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22 Gennaio 2024
12:30

Scopre di essere al quinto mese di gravidanza durante la transizione da donna a uomo

Marco(nome di fantasia) è un ragazzo romano che durante il processo di transizione da donna a uomo ha scoperto di essere incinta al quinto mese. Per la legge italiana non può abortire e deve interrompere le cure ormonali e le operazioni in programma. L'esperto: «Caso così raro da sfiorare l’incredibile. E di una complessità psicologica e di sofferenza che mettono i brividi».

A cura di Sophia Crotti
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Scopre di essere al quinto mese di gravidanza durante la transizione da donna a uomo
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Marco (nome di fantasia) nel suo corpo femminile non si è mai sentito a suo agio. Ha iniziato infatti il lungo iter di transizione per diventare, anche nell'aspetto fisico, una donna. Ma quando tutto era pronto per asportare l'utero, i medici si sono accorti di una rarità, Marco era incinto da ormai 5 mesi. A raccontare la notizia è stata La Repubblica, facendo riferimento a un ragazzo romano, in cura presso un prestigioso ospedale della Capitale.

Il percorso di transizione è lungo e spesso impervio, prevede una serie di incontri con gli psicologi per appurare che il paziente soffra di disforia di genere, ossia l'estrema sofferenza che arreca il sentire la propria identità, di maschio, in questo caso, estranea al sesso biologico col quale si nasce. Seguono poi le cure ormonali, e una serie di operazioni volte a tramutare il corpo, in questo caso femminile di Marco, in un corpo maschile.

Così sul volto di Marco ormai da tempo era comparsa una folta barba, la sua voce era caratterizzata dai toni bassi delle voci maschili e si era anche sottoposto a una mastectomia per ridurre il seno, in modo da avere un petto dalle fattezze maschili. Marco aveva anche ricevuto dal Tribunale l'autorizzazione per la rettificazione di attribuzione del sesso, con la quale avrebbe dunque potuto cambiare il proprio nome e l'indicazione del sesso su tutti i suoi documenti.

L'uomo era dunque a un passo dall'isterectomia (operazione che consente di rimuovere l'utero e la cervice) quando i medici si sono accorti, tramite un'ecografia all'addome, che era incinta, al quinto mese di gestazione. Come sappiamo, però, l'interruzione volontaria di gravidanza, è concessa dalla legge italiana entro 90 giorni dall'inizio della gestazione e Marco, della presenza di un bambino nella sua pancia, si è accorto troppo tardi. La Repubblica, ha dunque fatto sapere che l'uomo è stato costretto a interrompere bruscamente il suo percorso di transizione poiché l'equipe medica deve curarsi della sua salute ma anche quella del feto che ha in grembo.

Alle pagine dell'Adnkronos, ha parlato Andrea Lenzi, endocrinologo e presidente del Comitato Biosicurezza, biotecnologie e scienze della vita, invitando tutti al massimo rispetto per la situazione: «Si tratta di un caso ultra-raro, da sfiorare l’incredibile. E di una complessità psicologica e di sofferenza che mette i brividi».

Raro, ma non impossibile il caso di Marco, che già più volte si è verificato in passato, nel giugno 2008 era stata la volta di un americano che ha partorito una bimba durante il suo processo di transizione, lo stesso era accaduto l'anno dopo in Spagna quando un venticinquenne, che stava ultimando la transizione per diventare uomo, aveva scoperto di essere rimasto incinta di due gemelli e aveva dunque deciso di interrompere le cure per dare alla luce i suoi bambini.

Questi eventi che sembrano avere dell'eccezionale, come ha spiegato il dottor Lenzi, provocano non poca sofferenza in chi li vive in prima persona: «Purtroppo è chiaro che la persona in questione sia in gravissima difficoltà. Una disforia di genere è una condizione che già di per sé porta ad un’intensa e persistente sofferenza, causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso. In questo quadro, vicino a diventare maschio, essere in gravidanza, è una cosa di una complessità infinita».

L'esperto ha dunque invitato ad utilizzare, soprattutto sui social, un linguaggio adeguato nel trattare la storia di Marco, cercando di rispettare sia l'equipe medica, che sta trattando il caso che di comprendere umanamente l'estrema sofferenza del ragazzo. Sono in corso in questi giorni gli accertamenti sulla salute del feto, per comprendere se le cure ormonali, nel frattempo intraprese da Marco, possano aver inficiato sulla sua salute.

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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