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27 Aprile 2023
15:30

Diabete, tra i fattori di rischio anche traumi e stress di un’infanzia difficile

Uno studio danese pubblicato sulla rivista Diabetologia svela che i bambini che hanno affrontato un'infanzia difficile hanno maggiori probabilità di sviluppare diabete in età precoce.

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Diabete, tra i fattori di rischio anche traumi e stress di un’infanzia difficile
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I fattori di rischio del diabete sono davvero molti. Tra questi, un recente studio ha scoperto anche i traumi di un'infanzia difficile e costellata di ansia, stress, problematiche di varia natura, eventi negativi che hanno profondamente segnato il sistema nervoso dei più piccoli. Le avversità sperimentate in età infantile possono aumentare il rischio di ricevere diagnosi di diabete di tipo 2 in età giovanile.

Lo studio è stato pubblicato su Diabetologia (rivista dell’Associazione europea per lo studio del diabete – Easd) e rivela che lo stress che i bambini provano da bambini di fronte ad eventi negativi può influire in modo pesante sul sistema nervoso, endocrino e immunitario, spingendoli da ragazzi ad adottare comportamenti e stili di vita non salutari. Che possono aumentare il rischio anche di sviluppare diabete di tipo 2.

Lo studio dell'Università di Copenaghen

Un team di studiosi dell’Università di Copenaghen, guidato da Leonie K. Elsenburg, ha condotto una ricerca sulla popolazione danese nata tra il primo dicembre 1980 e il 31 dicembre del 2001. Sono stati raccolti molti dati inerenti a stile e condizioni di vita, ma anche salute dei bambini nati in Danimarca in quel periodo di tempo. Dal campione sono stati esclusi i piccoli che hanno ricevuto una diagnosi di diabete già in età pediatrica.

Lo studio ha riguardato più di un milione e 270mila persone. Tutti i piccoli coinvolti sono stati suddivisi in tre categorie, a seconda delle avversità affrontate quando erano bambini:

  1. privazione materiale (povertà della famiglia e genitori in stato di disoccupazione per lungo tempo)
  2. perdita di un famigliare o minaccia di perdita di un famigliare, per una malattia o per altre cause (si è preso come riferimento malattie e decessi di genitori o fratelli e sorelle)
  3. problemi famigliari, come malattia psichiatrica di un genitore o di un fratello, abuso di alcol o di droghe da parte dei genitori, affido, separazione materna)

I bambini appartenenti a ogni categoria sono stati a loro volta divisi in 5 gruppi:

  • bambini con livelli relativamente bassi di avversità durante l'infanzia (54%)
  • bambini con una deprivazione materiale specifica nella prima infanzia (20%)
  • bambini con una privazione materiale durante l'infanzia e l'adolescenza (13%)
  • bambini con livelli relativamente elevati di malattie somatiche o morte in famiglia (9%)
  • bambini con livelli relativamente elevati di avversità in tutte e tre le dimensioni (3%)
diabete

I bambini più a rischio diabete hanno affrontato avversità maggiori nell'infanzia

Lo studio, consultabile sulla rivista Diabetologia, ha svelato che di tutti gli individui analizzati durante lo studio lungo 21 anni, 2.560 donne e 2.300 uomini hanno ricevuto in seguito diagnosi di diabete di tipo 2 tra i 16 e i 38 anni. I bambini più a rischio erano quelli che nell'infanzia hanno affrontato le avversità più gravi, con una predominanza dei maschi rispetto alle femmine.

Nel gruppo con maggiori problemi, quindi con alto tasso di avversità nelle tre dimensioni prese in esame, il rischio di soffrire di diabete in età giovanile era del 141% più alto negli uomini e del 23% nelle donne, rispetto invece al gruppo con un tasso più basso di avversità. 36,2 casi in più ogni 100mila abitanti per gli uomini e 6,4 casi in più per le donne.

Anche precedenti ricerche avevano sollevato la questione, ma mancavano dati concreti

Già precedenti ricerche avevano rivelato un'associazione tra i maltrattamenti subiti in infanzia e l'insorgere di diabete di tipo 2 in età giovanile o adulta. Mancava però uno studio a lungo termine, come quello danese, per poter comprendere quali fossero i nessi e quali eventi e circostanze avverse potessero causare un danno così profondo in età infantile, da ripercuotersi anche successivamente sulla salute. Traumi vissuti durante l'infanzia, infatti, portano chi ne ha sofferto ad adottare stili di vita meno sani, come il vizio del fumo o dell'alcol, la sedentarietà, un'alimentazione non sana. Tutti fattori di rischio che aumento il rischio di diabete.

Gli autori sottolineano che nell'ultimo secolo la prevalenza globale di diabete di tipo 2 tra adolescenti e giovani adulti è aumentata proprio a causa dei cambiamenti di stile di vita. E questo è allarmante e preoccupante, perché l'insorgere precoce della malattia crea una variante più aggressiva della stessa, riducendo drasticamente la qualità della vita dei soggetti coinvolti.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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