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31 Marzo 2023
15:00

Per iscriversi ai social network servirà il consenso scritto dei genitori: è lo Utah il primo Paese al mondo

Nello stato dello Utah (USA) il governatore Cox ha firmato per la tutela dei minori sui social. I genitori dovranno sottoscrivere un consenso per l'iscrizione dei piccoli e avranno totale accesso ai loro profili. Il governatore ha risposto alle polemiche su Twitter dicendo che come genitore e come leader doveva tutelare la salute mentale dei piccoli.

A cura di Sophia Crotti
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Per iscriversi ai social network servirà il consenso scritto dei genitori: è lo Utah il primo Paese al mondo
Dipendenza dai social

Dal 1 marzo 2024 i piccoli abitanti dello Utah non potranno più iscriversi ad un social network senza il consenso dei genitori. A firmare per l’attuazione del decreto di legge 152 è stato il governatore dello Stato Spencer Cox.

L’azione risponde a un’evidente situazione di crisi della salute mentale di bambini e adolescenti che ha travolto gli States (il 70% dei minori statunitensi è dipendente dai social media) e che sembra essere causata per la maggior parte dai social network. Tra fenomeni di cyberbullismo (che interessa l'87% dei minori statunitensi), adescamento di giovani vittime online, ossessione per i like e disturbi notturni lo Stato dello Utah ha deciso di agire prima che si arrivasse a un punto di non ritorno.

Genitori controllori per i piccoli utenti dei social

Il governatore Cox ha firmato affinché i social media si occupino di verificare l’età effettiva del ragazzo residente negli USA che cerca di aprire un nuovo account o è già in possesso di un profilo su TikTok, Instagram, YouTube,Facebook o Twitter.

I minori di 18 anni per iscriversi sui social avranno bisogno del consenso firmato dai genitori

Per i nuovi utenti dal 1 marzo sarà impossibile accedere alle piattaforme senza un consenso firmato da un tutor legale o un genitore, il quale dovrà anche avere le credenziali del minore, per poter entrare nel suo account in qualsiasi momento, spiega il governatore Cox in un tweet

Per tutelare il sonno dei giovani utenti, che spesso si svegliano la notte per controllare le notifiche o si addormentano tardissimo, ogni piattaforma social, in accordo con i genitori del minore, dovrà interrompere l'accesso ai social dalle ore 22.30 alle 6.30 del mattino con un coprifuoco.

Sanzioni per i social che non tutelano la privacy dei minori

Per tutelare il ragazzo da messaggi indesiderati o qualsiasi forma di adescamento la piattaforma social dovrà renderlo invisibile dai risultati di ricerca e bloccare la messaggistica istantanea proveniente da qualsiasi account che il bimbo non ha tra gli “amici”. Inoltre le piattaforme social non potranno poi raccogliere i dati sensibili del bambino.

I social media saranno sanzionati se useranno i loro design per creare dipendenza nei minori

Previste sanzioni a partire dal 2500$ per ogni account, per tutte le piattaforme social che non rispetteranno queste direttive. La stessa multa è prevista anche per tutti quei casi in cui i social media utilizzeranno design che creano dipendenza nei minori di 18 anni.

Dipendenza dai social

«Le compagnie dei social media sanno perfettamente che i loro prodotti sono tossici. Danno vita alle loro app in modo da creare dipendenza» afferma il governatore Cox in un video pubblicato sul suo profilo Twitter.

Limite alla libertà di espressione o scelta corretta?

Sebbene tanti Stati si stiano muovendo nella stessa direzione del governatore Cox, tra i quali Arkansas, Texas, Ohio e Louisiana, tante sono anche le polemiche. I primi a dirsi indispettiti sono i responsabili delle piattaforme social che affermano di aver già messo in atto molti strumenti per il supporto degli adolescenti. Poi ha espresso il suo parere anche l'Electronic Frontier Foundation, che si occupa della promozione dei diritti digitali, sostenendo che queste nuove regole siano in contrasto con i diritti costituzionali dei più giovani.

Il Presidente ha twittato di tutta risposta un video in cui spiega chiaramente il perché di queste decisioni: «Come leaders e come genitori abbiamo la responsabilità di proteggere i più piccoli».

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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