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27 Febbraio 2024
18:00

Scoliosi nei bambini: come riconoscerla e curarla

La scoliosi è una curvatura anomala della spina dorsale e, nei bambini, può manifestarsi a partire dai 10 anni di vita. Non è sempre evidente, per cui in presenza di alterazioni posturali è importante rivolgersi a uno specialista per una diagnosi precoce.

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Scoliosi nei bambini: come riconoscerla e curarla
scoliosi nei bambini

Esistono diverse forme di scoliosi che colpiscono bambini e adolescenti, ma questa è la più comune e non ha una causa specifica, come indica il termine "idiopatica". La maggior parte dei casi si verifica tra i 10 anni e la fine dello sviluppo.  L’adolescenza è l’età più critica per lo sviluppo della colonna vertebrale e, proprio in questa fase, è importante prestare più attenzione ad alcuni segnali nella postura, come ad esempio un’alterazione dell’altezza delle spalle, delle scapole o della forma dei fianchi. È  raramente dolorosa: le piccole curve spesso passano inosservate ai bambini e ai loro genitori e vengono rilevate per la prima volta durante un controllo dal pediatra o una visita ortopedica.

Cos'è la scoliosi

La scoliosi è una torsione, curvatura o rotazione, anomala della colonna vertebrale, che può assumere un curva simile alla lettera "C" o "S". Le curve della scoliosi si verificano più comunemente nella parte superiore e centrale della schiena (colonna vertebrale toracica). Possono svilupparsi anche nella parte bassa e, occasionalmente, in entrambe le zone. Le curve della scoliosi idiopatica variano in dimensioni e quelle lievi sono più comuni di quelle più grandi. Se un bambino è ancora in fase di sviluppo, può peggiorare rapidamente durante uno scatto di crescita. Sebbene possa manifestarsi anche nei bambini più piccoli, è più comune durante la pubertà. Possono esserne colpiti sia i ragazzi che le ragazze; tuttavia, nelle ragazze è più frequente.

Quali sono le cause della scoliosi nei bambini

La scoliosi idiopatica non ha una causa esatta. I medici sanno che non è correlata a comportamenti o attività specifici, come trasportare uno zaino pesante o avere una postura scorretta. Esistono poi le scoliosi sindromiche, che possono essere:

  • Legate a malattie muscolari (poliomielite);
  • Legate a malattie del tessuto connettivo (Sindrome di Marfan);
  • Legate a malattie genetiche (Neurofibromatosi, Sindrome di Noonan);

Si può anche distinguere in:

  • Scoliosi congenita. I problemi alla colonna vertebrale a volte si sviluppano prima della nascita del bambino. I bambini con scoliosi congenita possono avere ossa della colonna vertebrale non completamente formate o fuse insieme.
  • Scoliosi neuromuscolare. Condizioni mediche che colpiscono i nervi e i muscoli, come la distrofia muscolare o la paralisi cerebrale, possono portare alla scoliosi. Questi tipi di condizioni neuromuscolari possono causare squilibrio e debolezza nei muscoli che sostengono la colonna vertebrale.
visita scoliosi

Come si manifesta la scoliosi nei bambini

La scoliosi si manifesta con curve nella colonna vertebrale.  Quando sono piccole spesso passano inosservate finché il bambino non raggiunge uno scatto di crescita durante la pubertà e ci sono segni più evidenti, come:

  • Spalle inclinate e irregolari, con una scapola più sporgente dell'altra
  • Rilievo delle costole su un lato
  • Vita irregolare
  • Un fianco più alto dell'altro

Poiché gli adolescenti sono spesso impacciati ed evitano di indossare abiti attillati, molti casi di scoliosi vengono rilevati per la prima volta durante un controllo pediatrico o una visita sportiva.

Diagnosi e prognosi

Se il medico sospetta la scoliosi nel bambino, potrebbe consigliare la visita ortopedica. Il test di screening standard per la scoliosi è il "test di piegamento in avanti di Adam". Durante il test, il bambino si deve piegare in avanti con i piedi uniti, le ginocchia dritte e le braccia libere. Il medico osserverà il bambino da dietro, cercando una differenza nella forma delle costole su ciascun lato. Una deformità spinale è più evidente in questa posizione.

Con il bambino in posizione eretta, il medico controllerà anche se i fianchi e le spalle sono allo stesso livello e se la posizione della testa è centrata sui fianchi.

Potrebbero poi essere prescritte della lastre: i raggi X forniscono immagini chiare delle ossa della colonna vertebrale. Permettono al medico di vedere la posizione esatta della curva e di misurarne la gravità. In generale, le curve superiori a 25 gradi sono considerate sufficientemente gravi da richiedere un trattamento, a seconda dell'età del bambino.

Per valutare la gravità della scoliosi si utilizza la classificazione Risser, che stabilisce la maturità scheletrica in base al livello di ossificazione delle creste iliache.

  • Risser 0: nessun centro di ossificazione;
  • Risser 1: ossificazione sotto il 25%;
  • Risser 2: ossificazione tra il 25-50%;
  • Risser 3: ossificazione tra il 50-75%;
  • Risser 4: ossificazione oltre il 75%;
  • Risser 5: ossificazione completa.

Poiché lo stadio 0 e lo stadio 5 possono apparire simili, l'età e le cartilagini di accrescimento delle ossa lunghe possono essere di aiuto per distinguere tra i due stadi. La scoliosi non è una malattia pericolosa per la vita e ne consegue che i bambini e gli adolescenti possono avere una vita normale.

Che problemi può dare la scoliosi?

