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6 Maggio 2023
12:30

Solletico ai neonati: a partire da che età farlo e come lo percepiscono i bambini piccoli

I neonati nei primi mesi di vita non percepiscono il solletico come fanno, invece, i bambini più grandi. Questo è semplicemente dovuto al fatto che il loro senso del tatto è ancora immaturo.

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Solletico ai neonati: a partire da che età farlo e come lo percepiscono i bambini piccoli
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Come percepiscono il solletico i neonati? Di fronte a quei piccoli batuffoli di cui ci prendiamo cura ogni giorno, a volte non resistiamo alla tentazione di far loro un po' di solletico, nella pancina o magari sotto a quei piedini così morbidi che verrebbe voglia di mangiarli di baci. Ci soffermiamo mai a chiederci se gradiscono tale gesto, che sicuramente quando saranno grandi sarà uno spasso da ricambiare anche ai genitori?

I bambini, in realtà, non percepiscono il solletico come potremmo immaginarci. Per questo la loro reazione talvolta non è quella che gli adulti si aspettano, con grasse risate che riecheggiano nella stanza. Questo perché i bambini così piccoli non hanno il senso del solletico come lo avranno, invece, qualche anno dopo.

Come percepiscono il solletico i neonati

Fare il solletico è un gioco divertente, che solitamente sono i bambini i primi a iniziare. Perché ridere è così meraviglioso, così come sentire ridere gli altri e capire che la "causa" di tutta questa ilarità contagiosa siamo noi. Se per i bimbi più grandi tutto questo può essere vero, non è assolutamente così per quello che riguarda i neonati. Loro lo sentono in modo diverso da chi è più grande, perché il senso del tatto è immaturo, non ancora sviluppato.

Fino ai sei mesi di vita il solletico è percepito come stimolo interno, non esterno

Questo è quello che hanno scoperto alcuni ricercatori di uno studio che in seguito è stato pubblicato su Current Biology.Gli studiosi hanno messo a punto un esperimento davvero molto semplice. Hanno messo alcuni bambini a gambine incrociate e hanno iniziato a fare il solletico. Fino ai sei mesi di età, i bambini hanno dimostrato di essere meno sensibili al solletico. Quando siamo a gambe o braccia incrociate, tutti noi siamo più in difficoltà a scoprire da dove arriva uno stimolo tattile: la ricerca ha così scoperto che i piccoli di quattro mesi hanno trovato l'arto stimolato solo nel 70% dei casi, quelli di sei mesi la metà delle volte.

Nei primi mesi di vita, infatti, i bambini non percepiscono bene le sensazioni che provengono dall'esterno, perché il loro senso del tatto non è sviluppato. Solleticare i più piccini non dà loro la percezione del fatto che sia qualcun altro a stimolarli, che sia un tocco proveniente dal mondo esterno. Credono che sia uno stimolo interno, perché nei primi mesi di vita ogni stimolazione tattile viene percepita come "interna", prodotta dal neonato stesso.

Quando fare il solletico ai neonati

Fino almeno ai sei mesi di vita del nostro bambino, possiamo anche fargli il solletico, ma difficilmente lui percepirà il tocco come esterno e prodotto da qualcun altro, visto che lo percepirà come stimolo interno, prodotto da lui stesso. Difficilmente il piccolo capirà che qualcuno sta agendo dall'esterno sulla sua pancina e suoi suoi piedini. E ancora più difficilmente capirà chi è a produrre quel gesto.

Dunque, prima dei sei mesi di vita non possiamo valutare se il solletico piace o meno ai bambini e nemmeno se si rendono conto che siamo noi a farlo. Anche se è un gesto irresistibile, sarebbe bene limitarlo, anche perché, come vedremo tra poco, non sempre è un'abitudine gradita, ma i bambini non sanno come farlo capire ai grandi.

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Perché non dovremmo esagerare con il solletico

Pur presentando sempre il solletico come un gioco, alcuni bambini lo potrebbero vivere come un disagio e non come un momento di divertimento e di ilarità. Nonostante il sorriso e la risata, che possono essere dei semplici riflessi incondizionati, bisogna saper leggere il linguaggio del corpo, la comunicazione non verbale, per capire se il neonato o il bambino si sta realmente divertendo o sta vivendo quella situazione come dolorosa, non voluta, fastidiosa.

Se durante il solletico incrocia le braccia, forse non gradisce

In particolare, dovremmo guardare come mette le braccia: se le incrocia, quasi a volersi proteggere, forse è meglio di evitare in quel momento il solletico, perché il bimbo potrebbe non trovarsi a proprio agio e sentirsi in difficoltà. Anche perché in quel momento si sente debole e non riesce a reagire, trovandosi a subire un gesto che non vuole.

Il solletico, poi, essendo una reazione fisiologica non controllata, può creare sforzi notevoli da parte del neonato, stancarlo molto e stancare anche il suo piccolo cuoricino. Inoltre talvolta può anche causare tosse e singhiozzo. Meglio valutare con cura se i nostri figli gradiscono o meno essere solleticati, soprattutto nei più piccini. Per evitare che una situazione che a noi appare divertente, sia vissuta in modo poco sereno dai piccoli di casa.

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