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25 Gennaio 2024
12:00

Un bimbo di Bari tappezza la città di manifesti per ritrovare la sua scimmietta di peluche: «È il mio migliore amico»

Un bimbo di 3 anni di Bari ha appeso per tutta la città dei manifesti per ritrovare il suo peluche a forma di scimmia. La città e il pediatra del bambino si sono mobilitati per riportare al piccolo il suo migliore amico.

A cura di Sophia Crotti
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Un bimbo di Bari tappezza la città di manifesti per ritrovare la sua scimmietta di peluche: «È il mio migliore amico»
scimmia peluche

Un bimbo di Bari ha perso la sua scimmietta di peluche e con l'aiuto del papà ha stampato dei manifesti con i quali ha tappezzato la città, nella speranza di ritrovarla.

Ma perché mai un bambino dovrebbe rivolere a tutti i costi una scimmietta peluche spelacchiata, vecchia, coperta di rattoppi e mal funzionante, piuttosto che lo stesso giocattolo, nella sua nuova versione? La domanda può sorgere spontanea nel mondo consumistico in cui ci troviamo, ma ogni dubbio viene meno davanti ai manifesti appesi per tutto il quartiere Murattiano del comune di Bari, lo scorso 22 gennaio da un bimbo di appena 3 anni.

«Aiutatemi a ritrovare il mio migliore amico e compagno di avventure» scrive il piccolo, allegando le foto della sua scimmietta di peluche. La ricompensa per chi lo ritroverà? La felicità del bambino.

La scimmietta in questione è la riproduzione in peluche del protagonista del cartone animato Curioso come George che nella serie animata cerca di aiutare adulti e bambini ma, senza volerlo, combina tantissimi pasticci. Il bimbo l'ha ricevuta come regalo da più di un anno, e non si è mai separato da lei.

Quando il 22 pomeriggio, mentre era in giro con i suoi genitori, si è addormentato mano nella mano con la scimmietta, mai si sarebbe immaginato di allentare quella presa, lasciandola cadere al suolo. Al risveglio il piccolo ha iniziato a disperarsi e il papà, Giammario, intervistato dal Corriere del Mezzogiorno, ha spiegato che a nulla varrebbe comprargli un peluche uguale ma nuovo: «La scimmietta George di mio figlio ha vari rattoppi e segni del tempo, ha persino cambiato colore; George all’inizio era uno di quei peluche parlanti, poi con i lavaggi ha smesso. Ma il bimbo sa riconoscerlo perfettamente, saprebbe ritrovarlo tra milioni e non si farebbe prendere in giro». 

Questo peluche per il bimbo è a tutti gli effetti un oggetto di transizione, non un semplice giocattolo inanimato, ma un amico a cui confidare le proprie paure e con il quale superare le ansie che la crescita porta con sè.

Per voi potrebbe essere un pupazzo qualunque, ma per me è il mio migliore amico

Il piccolo ha dunque chiesto al suo papà di appendere per il quartiere dei manifesti che ritraessero la sua scimmietta di peluche, dettandogli un messaggio commovente: "Questo è George, la mia scimmietta, l'ho persa tra queste vie. Per voi potrebbe essere un pupazzo qualunque, ma per me è il mio migliore amico, il mio compagno di avventure, con lui ho affrontato le mie sfide quotidiane e i miei viaggi. Se lo avete visto o lo avete preso contattate i miei genitori, vorrebbe dire rendermi di nuovo felice".

A condividere la ricerca sul suo profilo Facebook è stato anche il pediatra del bimbo, Antonio di Mauro, mobilitando i genitori della città. Il medico sul suo profilo ha spiegato che quando un bimbo chiama, lui non può certo sottrarsi. «Mamme e papà di Bari, datevi da fare per trovare George, quello che per molti di noi è solo un peluche, per questo bambino è un amico, un compagno di avventure, il “posto” sicuro dove trovare conforto e coccole». Sotto alla richiesta del pediatra una pioggia di like, cuori e commenti, tra i tanti si legge quello di un'utente che nel peluche ha riconosciuto lo stesso che sua figlia, di ormai 8 anni, ha usato per tutta l'infanzia, e si è proposta per spedirlo al bimbo. "Mi dia il contatto dei genitori, glielo regaliamo volentieri".

Così la semplice richiesta di un bimbo alla disperata ricerca del suo peluche è diventata l'occasione per esprimere messaggi d'amore sui social e per comprendere quanto i pupazzi siano importanti per i più piccoli.

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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