La scoliosi è inizialmente un problema indolore, ma con la crescita e l’età adulta può portare ad alcune conseguenze. Tra cui:

  • dolore alla schiena, dolore cervicale, male alle spalle e alle ginocchia, dolore alla pianta dei piedi
  • tensioni muscolari
  • Rigidità articolare
  • Difficoltà di equilibrio e coordinazione

Se le deformità sono gravi possono anche causare complicanze importante, provocando difficoltà digestive, respiratorie, disturbi del pavimento pelvico e problemi intestinali.  Tutto ciò può evolvere in età adulta in:

  • Lombosciatalgie
  • Cervicobrachialgie
  • Ernie lombari
  • Difficoltà respiratorie
  • Disturbi del pavimento pelvico
  • Difficoltà in gravidanza
  • Artrosi alle ginocchia (per valgismo o assetto posturale scorretto trascurato negli anni)
  • Alluce valgo, fasciti plantari e metatarsalgie
test di piegamento in avanti di Adam

Come si cura la scoliosi nei bambini

La cura della scoliosi dipende molto dalla posizione e dalla gravità della curva, così come dall’età del bambino.  Se la curva spinale è inferiore a 25 gradi o se il paziente è quasi adulto, il medico può consigliare semplicemente di monitorare la curva per assicurarsi che non peggiori. Ricontrollerà il bambino ogni 6-12 mesi circa e programmerà le radiografie di follow-up finché il bambino non sarà completamente cresciuto.

Se la curva della colonna vertebrale è compresa tra 25 e 45 gradi e il bambino sta ancora crescendo, il medico può consigliare il tutore. Sebbene il tutore non raddrizzi una curva esistente, spesso impedisce che peggiori al punto da richiedere un intervento chirurgico. La maggior parte di essi sono tutori ascellari realizzati su misura per adattarsi comodamente al corpo del tuo bambino.

Il medico può raccomandare un intervento chirurgico se la curva del bambino è maggiore di 45-50 gradi o se il tutore non ha impedito alla curva di raggiungere questo punto. Curve gravi che non vengono trattate potrebbero eventualmente peggiorare al punto da influenzare la funzione polmonare.

Una procedura chirurgica chiamata fusione spinale raddrizzerà in modo significativo la curva e poi fonderà insieme le vertebre in modo che guariscano in un unico osso solido. Ciò arresterà completamente la crescita nella parte della colonna vertebrale colpita dalla scoliosi.

Fino a che età si può curare?

Dalla scoliosi, purtroppo, non si guarisce e la curva scoliotica tende a evolvere e peggiorare di anno in anno fino alla completa maturità ossea (19-20 anni), per poi strutturarsi e con l’avanzare dell’età andare incontro a cedimenti e crolli vertebrali. La terapia, di solito, termina con la fine della crescita ossea.

Gli sport più adatti ai bambini che soffrono di scoliosi

Lo sport è molto importante per aiutare il bambino a crescere e in caso di scoliosi bisogna scegliere attività che richiedano l'utilizzo di entrambi i lati del corpo. In generale, lo sport a basso impatto che non urta la colonna vertebrale è più sicuro rispetto a quello ad alto impatto o di resistenza. Si raccomanda di scegliere tra:

  • Nuoto: è  altamente raccomandato perché aiuta a rafforzare la colonna vertebrale in un ambiente quasi privo di peso. Inoltre utilizza più muscoli del corpo – e in modo più equilibrato e simmetrico – rispetto a qualsiasi altro sport. Va però evitato il nuoto agonistico per chi soffre di scoliosi toracica. Nuotare per ore ogni giorno può causare l'appiattimento della colonna vertebrale toracica, che potrebbe favorire la progressione della curva.
  • Ciclismo: è un altro sport a basso impatto che offre un ottimo allenamento cardiovascolare senza aggravare le curve della scoliosi. Limitare tuttavia il ciclismo fuoristrada, poiché le scosse ad alto impatto possono comprimere la colonna vertebrale.
  • Calcio: può essere particolarmente utile per i giovani atleti con curvatura nella parte centrale della schiena. Il rafforzamento dei muscoli centrali aiuta a preservare la curvatura naturale della colonna vertebrale toracica, contrastando l'appiattimento che si verifica con la scoliosi toracica.
  • Sci di fondo: fa lavorare entrambi i lati del corpo, il che è utile per sostenere una colonna vertebrale forte ed equilibrata.
  • Allungamento: l’allenamento alla flessibilità è una delle cose più importanti che puoi fare per la scoliosi. Lo stretching regolare allevia la tensione e aiuta a ripristinare la libertà di movimento; se fatto strategicamente può aiutare a contrastare la curvatura della colonna vertebrale.
  • Corsa: correre e fare jogging mantiene i bambini sani e non influisce sulla colonna vertebrale. Ma per i pazienti affetti da scoliosi è consigliabile camminare o fare jogging lento perché non danneggia la colonna vertebrale e non dà shock.

Vanno invece evitati la ginnastica artistica, la danza, il salto dal trampolino. Vanno evitati gli sport con potenziale collisione come il basket o lo sci alpino, o quelli asimmetrici, come il tennis, il paddle o il golf e il bowling.

"La forma infantile della scoliosi idiopatica viene diagnosticata nei più piccoli, tra la nascita e i 3 anni di età, più frequentemente intorno ai 6 mesi di vita, con il riscontro di una deformità vertebrale superiore ai 10°. I neonati affetti da scoliosi idiopatica sono di solito asintomatici. Vi è il rischio di complicanze gravi.  Infatti, ad esempio la curvatura della colonna vertebrale può comprimere il polmone che non trova spazio a sufficienza per svilupparsi, con conseguenti problemi di respirazione, oppure vi può essere la compressione del midollo spinale che può portare a problemi neurologici."

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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