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29 Aprile 2023
11:00

Quando si può ricominciare a fare sesso dopo il parto?

La ripresa dei rapporti sessuali dopo il parto deve tener conto di diversi fattori: prima di tutto la donna deve avere tempo di recuperare fisicamente, poi deve ritrovare l'intimità con il partner, che può essere messa alla prova dalla nascita del bambino. Cosa aspettarsi da questo periodo?

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Quando si può ricominciare a fare sesso dopo il parto?
Sesso dopo il parto

Riprendere in mano la propria vita dopo il parto, significa anche tornare a fare sesso. Recuperare l’intimità con il partner non è per tutti semplice e naturale, ma non deve essere fonte di stress o di malumori. Bisogna affrontare questo passaggio con molta calma e possibilmente parlarne prima con il ginecologo, perché a seconda del parto, ci sono dei tempi tecnici da rispettare, e poi con il proprio compagno o compagna.

Dopo quanto tempo possiamo fare sesso?

Non esiste una regola standard che vale per tutti. Si torna naturalmente a fare sesso quando ci si sente pronti. I medici raccomandano di aspettare fino a quattro-sei settimane dopo il parto, indipendentemente dal tipo di parto. Il rischio di avere una complicanza post partum è più alto durante le prime due settimane e l'attesa darà al nostro corpo il tempo di riprendersi. Oltre alle perdite, che potrebbero essere abbondanti, e a eventuali punti di sutura, potremmo sentirci stanche, avere un calo del desiderio e fastidi vaginali, come secchezza e dolore. È un quadro nella norma che si risolve spontaneamente.

secchezza vaginale

Farà male?

Il sesso non dovrebbe essere doloroso, se il corpo si è completamente ripreso, però i cambiamenti ormonali potrebbero causare un po’ di secchezza vaginale, soprattutto se stai allattando. Potresti quindi, provare dolore soprattutto se hai subito un'episiotomia o una lacerazione. In alcuni casi non farà male, semplicemente non sarà molto appagante, soprattutto se la muscolatura femminile ha perso tono. È quindi importante fare degli esercizi per recuperare la funzionalità del pavimento pelvico: per questi aspetti ci si può affidare a ostetriche o fisioterapisti dedicati a questo particolare ambito.

Come rendere più piacevole il sesso dopo il parto

Avere rapporti dovrebbe essere spontaneo e naturale, ma quando si è neogenitori di spontaneo c’è davvero poco. Non sentiamoci quindi in imbarazzo se abbiamo la necessità di programmare l’incontro, soprattutto se dobbiamo prenderci cura di un corpo ancora vulnerabile. Come aiutarsi?

  • Svuotare la vescica e fare un bagno caldo prima del rapporto
  • Usare un lubrificante se si soffre di secchezza vaginale
  • Sperimentare qualcosa di nuovo, se i rapporti vaginali sono troppo dolorosi
  • Fare degli impacchi con ghiaccio avvolto in un piccolo asciugamano sulla zona in cui si prova dolore

Dobbiamo usare un anticoncezionale

L’uso di un anticoncezionale è una scelta personale che dovremmo discutere sia con il partner sia con il ginecologo. Se non allattiamo, dopo 6/8 settimane dal parto, potrebbero tornare le mestruazioni e quindi fare sesso non protetto significa poter nuovamente restare incinta. Ma anche se allattiamo esclusivamente al seno, il bimbo ha meno di 6 mesi e il ciclo non è ricominciato, non significa che si è completamente protetti. E’ dunque importante valutare tutte le opzioni e i rischi, affinché quel momento sia davvero sereno.

Calo del desiderio

Se manca il desiderio?

Non avere desiderio è una condizione abbastanza normale, in modo particolare nei primi due  mesi. Finché non siamo pronte, non dobbiamo sentirci costrette. Come detto prima, ci sono altri modi per mantenere l’intimità e forse questa potrebbe essere l’occasione per esplorarsi come coppia.

È comunque importante cercare di capire perché non ci sia una voglia fisica: è stanchezza, è affaticamento, è dolore per il post partum? Non esiste una risposta giusta o una sbagliata. Dobbiamo semplicemente essere sinceri e cercare di comprendere se il calo del desiderio potrebbe essere un sintomo di depressione post-partum, che spesso è accompagnata anche da forti sbalzi d’umore, perdita di appetito, stanchezza eccessiva e mancanza di gioia di vivere.

Fonti mediche
Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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