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19 Settembre 2023
13:30

A Lucca apre un consultorio per i neo-papà: «I padri oggi vivono un conflitto sociale»

A Lucca apre un consultorio per i papà, incontri di gruppo o individuali con uno psicologo permettono a chi sta diventando genitore o lo è appena diventato di prevenire disturbi come la depressione post-partum.

A cura di Sophia Crotti
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A Lucca apre un consultorio per i neo-papà: «I padri oggi vivono un conflitto sociale»
Consultorio Lucca
Incontro per neo–papà presso il consultorio di Lucca

«Un servizio dedicato al sostegno della "trasformazione" da uomo a padre» così l'Azienda Usl Toscana nord ovest, definisce lo spazio permanente a sostegno dei neo papà, inaugurato presso il consultorio Piana di Lucca.

Ogni sabato mattina, presso il consultorio, dopo aver preso appuntamento, i neo-papà o coloro che stanno per diventarlo, potranno partecipare a incontri di gruppo, per condividere le proprie preoccupazioni ed ansie e sentirsi meno soli, presieduti da uno psicologo che li ascolterà e suggerirà le migliori strategie. Se invece il futuro papà preferisse un incontro individuale con l'esperto, potrà comunque prenotarlo all'interno della struttura che prevede anche questo servizio.

La responsabile dell'unità funzionale consultoriale Patrizia Fistemaire  ha spiegato che questo spazio dedicato ai papà nasce proprio dall'importanza di una loro educazione a quel lavoro di cura che se ben svolto nei primi anni, li rende più in grado di comprendere e saper rispondere ai bisogni dei loro figli. Solo così potranno instaurare una relazione intima con i bambini che rimarrà come una solida base per tutta la crescita.

Gli incontri che si tengono ogni sabato mattina sono volti a coinvolgere i futuri papà già dai primi momenti della gravidanza, per proteggerli dall'insorgenza di disturbi affettivi perinatali paterni o da qualcosa di cui si parla ancora molto poco, come la depressione post-partum paterna. Questo disturbo provoca ai papà malinconia, sconforto, irrequeitezza, calo degli interessi e del desiderio sessuale. Elementi che mettono in discussione la coppia, come rivela uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Plos One, portandola spesso al conflitto. I litigi tra i genitori, ha spiegato lo studio, incidono poi fortemente sul legame che si vuole instaurare con i figli e sullo sviluppo sociale e personale del bambino.

Se per le madri tra i fattori scatenanti della depressione post-partum ci sono anche fattori ormonali, i padri che ne soffrono spesso affermano che la causa siano fattori psicosociali. Lo spazio dedicato ai papà a Lucca nasce proprio dal desiderio di alleviare nella figura genitoriale maschile quel conflitto sociale che inevitabilmente vive: «Se da un lato gli si chiedono di rispettare le regole e avere cura di ogni cosa, dall’altro affetto e accudimento fin dall’inizio».

In Italia i papà hanno diritto a soli 10 giorni di congedo di paternità retribuito, eppure una ricerca pubblicata su  The Lancet ha dimostrato che questi giorni di esenzione dal lavoro sono cruciali per il benessere psicologico dei padri. Chi ne usufruisce, secondo lo studio, ha meno possibilità di sviluppare i sintomi della depressione post-partum. Di sicuro poter rimanere a casa con il bimbo per un tempo prolungato aiuta i papà a instaurare quel rapporto con i figli che si chiede loro, mentre però gli si chiede anche di ricominciare a lavorare subito dopo, di prendersi cura della partner, di stare insomma a tutte quelle regole sociali che li fanno poi inevitabilmente sentire in difetto.

Sono già molti i papà che usufruiscono del servizio Spazio Padri di Lucca, iniziativa che si spera possa estendersi per fornire a tutti i papà il supporto psicologico di cui hanno bisogno.

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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