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6 Marzo 2023
18:00

Gli oggetti del Metodo Montessori per l’autonomia dei bambini: ecco quali si ispirano alle idee della pedagogista

Optare per oggetti montessoriani, come giocattoli e mobili ispirati alle idee della pedagogista, significa puntare sull’autonomia e sull’armonia educativa ideate da Maria Montessori. Ecco quali sono le caratteristiche principali di questi oggetti che possiamo fare rientrare nel metodo educativo montessoriano.

A cura di Sara Polotti
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Gli oggetti del Metodo Montessori per l’autonomia dei bambini: ecco quali si ispirano alle idee della pedagogista
torre montessori

Il metodo Montessori, con gli oggetti che ad esso di ispirano, non è applicabile solo a scuola. Anche in famiglia si può decidere di puntare sulla pedagogia dell'educatrice Maria Montessori, la cui lungimiranza è davvero ammirevole.

Per farlo, il primo ambiente da cui partire è la cameretta del bambino, insieme con il suo spazio gioco, che deve diventare un nido accogliente e su misura, in modo da stimolare al meglio indipendenza e autonomia in tutta sicurezza.

A partire dallo specchio e arrivando al lettino montessoriano, sono diversi gli strumenti che consentono di portare in casa questo metodo pedagogico, che prima di tutto deve essere compreso per conoscerne le potenzialità. Non si tratta infatti solo di una moda — per quanto il metodo Montessori abbia vissuto un ritorno di fiamma negli ultimi anni — ma di una vera e propria filosofia pedagogica che si fonda sulle capacità innate dei bambini e delle bambine.

Il metodo Montessori

Maria Montessori, tra le pedagogiste maggiormente conosciute e riconosciute a livello mondiale e prima donna a laurearsi in Medicina in Italia (nel 1896), ci ha lasciato indicazioni educative e pedagogiche davvero preziose, che trovano riscontro nei più recenti studi neurologici e scientifici.

Il principio su cui si fondano? La consapevolezza che il bambino è un essere vivente che ha in sé tutto ciò di cui ha bisogno per crescere e imparare. Dandogli spazio e autonomia questa sua natura emerge in maniera potente, facendo sì che impari in fretta ed efficacemente.

In parole più semplici, i bambini secondo Maria Montessori sono esseri umani in miniatura che, pur non avendo ciò che serve per vivere e sopravvivere, sono in grado di acquisire forze e insegnamenti semplicemente seguendo le proprie direttive biologiche. L’autonomia e l’indipendenza, quindi, vanno a servizio dell’educazione e dell’acquisizione di competenze, soprattutto durante i primi anni di vita.

Gli strumenti principali di questa educazione, dunque, sono la gioia e l’entusiasmo, che sta agli adulti suscitare nei bambini per far sì che questi ultimi seguano il loro istinto naturale di conoscenza.

Come si applica a casa il metodo Montessori?

Modificatosi poi negli anni, il metodo Montessori prevede che al bambino venga lasciata più libertà possibile, che non vengano repressi i suoi istinti, che gli sia fornito un ambiente adatto a perseguire l’ordine e l’armonia e che, soprattutto, gli sia data la possibilità di sbagliare, per imparare dagli errori.

Negli anni questo metodo si è modificato e adattato a diversi ambienti e scuole, ma di base ha mostrato a tutti, genitori ed educatori, l’importanza dell’autonomia. Che, forse l’avrete già sentito, si riassume nella frase: “Aiutami a fare da solo”.

Cosa significa? Che la scuola, così come la casa e la famiglia, deve fornire gli strumenti giusti ai bambini, senza sostituirsi a loro.

learning tower

La cameretta e gli spazi in cui i bambini si muovono possono diventare luoghi davvero montessoriani in poche mosse, trasformandosi in quello che Carla Cevenini e Nicoletta Cola definiscono l’ambiente “maestro”, ovvero un ambiente che permette al bambino e alla bambina di sviluppare le proprie potenzialità, senza ostacoli.

