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31 Luglio 2023
10:00

Otiti estive nei bambini: a cosa è dovuto il mal d’orecchio del nuotatore

Le otiti estive o otite esterna è una forma di mal di orecchie che colpisce i bimbi a seguito di bagni in mare o in piscina, sbalzi di temperatura, sabbia o aria condizionata. Alla comparsa dei sintomi è importante non utilizzare cotton fioc e evitare il bagno per qualche giorno.

A cura di Sophia Crotti
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Otiti estive nei bambini: a cosa è dovuto il mal d’orecchio del nuotatore
otite estiva

L'otite è l'infiammazione del condotto uditivo e d'estate i bambini tra gli sbalzi di temperatura, le raffiche di vento, la sabbia, i tuffi al mare o in piscina, e i viaggi sui mezzi di trasporto, ne sono maggiormente esposti.

L'otite estiva tecnicamente viene chiamata otite esterna funginea o otite del nuotatore e colpisce soprattutto i bimbi tra i 5 e i 14 anni, che hanno una conformazione delle orecchie ben diversa da quella degli adulti. L'orecchio dei bambini, infatti, ha una forma che rende molto più complessa l'uscita delle secrezioni che rimangono nell'orecchio e danno vita all'infiammazione. Il disturbo è fastidioso per i bimbi e per i genitori e rischia di compromettere la serenità della vacanza.

A cosa sono dovute le otiti estive dei bambini

Come dice il nome stesso, l'otite esterna è dovuta all‘infiammazione della pelle che riveste esternamente il condotto uditivo e la membrana timpanica. Questa infezione in estate si verifica in coincidenza dei bagni in mare o piscina, dell'umidità, dei batteri diffusi sulle spiagge o dei funghi diffusi nelle piscine.

I piccoli in estate tra tuffi, lunghi bagni e capriole in acqua possono con maggior facilità contrarre l'infezione. Anche il forte caldo e il clima umido contribuiscono a dare vita all'otite o l'esposizione continua ad aria condizionata.

Quali sono le cause

La prima causa è quindi il fatto che l'orecchio dei bambini, soprattutto nel periodo estivo, entri spesso in contatto con i batteri presenti nelle acque del mare o della piscina. Tra i microrganismi,  Pseudomonas Aeruginosa  può proliferare in piscine non adeguatamente pulite e disinfettate;  Staphylococcus Aureus anche nelle acque marine.  Il dolore intenso può insorgere entro 48 ore dal contatto con il germe . Prurito e sensazione di orecchio chiuso spesso si associano.

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Se il bambino ha dolore, spesso, erroneamente si interviene con il cotton fioc che va ad irritare ancora di più la zona, favorendo la proliferazione di batteri e  provocando forti dolori ai bambini. Anche detergenti aggressivi possono contribuire a irritare la zona.

Ad essere maggiormente predisposti all'otite estiva sono i bimbi che già soffrono di psoriasi, eczema o diabete.

Il bambino con l'otite può andare al mare o in piscina?

Un bambino che manifesta i sintomi dell'otite estiva, quindi sensazione di "orecchie tappate" e dolore e che è in cura,  può andare al mare o in piscina, ma senza fare il bagno.

Il sole, i giochi con gli altri bambini sulla spiaggia gli sono permessi ma è meglio evitare che l'orecchio ancora dolente o infetto entri nuovamente in contatto con l'acqua. Basterà aspettare qualche giorno, che la situazione rientri e il nostro bimbo potrà tornare a tuffarsi in acqua.

I tappi per le orecchie sono utili per prevenire l'otite estiva nei bambini?

Se il bimbo è soggetto spesso all'otite estiva, è normale che i genitori cerchino in ogni modo di scongiurare la comparsa di nuovi episodi. Utilizzare i tappi auricolari, però, non è la soluzione. Questi dispositivi da infilare nelle orecchie dei bambini prima del bagno in mare o in piscina, non sono del tutto impermeabili, l'acqua trova una via per entrare, ma spesso non riesce ad uscire.

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È preferibile dunque lasciare l'orecchio libero e prevenire il problema risciacquare bene le orecchie con acqua dolce dopo il bagno in mare, avendo cura di asciugarle poi con l'asciugamano. Per chi "soffre" di questo problema, è consigliabile a fine giornata un prodotto a base di acqua borica che crea un ambiente sfavorevole ai germi.

Il bambino può svolgere le sue attività quotidiane?

I bambini possono tranquillamente svolgere le loro attività quotidiane. Le orecchie è bene che rimangano scoperte, la cosa migliore è però evitare viaggi in aereo, cercare di far soffiare spesso il naso al bimbo ed evitare che entri in acqua fino a completa guarigione.

Fonti mediche
Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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