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10 Agosto 2023
9:00

Le stelle cadenti di San Lorenzo spiegate ai bambini: ecco cosa accade nella notte dei desideri

Sapremmo spiegare ai nostri bimbi perché la notte del 10 agosto è dedicata a San Lorenzo, cosa sono le stelle cadenti e soprattutto perché dobbiamo esprimere un desiderio quando le vediamo? Ecco la notte dei desideri spiegata ai bambini.

A cura di Sophia Crotti
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Le stelle cadenti di San Lorenzo spiegate ai bambini: ecco cosa accade nella notte dei desideri
stelle cadenti bambini

Esiste una notte, precisamente quella del 10 di agosto, in cui almeno per un attimo rivolgiamo tutti lo sguardo al cielo, in attesa di vedere una stella cadere e potere così esprimere un desiderio.

Ma se nostro figlio ci chiedesse «Cos'è una stella cadente?» siamo sicuri che sapremmo rispondere? Se la risposta è "sono stelle che cadono" stiamo già sbagliando. Ecco dunque spiegate ai bimbi la notte di San Lorenzo, le stelle cadenti e le leggende annesse. Il resto sta a voi, munitevi di una coperta e di un binocolo, spegnete tutte le luci e preparatevi, insieme ai vostri bambini, ad esprimere quanti più desideri possibili.

La leggenda della notte di San Lorenzo

La notte dei desideri, ossia quella del 10 agosto, viene anche chiamata notte di San Lorenzo. Il nome lo si deve alla tradizione cristiana, secondo la quale proprio il 10 agosto venne martirizzato il Santo che da il nome alla giornata.

Le stelle altro non sarebbero, secondo alcuni, che le lacrime di San Lorenzo, versate durante il suo martirio, per altri i lapilli dei tizzoni ardenti che i suoi aguzzini gli avvicinarono.

bimbi che guardano le stelle

Ma le stelle, in realtà, affascinano l'uomo da molto prima che nascesse San Lorenzo. Gli antichi romani, infatti, si radunavano a guardare il cielo verso metà agosto, quando, secondo loro, il dio Priamo lanciava sulla Terra le stelle cadenti, che avrebbero poi reso i campi molto più fertili.

Cosa sono le stelle cadenti?

Chiariamo subito una cosa, le stelle, per fortuna, non cadono. Ma allora cosa sono quelle scie luminose che percorrono il cielo la notte di San Lorenzo e ci fanno gridare:«Guarda, una stella cadente!»?

Sono in realtà uno sciame di meteoroidi, chiamati Perseidi, ossia detriti composti da polveri e gas, di appena qualche centimetro. Questi sassolini minuscoli, che si pensa arrivino proprio dalla costellazione di Perseo, vengono persi dalla cometa Swift- Tuttle, mentre questa nel corso di 133 anni a poco a poco percorre tutta la sua orbita.

bimbi e stelle cadenti

Ma come facciamo noi dalla Terra a vedere questi detriti? A metà agosto l'orbita terrestre e l'orbita delle Perseidi si incontrano, permettendoci così di vedere le scie luminose davanti alle quali esprimiamo i nostri desideri. Il fenomeno non è circoscritto solamente alla notte di San Lorenzo ma si protrae fino al 14 di agosto.

Perché quando cade una stella si esprime un desiderio?

Non tutti sanno che l'etimologia della parola desiderio rimanda proprio alle stelle. "De-" è infatti una particella privativa, che significa "senza" e "sidera" significa invece stelle. Desiderio dunque significa "privo di stelle" questo perché gli aruspici, coloro che leggevano il destino dei popoli e degli individui nelle stelle, in assenza di queste, quando il cielo era molto nuvoloso non potevano svolgere il loro compito, e quindi desideravano ardentemente che tornassero.

Quindi stelle e desideri sono indissolubilmente legati sin dall'etimologia, ma perché al passaggio di una scia luminosa si esprime un desiderio? Tre sono le tradizioni dalle quali la nostra cultura potrebbe aver attinto:

  1. La tradizione viene tramandata sin dall'antichità, quando si credeva che il destino degli uomini fosse scritto nelle stelle. Alla nascita di ogni bimbo, secondo la tradizione, si accendeva una stella. Quando l'astro cadeva, invece, significava che il bimbo ormai era diventato uomo e che il suo destino non era più scritto nel cielo, poteva dunque cambiare le cose proprio esprimendo un suo sogno o una sua ambizione.
  2. Secondo la tradizione cristiana le stelle, corrispondenti alle lacrime di San Lorenzo durante il martirio, permettono a chi le osserva di chiedere una "grazia", dunque di veder realizzato un proprio desiderio.
  3. I marinai hanno da sempre affidato le loro speranze al cielo, poiché molto prima che nascesse il navigatore satellitare, si orientavano guardando le costellazioni, davanti alle quali esprimevano sempre lo stesso desiderio: poter tornare a casa.
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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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