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20 Gennaio 2024
18:00

Come cambia il corpo della donna dopo il parto?

Il corpo durante la gravidanza e il parto subisce non pochi cambiamenti, alcuni rimangono anche nel periodo post-partum, altri rientrano in pochi giorni. Dagli inestetismi, alla diastasi pubica, passando per i mutamenti che vagina, utero e addome subiscono, ecco come cambia il corpo di una mamma.

A cura di Sophia Crotti
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Come cambia il corpo della donna dopo il parto?
In collaborazione con il Dott. Riccardo Federle
Ostetrico
Corpo dopo il parto

La gravidanza e il parto sono esperienze del tutto personali, che hanno ripercussioni diverse sul corpo e la vita di ciascuna donna. L’arrivo di un bebè e la sua attesa cambiano non poco il corpo della mamma: i suoi organi si spostano un po' alla volta, infatti, per fare spazio al bambino. Anche il parto, momento bellissimo ma sicuramente anche traumatico e doloroso, può comportare cambiamenti permanenti nel corpo della neo mamma.

Alcune modifiche del corpo sono momentanee, ma altri irreversibili, sia a livello fisico che cerebrale, come spiegano diversi studi svolti su donne prima e dopo il parto. Vediamo cosa può cambiare dopo il parto nel corpo delle donne.

Il cervello: non solo mommy brain

Il mommy brain è un fenomeno transitorio che interessa il cervello delle donne dopo la gravidanza. A parlarne sono state 3 ricercatrici nel 2016, che hanno spiegato come nel post-partum si modifica la "materia grigia" materna. Questo cambiamento può essere definito un meccanismo di difesa messo in atto dal cervello delle neo-mamme che si attiva liberando dello spazio nella memoria, per aumentare la sua dose di attenzione al bebè.

Uno studio più recente, svolto su 110 donne prima e dopo la gravidanza e pubblicato sulla rivista scientifica Nature, ha spiegato che a cambiare è proprio la neuroplasticità del cervello delle neo mamme. Neuroni e ormoni si adattano al cambiamento che avviene nel corpo durante la gestazione. Mentre il bimbo è nel pancione diminuisce la corteccia cerebrale della mamma, la membrana grigia che ricopre il cervello e si occupa di regolare ormoni e concentrazione. Poi con il parto vi è una completa inversione di rotta. Nel post-partum infatti, hanno dimostrato le risonanze magnetiche effettuate sulle donne, la corteccia cerebrale aumenta e con lei ormoni e attenzione delle neo-mamme.

Utero e addome

L'utero aumenta le sue dimensioni durante la gravidanza e impiega diverse settimane a tornare poi alla sua dimensione normale. Durate questo passaggio la neo-mamma avverte delle contrazioni uterine chiamate "morsi", stimolate anche dal meccanismo di suzione del neonato.

Se prima della gravidanza l'utero misura all'incirca 7, 7.5 cm, e pesa circa 60g, quando ospita il bebè può arrivare a misurare 30 cm di lunghezza e pesare più di 1 kg e mezzo, aumentando così la sua portata di 500/1000 volte.

utero e addome

A mutare è anche l'addome. Il 30% delle donne soffre di diastasi retto-addominale nel post partum, causata dall'eccessiva stiratura dei muscoli addominali durante il parto.

Inoltre se la donna viene sottoposta ad un taglio cesareo d'urgenza o programmato è bene ricordare che si tratta di una procedura che prevede un vero e proprio taglio di vari strati del corpo e lascia una cicatrice, più o meno visibile.

Le ossa del bacino

L'utero cresce e le articolazioni che lo circondano ne seguono i cambiamenti. Le articolazioni pelviche nell'ultimo trimestre in particolare tendono ad allentarsi e con loro i  legamenti e il tessuto connettivo dei muscoli, per rendere sufficientemente elastico il bacino.

Le ossa del bacino si allargano per lasciar uscire il piccolo dal canale del parto ma se vi è predisposizione, o se avviene un parto particolarmente difficoltoso, può accadere che le ossa pubiche si allontanino tra di loro più del previsto, pur senza fratture: in questo caso si parla di diastasi della sinfisi pubica, patologia che si verifica con una frequenza compresa tra 1 donna su 300 e 1 donna su 30.000., come spiega uno studio del 2023.

