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20 Settembre 2023
14:30

Bimbo di 2 anni nutrito con solo latte materno rischia di morire, la mamma condannata a 2 anni di carcere

Una donna di Bruxelles è stata condannata a due anni di carcere per aver nutrito il suo bimbo di due anni con solo latte materno. Fino a che età si può effettuare l'allattamento esclusivo?

A cura di Sophia Crotti
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Bimbo di 2 anni nutrito con solo latte materno rischia di morire, la mamma condannata a 2 anni di carcere
allattamento grande

È stata condannata a due anni di carcere dalla Corte d'appello di Bruxelles, la mamma che nel 2018 era stata denunciata per aver deciso di nutrire per due anni il proprio bimbo con il solo latte materno, causandogli un grave stato di denutrizione.

Era stato il nonno, ormai 5 anni fa, a denunciare l'accaduto, come riportato dal quotidiano francese Libre. Quando la coppia e il piccolo, residenti negli USA, si sono recati in visita dai nonni paterni a Bruxelles, il nonno aveva trovato il nipote eccessivamente magro. Il bimbo, di due anni, pesava quanto un bebè di 6 mesi e, secondo i medici, se non fossero intervenuti tempestivamente, sarebbe potuto morire. Inoltre i dottori hanno appurato che al bimbo non erano state nemmeno fatte fare le vaccinazioni obbligatorie.

La madre si è giustificata dicendo che per lei era una scelta dettata dall'amore, quella di continuare con l'allattamento esclusivo, il padre invece, si è detto ignaro della scelta della moglie ed è dunque stato assolto. Ma fino a quando si può continuare con l'allattamento esclusivo e perché è importante, se si opta per l'allattamento prolungato, integrarlo al momento giusto, con un'alimentazione varia?

L'allattamento esclusivo esiste ed è una pratica consigliata dall'OMS fino a che il piccolo non compia 6 mesi di vita. Il solo allattamento al seno in questa fase, infatti, protegge i bimbi dalle allergie, previene il diabete nei bimbi predisposti, riduce il rischio di sovrappeso o obesità in età adulta.

Terminati i 6 mesi l'allattamento può continuare, assecondando le esigenze di mamma e bambino, fino anche al compimento di 2 o 3 anni, se però integrato da un'alimentazione adeguata e complementare. Non è corretto infatti credere al falso mito secondo cui il latte materno ad un certo punto si tramuti in acqua, ma sicuramente le esigenze nutrizionali dei bambini con la crescita cambiano.

Un bimbo di 2 anni, dall'allattamento al seno riceve solo un terzo delle calorie necessarie a sopravvivere, ecco perché il piccolo risultava fortemente denutrito.

superati i 6 mesi l'apporto calorico del latte materno non è sufficiente a soddisfare le esigenze nutrizionali dei bambini

Superati i 6 mesi di vita l'apporto calorico del latte materno non è sufficiente a soddisfare le esigenze nutrizionali dei bambini. L'allattamento prolungato va quindi integrato dapprima con alimenti di transizione, quelli cioè in purea o semisolidi, ingeribili dai bimbi che non hanno ancora sviluppato la masticazione e poi con gli alimenti familiari, adattati al bimbo con i tagli sicuri.

Dunque secondo il Ministero della Salute l'alimentazione complementare all'allattamento prolungato va così gestita a seconda dell'età del bambino:

  • Tra i 6 e gli 8 mesi: gli alimenti complementari vanno offerti al bambino 2 o 3 volte al giorno
  • Tra gli 8 mesi e l'anno di vita: oltre al latte materno il bimbo deve essere nutrito con alimenti complementari 3 o 4 volte al giorno
  • Dopo l'anno di vita: oltre agli alimenti complementari, i bambini dovrebbero ricevere anche una o due merende nutrienti
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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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