Diabete nei bambini: come riconoscere i sintomi e aiutare il piccolo nella gestione della malattia

Il diabete nei bambini è una malattia cronica, con tassi in crescita. In Italia, ogni anno, viene diagnosticato a più di 12 piccoli  su 100.000, con maggior frequenza nei maschi (13.13), rispetto alle femmine (11.35). È caratterizzata iperglicemia, ovvero dall’aumento dello zucchero nel sangue, per una carenza assoluta o relativa dell’insulina nell’organismo. E purtroppo la glicemia alta per troppo tempo dovuta a una mancata diagnosi o a un trattamento non adeguato del diabete può danneggiare il cuore, i vasi sanguigni, i reni, gli occhi e il sistema nervoso per molti anni. Insomma, un quadro che può avere serie conseguenze.

Per fortuna, il diabete, seppur sia un problema che una volta insorto non si risolve, può essere gestibile, tanto da garantire ai bambini una vita quasi normale.

Sono due le forme di diabete più comuni, chiamate diabete di tipo 1 e tipo 2 . Il diabete tipo 1 è quello più tipico dell'età pediatrica. Tuttavia, specie in adolescenza, è possibile l'insorgenza anche di diabete tipo 2, tradizionalmente ritenuto più tipico dell'età adulta. I genitori che sospettano o individuano nel loro bambino i sintomi di questa malattia, devono rivolgersi al proprio pediatra curante che li indirizzerà al centro specializzato di diabetologia o endocrinologia pediatrica. Nei casi più gravi, ovviamente, si consiglia di correre al Pronto Soccorso pediatrico.

Diabete di tipo 1

Il diabete di tipo 1 si verifica quando il pancreas non produce una quantità sufficiente di un ormone, detto insulina, a causa della distruzione delle beta-cellule che sono atte alla produzione di questo ormone. L'insulina svolge un ruolo fondamentale nel mantenere normale la concentrazione di zucchero nel sangue. Di conseguenza, lo zucchero si accumula nel sangue, creando una condizione di iperglicemia. Questa malattia può insorgere a qualsiasi età, ma ci sono delle fasce più colpite, ovvero tra i 5-6 anni e poi di nuovo a 11-13 anni.

Spesso un primo segno è un aumento della frequenza con cui un bambino urina, specialmente di notte, e può far sì che un bambino abituato al vasino ricominci a bagnare il letto.  Ci sono anche altri sintomi chiave, ad esempio essere molto assetati e stanchi, perdere peso e aumentare l'appetito.

L'identificazione precoce dei sintomi del diabete di tipo 1 è importante. I livelli elevati di zucchero nel sangue e la disidratazione causati dal diabete sono pericolosi e possono far sì che i bambini abbiano bisogno di insulina e liquidi per via endovenosa. La presenza di glucosio nelle urine è uno dei sintomi del diabete, dovuto a livelli di iperglicemia. normalmente infatti il rene opera un’azione di riassorbimento, ossia di recupero, perché questo è un elemento molto importante per l’organismo e non può essere “sprecato”. Se, però, la concentrazione di glucosio nel sangue supera un determinato livello chiamato “soglia renale”, il rene non riesce più a riassorbire tutta la quantità di glucosio filtrata e quindi una parte viene eliminata attraverso le urine.

Diabete di tipo 2

Il diabete di tipo 2 una volta era chiamato "diabete dell'adulto", perché era estremamente raro nell’infanzia. Con l'aumento dei tassi di obesità infantile, tuttavia, a un numero crescente di piccoli viene diagnosticata anche questa forma, talvolta anche a soli 10 anni. I fattori di rischio, oltre ai problemi di peso, includono la storia familiare (ovvero avvero un membro della famiglia con il diabete) e/o essere nati da una madre con diabete durante la gravidanza (diabete gestazionale). I sintomi sono simili al diabete di tipo 1 e possono manifestarsi gradualmente.

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Altre forme di diabete

Tra le altre forme di diabete, ci sono il  MODY (Maturity Onset Diabetes of the Young), forma genetica–familiare, e diabete secondario ad altre malattie (fibrosi cistica, malattie endocrinologiche, etc.) o legato all'assunzione cronica di terapia cortisonica, alcune terapie oncologiche e post-trapianto.

Sintomi

In generale il diabete nei bambini si manifesta con:

• Poliuria: aumento della quantità di urine e della frequenza delle minzioni;
• Polidipsia: sete eccessiva con aumento dell'assunzione di liquidi;
• Polifagia: fame eccessiva con aumento dell'assunzione di cibo;
• Dimagrimento nonostante un aumentato assunzione di cibo;
• Dolori addominali non riconducibili ad altre malattie.

Ovviamente quando la forma è molto grave o non c’è controllo della malattia, può anche verificarsi lo stato confusionale, fino al coma.

Controllo e gestione del diabete nel bambino

Non esiste una cura per eliminare il diabete, ma la buona notizia è che i bambini con questa malattia possono condurre una vita normale se la glicemia è correttamente gestita e  tenuta sotto controllo. Nel diabete mellito tipo 1, la gestione si concentra sul monitoraggio della glicemia e il trattamento prevede la terapia insulinica, ovvero la somministrazione più volte al giorno di insulina con iniezioni o attraverso un microinfusore, che infonde nel tessuto sottocutaneo insulina 24 ore su 24, secondo impostazioni definite e con livelli di automazione differenti, anche se non esiste ancora uno strumento che lavori senza intervento del paziente.

Da qualche anno, esistono anche i sensori sottocutanei, che permettono una drastica riduzione del numero di controlli fatti con la puntura delle dita, oltre a fornire informazioni più precise. Ovviamente, la dieta gioca un ruolo fondamentale, così come l’attività fisica. I bambini dovrebbero essere incentivati a fare sport o, almeno, attività motoria tutti i giorni.

Cosa possono fare i genitori di bambini con diabete

Avere un bambino con diagnosi di diabete non deve buttarci nello sconforto, anche se effettivamente sapere che il piccolo ha una malattia cronica che lo accompagnerà per il resto della vita non è facile. Per fortuna, la gestione di questa malattia è abbastanza semplice. È importante, però, aiutare il piccolo ad accettare la terapia, a non sentirsi diverso o in imbarazzo per questo problema.

I bambini di età superiore ai 7 anni hanno in genere le capacità motorie fini per poter iniziare a farsi iniezioni di insulina con la supervisione di un adulto. Possono anche controllare lo zucchero nel sangue più volte al giorno, utilizzando semplici strisce reattive trattate chimicamente e un misuratore di zucchero nel sangue. Ovviamente, la presenza dei genitori è fondamentale, perché si deve assicurare che l’insulina sia sotto controllo.

Se il bambino, infatti, ne assume troppa, può provocarsi ipoglicemia, che si manifesta con tremore, battito cardiaco accelerato, nausea, affaticamento, debolezza e persino perdita di coscienza. Se invece ne prende poca, potrebbe scatenare i classici sintomi della chetoacidosi diabetica.

È molto importante mettere il bambino in una situazione di agio anche a scuola, dove dovrà probabilmente monitorare la glicemia. I genitori, quindi, devono fare squadra con il personale scolastico, che non solo deve essere informato, ma si deve anche occupare dei controlli, magari delle somministrazioni, gestire eventuali ipoglicemie, garantire la giusta alimentazione e garantire lo svolgimento in sicurezza delle attività ludico-sportive. È un compito molto importante. L’aspetto più complesso è non far sentire diverso o in difetto il bimbo, che deve poter vivere la sua infanzia serenamente e fare tutte le esperienze dei coetanei.