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6 Marzo 2023
12:00

Cos’è la lallazione, quando inizia e perché non dobbiamo preoccuparci troppo presto

Molto spesso i genitori si chiedono a che età i bambini iniziano a parlare. In realtà tutto inizia con la lallazione, le prime sillabe pronunciate dai neonati, un momento importante nello sviluppo del linguaggio. Ogni bambino è una storia a sé, ma i pediatri spiegano quando la fase della lallazione dovrebbe aver inizio, per cosa si caratterizza e quando ci si dovrebbe realmente preoccupare.

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Cos’è la lallazione, quando inizia e perché non dobbiamo preoccuparci troppo presto
lallazione del neonato

A che età i bambini pronunciano le prime paroline? Questa è una domanda tipica di ogni neo genitore. In realtà i neonati non iniziano subito a parlare: tutto comincia, infatti, dalla fase della lallazione, un momento importante per lo sviluppo del suo linguaggio.

Lallare è il termine che indica le prime vocali e consonanti che i neonati iniziano a pronunciare nei primi mesi di vita e che possono avere toni più o meno diversi a seconda della situazione in cui il bambino "lalla". Cosa significa esattamente il termine "lallazione", quando inizia questa fase, per cosa si contraddistingue e quando i genitori devono preoccuparsi? Sono tante le domande che meritano una risposta, per aiutare i bambini a sviluppare al meglio il proprio linguaggio.

Che cos'è la lallazione e come riconoscerla

Lallazione è un termine che deriva dal latino "lallatio", che si traduce in lallare, l'atto di cantare la-la per fare addormentare i bambini. In pediatria, lallazione è la parola che indica le sillabe pronunciate dai lattanti nel primo anno di vita, quando iniziano il lungo percorso di sviluppo e apprendimento del linguaggio.

Con la lallazione i bambini iniziano a comunicare vocalmente

Di fatto, la lallazione è il primo passo nel lungo processo che porterà il piccolo a imparare a parlare e a comunicare verbalmente con le altre persone. Questa è l'espressione vocale tipica dei lattanti, che si presenta con la ripetizione di sillabe sotto forma di cantilena (ma-ma-ma/pa-pa-pa/la-la-la). Non più vagiti e vocalizzi come nelle prime settimane di vita, ma vere e proprie sillabe.

La lallazione si riconosce facilmente: i più piccoli di casa, infatti, iniziano a pronunciare sillabe composte da coppie di vocali e consonanti che sono ben distinguibili. Possono avere intonazioni diverse a seconda di quello che il neonato vorrebbe dire. Così come cambia l'espressione durante la pronuncia di queste sillabe.

La lallazione serve ai bambini a imparare a usare la voce per comunicare: rappresenta il primo gradino per il corretto sviluppo linguistico.

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Quando inizia la lallazione

La lallazione inizia solitamente a partire dal sesto-settimo mese di vita: ci sono bambini che iniziano un po' prima e altri che, invece, cominciano a lallare un po' dopo.

Scendendo più nel dettaglio, la lallazione si suddivide in diverse fasi, che il bambino affronta secondo i suoi tempi:

  • Lallazione canonica (o bubbling canonico): intorno ai 6-7 mesi i lattanti iniziano a produrre sequenze di consonante e vocali, sillabe sempre uguali che vengono ripetute di continuo. Ad esempio, ma-ma-ma o pa-pa-pa o da-da-da. Sembra quasi che vogliano dire mamma, papà o pappa
  • Lallazione variata (o bubbling variato): intorno ai 10-12 mesi i bambini iniziano a produrre sequenze diverse di sillabe, più lunghe e varie rispetto alla prima fase. Ad esempio, ma-pa-ma-ta. Le sillabe pronunciate assomigliano sempre più a paroline vere e proprie
  • Dopo i 12 mesi dalla lallazione si passa alle prime parole comprensibili o più o meno comprensibili e a un linguaggio che, man mano che il bambino cresce, diventa sempre più articolato

Come stimolare la lallazione

Per aiutare i lattanti nella fase di lallazione, i genitori e chi interagisce ogni giorno con loro possono mettere in atto tante strategie da proporre come gioco. Leggere filastrocche e cantare canzoncine per bambini, aspettando che il bambino possa imitarci vocalmente, può essere un ottimo modo per stimolare lo sviluppo del linguaggio.

Leggere, cantare, parlare allo specchio, per stimolare la lallazione

Possiamo praticare questi semplici esercizi divertenti e formativi in ogni momento della giornata: mentre passeggiamo in strada, mentre cambiamo il pannolino o davanti a uno specchio. L'importante è che il bimbo possa vedere il nostro volto e le nostre labbra, così da imitarci.

Quando preoccuparsi se il bambino "non lalla"?

Come abbiamo già sottolineato, ogni bambino è una storia a sé. Ci sono lattanti che iniziano a lallare ben prima di aver compiuto 7 mesi, mentre altri iniziano un po' dopo, impiegando qualche mese in più. Non bisogna subito allarmarsi se allo scoccare del settimo mese di vita il piccolo non pronuncia alcuna sillaba.

Bisognerà attendere, iniziare magari a stimolare il linguaggio del bambino con i suggerimenti sopra descritti e consultare il proprio medico pediatra per sicurezza, così che possa valutare cosa fare. Se, infatti, la mancanza di lallazione non deve rappresentare un momento d'angoscia per i genitori, non deve neanche essere trascurata, poiché potrebbe essere correlata a delle difficoltà dell'udito o a un deficit neuro-cognitivo.

Tra l’altro, nelle visite di controllo della crescita i dottori sono molto attenti a questo aspetto. Se il pediatra dovesse notare qualche ritardo nella lallazione, sarà lui a indirizzare i genitori del bambino da un neuropsichiatra infantile, che a sua volta potrebbe suggerire di consultare un logopedista. Per ogni dubbio quindi, è bene rivolgersi sempre al pediatra che saprà consigliare ai genitori gli accertamenti specialistici più opportuni.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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