I capelli

Se durante la gravidanza i capelli sono molti e fluenti, nel post partum non di rado, la neomamma tende a perderli.

capelli

Lo sfoltimento della chioma può continuare per i primi tre mesi dopo la nascita del bebè. Il motivo è il rapido calo di estrogeni, che invece avevano reso i capelli molto forti durante la gravidanza e, per le mamme che allattano, l'aumento della prolattina, anche lei fautrice dell'indebolimento dei capelli.

Trascorsi però pochi mesi dopo il parto, i capelli torneranno ad essere quelli di sempre.

I piedi

Il gonfiore e il dolore agli arti inferiori può essere un aspetto fisiologico per molte donne durante la gravidanza, causa il peso del pancione (il gonfiore alle gambe va comunque indagato qualora eccessivo o associato a pressione sanguigna elevata o cefalea). Ma ad alcune donne accade, come specifica uno studio dell'Università dell'Iowa, che il numero di piedi aumenti di qualche millimetro. Questo è una conseguenza dell'aumento di relaxina durante la gravidanza la quale aiuta a rilassare i legamenti e le articolazioni portando anche l'arco del piede a distendersi: la conseguenza è un piccolo allungamento del piede, aspetto che rende le scarpe che prima andavano comode, troppo piccole.

Inestetismi

Durante la gravidanza possono comparire diversi inestetismi, alcuni tendono a rimanere per sempre, altri invece scompaiono dopo la gravidanza:

  • Smagliature: se non trattate accuratamente rimangono sul corpo e sono dovute all'aumento di peso e dunque alla conseguente rapida distensione della pelle.
  • Melasma o maschera gravidica: alcuni ormoni, durante la gravidanza possono portare ad un'iperpigmentazione della cute del volto, che risulterà dunque cosparso di macchie scure. Questo inestetismo scompare però pochi mesi dopo il parto
  • La linea nigra: è una linea che compare dal pube all'ombelico, esattamente come il melasma, per motivi ormonali. Durante la gravidanza aumentano infatti gli ormoni melanociti-stimolanti che danno vita a quella linea scura. Questo inestetismo tende a scomparire dopo il parto.

Il seno

Il seno durante la gravidanza a poco a poco aumenta in grandezza,  mentre i capezzoli si scuriscono e si inturgidiscono, pronti all'allattamento.

allattamento al seno

A seconda che si scelga l'allattamento al seno o non si consideri questa opzione, il seno potrebbe dunque subire ulteriori cambiamenti, o tornare come prima del parto. Il tessuto mammario poi a poco a poco si riduce, facendo sì che il seno materno ritorni dunque alla sua forma originaria.

La pancia

La pancia dopo il parto si fa meno tonica, ma non ritorna immediatamente alla sua forma iniziale. Trascorrono parecchie settimane dal parto prima che ritorni quella di prima, a seconda che la neo mamma sia in grado di tornare alle proprie attività quotidiane e ad una attività fisica moderata.

La vagina

Durante il puerperio, i primi 40 giorni che seguono il parto, il corpo deve riassestarsi: in particolare è normale che la donna abbia delle perdite ematiche dalla vagina. Si parla di lochiazioni vaginali: sono molto simili alle mestruazioni ma meno abbondanti, e sono necessarie a ripristinare l'ambiente uterino.

Se la donna durante il parto ha subito lacerazioni vaginali spontanee oppure è stata eseguita una episiotomia, ossia un taglio a livello vaginale volto a favorire, in casi estremamente selezionati, l'uscita del bebè, le verranno messi dei punti e la cicatrizzazione potrebbe risultare più lunga e necessitare di attenzione. Oltre all'igiene con detergenti a ph neutro, in questi casi, si possono rivelare estremamente utili spray all'argento colloidale o alla tintura di calendula.

Il consiglio dell'ostetrico

L'evento parto mette sicuramente a dura prova il corpo di ogni donna e, proprio per questo motivo, è buona cosa dare le giuste attenzioni alla ripresa fisica e psicologica.Tra le altre cose ha particolare rilevanza l'attenzione al perineo, un muscolo che noi maltrattiamo troppo e che invece ha una importantissima funzione di continenza, in modo particolare con il passare degli anni.

Per questo motivo sarebbe una buona regola eseguire una valutazione del pavimento pelvico post partum da un professionista esperto con l'obiettivo di valutare la necessità di un eventuale percorso riabilitativo. Se anche questo non fosse necessario, comunque, una acquisizione di maggiore consapevolezza rispetto ad una parte del corpo così poco nota è di fatto estremamente significativa.

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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