Basterà arredare la cameretta e gli ambienti con i giusti mobili a misura di bambino, dotarli degli strumenti più comodi e renderli sicuri e accoglienti.

Gli oggetti Montessori per crescere bimbi autonomi

Il primo mobile montessoriano che è possibile scegliere per la cameretta è certamente il lettino, fatto su misura per lasciare che bimbi e bimbe possano scendere e salire in autonomia.

C’è poi lo specchio, installato (in sicurezza) ad altezza sguardo: già dai primi mesi le bambine e i bambini interagiscono con il loro riflesso, e questo è un fondamentale stimolo di propriocezione, ovvero quel senso che fa sì che un essere umano si percepisca nello spazio.

Lettino, armadio, specchio e libreria frontale sono solo alcuni degli oggetti Montessori

Non va dimenticato poi l’armadio: quando bimbi e bimbe iniziano a manifestare autonomia e interesse verso l’abbigliamento, per il metodo montessoriano è bene assecondarli. Un armadio piccolo, ad altezza manine e nel quale gli abiti sono sistemati intuitivamente (divisi in maniera precisa) li aiuterà ad acquisire indipendenza anche in questo.

Infine, sarebbe bene installare delle mensole basse, sulle quali sistemare libri e giocattoli in legno che bimbi e bimbe possono prendere per giocare, riponendoli poi al loro posto in totale autonomia. Che poi è lo stesso principio che viene applicato alla libreria frontale Montessori, una libreria su cui sistemare i libri in modo che le copertine siano sempre bene in vista.

Fuori dalla cameretta ci sono poi altri oggetti montessoriani utili: la learning tower, per esempio, ovvero una piccola scaletta in legno chiusa da una piccola cornice, che lascia la libertà di cucinare insieme ai genitori; oppure il telaio delle allacciature e la torre Montessori, giocattoli che stimolano la logica e, allo stesso tempo, la precisione manuale.

telaio allacciature

Le caratteristiche del lettino Montessori

Essendo tra gli strumenti più conosciuti, è bene riprendere il lettino montessoriano per capire meglio di cosa si tratta. Un lettino montessoriano che si rispetti deve prima di tutto rispondere all’esigenza di lasciare autonomia al bambino, che dall’anno di età in poi spesso dorme da solo nella sua cameretta.

Ma quando installarlo? Quando il bebè sarà in grado di reggersi in piedi, di gattonare o di camminare, e soprattutto quando inizierà a mostrare voglia di indipendenza (nel caso in cui già non dorma da solo).

La prima regola è che il lettino montessoriano deve essere basso. Pochi centimetri al massimo. Solitamente, basta lo spessore del materasso. È proprio nell’altezza del lettino che si racchiude il principio pedagogico: il bambino o la bambina devono poter essere in grado di salire e scendere in autonomia dal lettino quando vogliono, in sicurezza, senza dover scavalcare barriere e senza dover scendere da altezze pericolose.

Seconda regola: secondo Maria Montessori, ordine e pulizia sono fondamentali durante gli anni dello sviluppo, e il letto deve perciò essere il più semplice possibile, anche rispetto alla biancheria. Il materiale del letto Montessori? Meglio il legno, o un materiale naturale e dai colori neutri, per non stimolare eccessivamente il bambino o la bambina.

La dimensione, invece, può essere scelta senza una regola precisa, anche se più un letto è piccolo, più è accogliente. Secondo un’altra pedagogista, Emme Pikler (creatrice del triangolo di Pikler), nei primi anni di vita dovrebbe bastare un materasso (o un lettino) di circa 90x60cm, da aumentare via via con il trascorrere degli anni.

Infine, è bene puntare sulla sicurezza. Il lettino non dovrebbe mai avere spigoli appuntiti, viti sporgenti, schegge o altri dettagli pericolosi.

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