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13 Dicembre 2023
9:00

Quali sono le terapie raccomandate per l’autismo?

Le terapie raccomandate per trattare i bambini con Disturbo dello Spettro Autistico sono state individuate dall’Istituto Superiore di Sanità. Si tratta di programmi di formazione dei genitori, gioco interattivo, terapia cognitivo comportamentale, e altro. Interventi come musicoterapia, massaggio tailandese o assunzione di integratori alimentari, invece, ad oggi non hanno evidenze scientifiche.

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Quali sono le terapie raccomandate per l’autismo?
Psicologa
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Sono diverse le terapie raccomandate per l'autismo, anche se c'è della confusione a riguardo. La diagnosi di autismo porta con sé una serie di difficoltà e timori che spesso i genitori sentono di non poter fronteggiare. Inizialmente ci si può trovare ad affrontare con fatica la comunicazione di una diagnosi a cui si associano una serie di pregiudizi e stereotipi assai spaventosi. Inoltre si aggiungono una serie di domande che possono rivelarsi ancora più destabilizzanti: “Che terapia deve fare mio figlio/a?”, “Come faccio a sapere quella giusta per lui/lei?”, “Come faccio ad orientarmi nella vastità di interventi e terapie che esistono per l’autismo?”. Qua di seguito ecco alcune informazioni chiave per iniziare ad orientarsi.

Il disturbo dello Spettro Autistico è un Disturbo del Neurosviluppo con esordio precoce che si caratterizza per una compromissione generalizzata della comunicazione e interazione sociale e dalla presenza di comportamenti, interessi ed attività ristretti, ripetitivi e stereotipati. Per quanto riguarda la prevalenza, si stima che circa 1 bambino ogni 100 abbia un Disturbo dello Spettro Autistico con un rapporto tra maschi e femmine di 4:1, come riporta lo studio Evidence Base Update for Autism Spectrum Disorder. In alcuni casi il disturbo dello spettro autistico è associato ad altre condizioni come: disabilità intellettiva (45%), ADHD (28-44%), disordini da tic (14-38%), disturbo ossessivo-compulsivo (9%), epilessia (8-30%), problemi gastrointestinali (9-70%), disordini del sonno (50-80%).

Sono stati individuati alcuni interventi raccomandati dalle Linee Guida Nazionali dell'Istituto Superiore di Sanità e aggiornati ad Ottobre 2023. Tali raccomandazioni sono state formulate grazie alla collaborazione dei maggiori esperti italiani e non (neurospichiatri, psicologi, terapisti, genitori di persone con autismo) nell’ambito della diagnosi e del trattamento del Disturbo dello Spettro Autistico.

Quali sono le terapie raccomandate per l'autismo?

Interventi raccomandati

Le ultime Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità (2023) raccomandano i seguenti tipi di intervento e trattamento per i bambini con Disturbo dello Spettro Autistico:

Programmi di Parent Training

I programmi di parent training (letteralmente, programmi di "formazione dei genitori") sono interventi formativi e/o interventi di “allenamento” diretti al genitore volti ad adattare la comunicazione dell’adulto alle caratteristiche del bambino attraverso l’insegnamento di tecniche per catturare l’attenzione, aumentare la reciprocità e rendere più efficace l’insegnamento di compiti e comportamenti nelle attività di routine della vita quotidiana.

Secondo gli esperti possono migliorare la comunicazione sociale, i comportamenti problema (per es: autolesionismo, oppositività), aiutare le famiglie a interagire con i loro figli, promuovere lo sviluppo e l’incremento della soddisfazione dei genitori ed il benessere emotivo.

Interventi Evolutivi e Comportamentali Evolutivi Naturalistici (ICEN)

Gli Interventi Evolutivi e Comportamentali Evolutivi Naturalistici tengono conto del momento evolutivo del bambino e si adattano maggiormente al livello di sviluppo. Danno molta importanza al gioco interattivo, un tipo di gioco condiviso che favorisce l’iniziativa spontanea del bambino. Nell’ambiente domestico o nella stanza di terapia, tramite varie attività (bolle, solletico, capriole, trenini, palle, puzzle eccetera) stimolano le abilità sociali dei bambini favorendo un maggior contatto oculare, aumentati tempi attentivi, coinvolgimento e scambio comunicativo. Secondo gli esperti questi possono migliorare le abilità cognitive, sociali, comunicative e relazionali dei bambini con autismo.

