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Dormire con i calzini a letto per qualcuno è assolutamente fondamentale: soprattutto in inverno, senza avere i piedi coperti, non si riuscirebbe a prendere sonno. Molto spesso anche i bambini hanno questa abitudine, perché imitano gli adulti di casa o perché stanno meglio tenendo i piedini bene al riparo, anche sotto lenzuola e coperte. Ma è un'abitudine che fa bene o che fa male? Sì ai calzini a letto oppure no?
Come in ogni cosa, esistono dei pro e dei contro che bisogna tenere in considerazione, per capire se un gesto che può sembrare innocuo non nasconda, invece, qualcosa di negativo. Apparentemente non sembra ci possa essere nulla di sbagliato a indossare i calzini con il pigiama quando si va a letto. A essere compromessa potrebbe essere, però, la qualità del sonno.
Perché ci piace indossare i calzini a letto
Indossare i calzini a letto può essere un modo per evitare di addormentarsi sentendo i piedi troppo freddi. Infatti, di solito è un'abitudine che le persone hanno durante il periodo invernale, per evitare di sentire freddo alle estremità delle gambe e addormentarsi serenamente. Difficilmente qualcuno indossa i calzini a letto d'estate, anche se non è mai detto che non ci siano persone con questa abitudine.
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Quando stiamo per addormentarci, infatti, la temperatura del nostro corpo si abbassa leggermente. Avere dei calzini ai piedi ci consente di sentire più caldo e, quindi, di addormentarci più velocemente, senza provare freddo.
Ci sono anche studi al riguardo che confermano una sensazione provata, in pieno inverno, in una camera che di solito è quella più fresca della casa (anche per una questione di qualità del sonno) e con i termosifoni spenti di notte. Per questo motivo ci sono persone che amano indossare i calzini a letto, soprattutto quando fuori è molto freddo o la casa non è adeguatamente riscaldata.
Vantaggi di indossare i calzini quando si dorme
Quali sono i vantaggi di indossare i calzini quando si dorme? Abbiamo già accennato in precedenza al fatto che questo piccolo accessorio messo ai piedi sotto le coperte sarebbe in grado di accelerare l'addormentamento. Ma si tratta dell'unico beneficio conosciuto? Sempre gli studi eseguiti dagli studiosi al riguardo, svelano tutti i pro da tenere in considerazione:
I calzini aiuterebbero a:
- dormire meglio
- addormentarsi prima
- migliorare la qualità del sonno
- dormire più a lungo
- sentirsi meno stanchi al risveglio (perché non ci si potrebbe svegliare per il freddo)
Riscaldare le estremità prima di andare a dormire potrebbe essere indicato in soggetti delicati, come gli anziani o anche i bambini. I calzini possono essere indossati tutta la notte oppure essere tolti quando si inizia ad avere caldo o si comincia a sentire il giusto tepore per dormire bene.
Svantaggi dei calzini a letto
Finora abbiamo parlato solo dei vantaggi di indossare i calzini a letto, ma c'è chi punta il dito anche sui possibili svantaggi. Ad esempio, se le calze che si indossano sono troppo strette, la circolazione del sangue potrebbe essere compromessa. Oppure se si indossano calzini non propriamente puliti, si può aumentare il rischio di cattiva traspirazione, cattivi odori, infezioni.
Nel primo caso, basta indossare modelli abbastanza larghi (soprattutto se si hanno problemi di circolazione o si soffre di gonfiore ai piedi) e nel secondo usare solo calzini puliti.
L'importante è scegliere calzini traspiranti, per evitare di surriscaldare troppo le estremità e non riuscire a dormire non per il troppo freddo, ma per il troppo caldo che deriva da una scelta sbagliata dell'indumento.
Bambini con i calzini mentre dormono, sì o no?
Dopo aver visto pro e contro di questa abitudine, concludiamo con una considerazione. Lo studio citato e altre ricerche fanno riferimento solo a una platea adulti. Non sono stati condotti approfondimenti analoghi per capire se anche per bambini esistono i sopraindicati benefici oppure no.
Anche nel loro caso, se vogliono per forza averli ai loro piedini quando sono più grandicelli, meglio scegliere modelli comodi e larghi, non troppo caldi e sicuramente traspiranti. Per informazioni maggiori, meglio chiedere al pediatra di riferimento.
