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28 Novembre 2023
13:00

Rubano la borsa a una mamma, lei scrive una lettera al ladro:«C’erano le foto di mia figlia morta di leucemia, non so come vivere senza»

A Barbara Farelli, mamma e maestra di Talenti, hanno rubato la borsa lo scorso 17 novembre. Spinta dalla figlia Angelica ha scritto una lettera al ladro, non vuole indietro i soldi ma le foto e i bracciali di sua figlia Dalila, morta nel 1998 di leucemia, per sentirla vicina a lei.

A cura di Sophia Crotti
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Rubano la borsa a una mamma, lei scrive una lettera al ladro:«C’erano le foto di mia figlia morta di leucemia, non so come vivere senza»
fotografia

«A te che hai rubato la mia borsa ieri sera, vorrei fare un appello, o meglio farlo al tuo cuore. Non hanno importanza i soldi, le carte di credito o documenti(…) ma all'interno c'erano due piccoli bracciali e una foto di mia figlia volata in cielo per una leucemia».

Queste sono le parole che ha scritto Barbara Farella, maestra di scuola primaria che si è però firmata "una mamma DISPERATA", su un cartello che ha appeso davanti al parco di Talenti, quartiere di Roma, in cui è stata rapinata.

Barbara, lo scorso 17 novembre è stata derubata, un ladro è riuscito a scassinare il baule della sua macchina, rubandole la borsa che aveva lasciato lì dentro. Una serie di coincidenze sfortunate: le colleghe che chiedono di fare una passeggiata attorno al parco della scuola, lei che decide di non portare con sé la borsa e i braccialetti d'oro della sua Dalila, che di solito custodisce a casa, ma quel giorno teneva con sé come un amuleto, poiché aveva una visita importante.

C'erano anche delle foto, purtroppo non ne ho molte perché la vita me l'ha strappata troppo presto dalle braccia

A Barbara non interessano i soldi, né tutto l'iter burocratico che comporta aver perso i documenti e le carte di credito, vorrebbe solo poter riavere le foto ricordo della sua bimba, morta nel 1998 a causa di una leucemia. «C'erano anche delle foto, purtroppo non ne ho molte perché la vita me l'ha strappata troppo presto dalle braccia» scrive Barbara sul cartello che ha ripostato anche tramite i social.

Dopo il furto era devastata, quegli oggetti erano per lei di vitale importanza, un placebo per un vuoto incolmabile, che le serviva a sentire ancora la piccola Dalila accanto a lei. La secondogenita di Barbara, Angelica, vedendo la mamma disperata le ha proposto di fare questo disperato tentativo: divulgare tramite immagini e una lettera accorata l'accaduto, invitando il ladro a farle riavere gli oggetti della piccola Dalila.

«Per te queste cose non hanno valore ma per me erano vitali, erano un modo per sentirla vicina a me. Non portare i bracciali ad un compro oro, magari te li ripago, oppure potresti farmeli riavere anche in forma anonima presso la scuola Renato Fucini che si trova vicino al parco o dai carabinieri. Te ne sarei veramente grata».

Ha concluso così il suo appello Barbara, spiegando anche al Corriere della Sera che nella borsa c'erano già 200 euro che il ladro può tenersi serenamente, la cosa importante è che le riporti quegli oggetti di vitale importanza.

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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