andare", ridurre i pensieri ruminativi imparando a non giudicare la propria esperienza interna e allenare ad ampliare il focus attentivo che in presenza dei suoni trigger viene catturato in modo totalizzante da quello stimolo (Pezzolato, Fornaro et al. 2021).

Concludendo, la misofonia è una condizione complessa e spesso misconosciuta che può avere un impatto significativo sulla vita di chi ne è affetto. Tuttavia, con una maggiore consapevolezza e comprensione della condizione, insieme a interventi terapeutici mirati, è possibile migliorare la gestione dei sintomi e ridurre l'impatto negativo sulla vita quotidiana.

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