Programmi intensivi comportamentali

Gli interventi intensivi comportamentali generalmente si caratterizzano per un maggior numero di ore settimanali. Le tecniche di intervento seguono un’applicazione metodologica estremamente rigorosa, nell’ambito della quale è previsto un monitoraggio costante dei risultati raggiunti. Nella maggior parte dei casi si tratta di competenze che vengono apprese “a tavolino” (Discrete Trial Training) in un setting che può essere sia domestico sia di terapia. Tra gli approcci maggiormente conosciuti vi è terapia chiamata Applied Behaviour Analisys (ABA), cioè l'Analisi Comportamentale Applicata, che gli esperti ritengono utile nel migliorare le abilità intellettive (QI), il linguaggio, i comportamenti adattativi e le competenze socio-comunicative dei bambini con autismo.

Programmi TEACCH

Il programma ha come fine favorire il massimo grado possibile di autonomia nella vita personale, sociale e lavorativa. Questo programma ritiene fondamentale la strutturazione dell’ambiente e per far ciò utilizza agende visive, etichette, ambienti organizzati, giochi disposti in scaffali con simboli specifici e schemi di attività e lavoro predefiniti.

Secondo gli esperti i programmi TEACCH sono in grado di favorire le abilità motorie, le performance cognitive, il funzionamento sociale e la comunicazione in bambini con disturbi dello spettro autistico.

Cognitive Behaviour Therapy (CBT)

La terapia cognitivo comportamentale favorisce una maggiore comprensione delle proprie emozioni, pensieri e comportamenti. Tramite la terapia è possibile favorire una migliore gestione delle situazioni sociali, scolastiche e lavorative. Secondo gli esperti l’intervento CBT è considerato efficace in bambini e adolescenti con autismo e disturbo d’ansia senza compromissione cognitiva significativa.

Picture Exchange Communication System (PECS)

Il sistema Picture Exchange Communication System (PECS), cioè il Sistema di Comunicazione mediante Scambio per Immagini, si prefigge lo scopo di aumentare, sostituire e integrare la comunicazione verbale. Si utilizza con bambini che non riescono a parlare. Infatti, impiega sistemi simbolici di diverso grado di complessità che vengono associati insieme secondo una serie di norme. I simboli vengono posti su etichette autoadesive pronte per l’uso che comprendono: nomi, verbi, aggettivi serie di azioni e risposte comportamentali.

Gli esperti suggeriscono di iniziare un trattamento basato sul PECS soprattutto in bambini con uno sviluppo del linguaggio verbale significativamente compromesso.

Interventi non raccomandati

Nell’ambito delle terapie del Disturbo dello Spettro Autistico si sono affaccendate nel tempo un numero considerevole di terapie che non hanno evidenze scientifiche. Questo ha portato negli anni un grave disorientamento nei genitori dei bambini.

Qua di seguito i trattamenti elencati che NON sono supportati da prove scientifiche sufficienti a formulare una raccomandazione sull’utilizzo, come riportano le Linee Guida dell'ISS (2011):

  • Auditory integration training (AIT), cioè una rieducazione dell'udito
  • Musicoterapia
  • Equitazione assistita
  • Tomatis Sound therapy, una terapia psicofisiologica e neuropsicologica che utilizza il canale uditivo
  • Massaggio Tradizionale Tailandese
  • Qigong sensory training, cioè la "Coltivazione dell'energia vitale"
  • Programmi di esercizio fisico
  • Integratori alimentari (vitamina B6 e magnesio e omega-3)
  • Diete di eliminazione di caseina e/o glutine

In conclusione, si raccomanda sempre di rivolgersi al Servizio Di Neuropsichiatria Infantile del Proprio Territorio e confrontarsi con i professionisti del settore (Neuropsichiatri e Psicologi) per approfondire meglio con loro le necessità di nostro figlio/a.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Elisabetta Lupi
Psicologa
Sono una Psicologa Specializzanda in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ho conseguito la Laurea Magistrale presso Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell’Area Critica dell'Università di Pisa nel 2016. Ho lavorato presso il Servizio di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell’Adolescenza dell'IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Ho svolto, in qualità di docente, corsi di formazione per il personale sanitario inerenti la diagnosi, la valutazione e il trattamento dei Disturbi dello Spettro Autistico. Ho collaborato alla scrittura di articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali. Mi occupo di valutazione, diagnosi e trattamento dei Disturbi del Neurosviluppo, in particolare del Disturbo dello Spettro Autistico. Effettuo incontri di Parent Training per i genitori di bambini con difficoltà nello sviluppo.
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