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24 Agosto 2023
15:00

Perché non dovresti mai usare lo smartphone davanti a tuo figlio

Se i genitori dedicano troppo tempo allo smartphone non solo si spreca l'opportunità di passare del tempo di qualità con i nostri figli, ma si potrebbe anche influire negativamente sulla crescita emotiva dei piccoli.

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Perché non dovresti mai usare lo smartphone davanti a tuo figlio
genitori e smartphone

Trascorrere troppo tempo con uno smartphone in mano può distrarci dall'essere buoni genitori? La domanda può sembrare un po' provocatoria eppure, come spesso accade, cela un fondo di verità.

Se infatti siamo ormai abituati a pensare ai device elettronici come strumenti che i nostri figli devono imparare ad utilizzare con consapevolezza e moderazione, molto spesso ci si dimentica che simili regole dovrebbero valere anche per noi adulti, dal momento i bambini imparano molto più dai nostri comportamenti che dalle regole che imponiamo loro.

Occhi a me, genitore!

Non è un segreto che i bambini, soprattutto se molto piccoli, siano delle "spugne" in grado di assorbire tutto ciò che vedono e percepiscono intorno a loro.

Il grande fascino esercitato dagli smartphone sui bambini infatti non è dato solamente dai suoni e dalle immagini che questi strumenti sono in grado di elaborare, ma anche dal fatto che noi adulto ne abbiamo sempre uno tra le mani.

Questo comporta delle conseguenze non tanto nell'atto pratico – certo, usare lo smartphone può distrarre un genitore dall'accorgersi di eventuale pericoli per la sicurezza del figlio, ma si tratta di casi limite – quanto sul piano educativo.

Se infatti lo sguardo di mamma e papà è concentrato sullo schermo, il bambino viene giocoforza ignorato o quantomeno messo momentaneamente in secondo piano. Può sembrare una bazzecola, una cosa di poco conto, eppure la crescita emotiva dei più piccini passa pure da una forte componente visiva, poiché è anche attraverso le espressioni e le reazioni di mamme e papà che i bambini plasmano la propria capacità di relazionarsi con il prossimi.

Uno studio pubblicato nel marzo 2022 dalla docente di comunicazione dell'Università della California Robin Nabi ha ad esempio evidenziato come l'abitudine dei genitori di guardare spesso il cellulare davanti ai figli possa avere un notevole (e  negativo) impatto sullo sviluppo dell'intelligenza emotiva, ossia quel complesso di abilità che permette ad un individuo di gestire e comprendere le emozioni, sia quelle proprie che quelle delle altre persone.

La ricerca aveva coinvolto 400 genitori di bambini dai 5 ai 12 anni d'età e poneva una serie di domande per valutare le skill emotive dei figli in relazione all'esperienza vissuta in famiglia.

Ebbene, dalle risposte ricevute ci si è accorti che tra tutte la variabili in gioco, solamente l'uso frequente e continuato dello smartphone durante i momenti passati insieme ai figli veniva associato ad un minore grado d'intelligenza emotiva da parte dei bambini.

«Indipendentemente dal tipo di contenuto che un genitore può visualizzare sul proprio telefono, quello che il bambino vede è una mancanza di reattività, una faccia inespressiva – ha spiegato Nabi – È importante che i genitori siano maggiormente consapevoli della frequenza con cui usano i cellulari davanti ai loro figli e che sappiano che i bambini ritengono più importante ciò che loro guardano».

I rischio del phubbing

La pratica di utilizzare lo smartphone nonostante ci si trovi in presenza di un'altra persone ha un nome preciso: phubbing.

Questo strano termine nasce dall'unione delle parole inglesi phone e snubbing proprio per indicare quel comportamento che ci spinge a ignorare – anzi, "snobbare" – chi ci sta vicino per concentrarci invece su ciò che possiamo fruire con il nostro cellulare.

Che ci piaccia o noi, tutti abbiamo fatto phubbing almeno una volta nella vita e se questa abitudine risulta piuttosto maleducata, quando in ballo ci sono i nostri figli diventa dannosa per il loro sviluppo sociale e cognitivo, in quanto li relega ad una dimensione di isolamento, per quanto involontaria.

I bambini invece hanno bisogno di essere al centro dell'attenzione e non perché sono piccoli ego-manici, ma perché è necessario per la formazione della loro personalità e stabilità emotiva.

In conclusione non occorre spogliarci di ogni prodotto del progresso tecnologico e tornare al telefono a gettoni, ma è bene maturare la consapevolezza che usare lo smartphone davanti ai figli frappone una barriera sociale (oltre che fisica) tra noi e loro, quindi è meglio ridurre al minimo questi momenti di distrazione.

L'eccezione ci sta sempre, basta che non diventi una regola.

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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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