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4 Marzo 2024
10:00

Bambini distratti a scuola, cosa fare? Ecco consigli e trucchi per aiutare i piccoli studenti

I bambini che si distraggono a scuola potrebbero essere annoiati, non avere stimoli, non essere interessati oppure avere anche problemi alla vista o deficit dell'attenzione. Vediamo come aiutarli.

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Bambini distratti a scuola, cosa fare? Ecco consigli e trucchi per aiutare i piccoli studenti
Bambini distratti a scuola

Li riconosci subito i bambini che sono distratti a scuola. Guardano fuori dalla finestra, cercano sempre di chiacchierare con il compagno, si girano e si agitano di continuo, giocano con matite e penne, si mettono a fare altro mentre gli insegnanti spiegano. Perché si comportano in questo modo? Non sempre è facile capire cosa li porta a distrarsi durante le lezioni.

Sicuramente è bene sempre comprendere quale potrebbe essere la causa di tali distrazioni. Magari ha un problema di vista o un deficit dell'attenzione. O, semplicemente, non riceve gli stimoli sufficienti per poter seguire l'insegnante mentre parla e fa esempi alla lavagna. Come possiamo aiutare i nostri bimbi e ragazzi a ritrovare la giusta attenzione in classe?

Perché i bambini si distraggono a scuola

Le motivazioni per cui l'attenzione inizia a calare in classe possono essere tantissimi. A volte le cause sono da individuarsi nei piccoli alunni stessi, mentre in altri casi la colpa potrebbe essere di un sistema che non valorizza le capacità di ognuno e non sa dare gli stimoli giusti. Altre volte, invece, si tratta proprio di problematiche di salute che non bisogna sottovalutare.

I bambini potrebbero essere svogliati e poco attenti in classe perché:

  • hanno problemi di vista
  • hanno un deficit dell'attenzione non diagnosticato
  • non hanno compreso quello che si sta facendo (per disattenzione o per regole poco chiare date)
  • le lezioni non sono stimolanti
  • ci sono troppe distrazioni in classe

Prima di prendere provvedimenti, sarebbe bene innanzitutto parlare con l'insegnante del bambino e poi comprendere qual è la vera causa, per intraprendere la strada migliore per garantire migliore attenzione durante le lezioni.

Come aiutare un bambino a non distrarsi

Viviamo in un'epoca in cui la soglia dell'attenzione è sempre più bassa. E non solo per i bambini, anche per gli adulti. Di solito un bambino di 6-7 anni riesce a rimanere concentrato sulla stessa attività per un quarto d'ora al massimo. Si sale, poi, per arrivare ai tre quarti d'ora dell'adolescente. Anche per gli adulti è difficile riuscire a stare concentrati per più di un'ora. Inevitabilmente, a un certo punto, l'attenzione diminuisce.

Per aiutare bambini e ragazzi ad aumentare la propria soglia dell'attenzione, in particolare a scuola, sono diverse le strategie da adottare:

  • dare sempre poche regole, che siano chiare
  • organizzare le giornate in modo tale che i ragazzi sappiano sempre quello che succederà: la routine quotidiana aiuta
  • in caso di cambiamenti dell'ultimo minuto, dare il tempo di assimilare tali cambi
  • aiutarli anche a casa, in modo graduale, a rimanere più attenti mentre si svolge un compito, evitando però di pretendere che passino subito dal quarto d'ora all'ora di attenzione
  • stimolarli e invogliarli a fare domande: se sanno che posso chiedere chiarimenti e informazioni, staranno più attenti per poter porre sempre la questione migliore
bambino si distrae

Cosa fare in classe

Gli insegnanti in classe potrebbero prevedere delle lezioni modulate in base al livello di attenzione di tutti gli alunni. Per stimolarla è bene spezzettare l'apprendimento: nella prima parte dell'ora di lezione si danno le nozioni fondamentali. Poi, nella seconda e ultima parte, si fa un ripasso schematico, così da fissare quanto detto prima. Inutile spiegare continuamente fino alla fine: dobbiamo dare il tempo ai ragazzi di prendersi un attimo di pausa, anche per memorizzare i concetti espressi.

Anche usare suoni e luci, movimenti e gesti, può aumentare l'attenzione dei ragazzi. Ascoltare solo e sempre la voce dell'insegnante può far diminuire velocemente l'attenzione. Ma passare da qualche frase pronunciata a immagini mostrate può aiutare a ridestare anche chi sta già guardando fuori dalla finestra.

Altre metodiche di successo sono l'apprendimento recitato o la simulazione di quanto spiegato poco prima: si può prima spiegare i concetti e poi chiedere ai ragazzi di rappresentarli (una scenetta per le lingue straniere, un esperimento per scienze e così via…). Anche proporre le lezioni come un gioco, soprattutto nella scuola primaria, aiuta molto a concentrarsi. Sicuramente coinvolgere gli studenti, chiedendo cosa ne pensano o cosa provano in quel momento, può essere un modo per farli sentire partecipi e invogliarli a seguire meglio la lezione, perché possono esprimersi e non essere attori passivi dell'insegnamento.

Fonti mediche
Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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