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5 Febbraio 2024
11:10

Sandwich generation: chi sono le persone che si occupano sia dei propri figli e che dei propri genitori

La sandwich generation è la generazione di chi si deve prendere cura sia dei propri genitori, perché anziani o infermi, che dei propri figli. Tra stress, e ansie spesso sono costretti a lasciare il lavoro per potersi fare carico di due generazioni.

A cura di Sophia Crotti
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Sandwich generation: chi sono le persone che si occupano sia dei propri figli e che dei propri genitori
sandwich generation

La sandwich generation è la generazione in cui rientrano le persone di età compresa tra i quaranta e i cinquant'anni che, oltre a doversi occupare dei propri figli, devono occuparsi anche dei propri genitori. Il termine inglese indica appunto la costrizione di queste persone tra due diverse tipologie di incombenze: quelle che la famiglia composta da figli piccoli o adolescenti richiede loro e le esigenze che la loro famiglia di origine, dunque i loro genitori o i loro zii, hanno.

I membri della generazione panino dunque si trovano in mezzo, come la farcitura di un buon sandwich, tra i compiti dei bimbi più piccoli, le difficoltà relazionali dei figli adolescenti e la vecchiaia dei propri genitori o dei propri suoceri.

Vivere questa condizione può portare i genitori-figli a vivere forti tensioni e stress, per questo è importante saper chiedere aiuto e non pensare di non essere abbastanza, se non ci si riesce a giostrare tra tutti gli impegni.

La generazione panino: un fenomeno in aumento

Quando parliamo di generazione sandwich intendiamo tutti quegli individui che hanno genitori di più di 65 anni e figli di meno di 18, e si trovano a doversi prendere in cura di entrambi. In Italia, secondo l'ultimo censimento Istat svolto nel 2019, a prendersi cura di un bimbo piccolo o di un parente anziano, malato o infermo nel 2018 erano 12 milioni 746 mila persone tra i 18 e i 64 anni. Tra queste, quasi 650 mila oltre si occupavano contemporaneamente sia dei figli minori sia di altri familiari, rivestendo il ruolo di caregiver, e per la maggior parte sono donne.

Le persone che rientrano in questa categoria in Italia sono destinate ad aumentare, o perlomeno a rimanere in questa fase di accudimento di figli e genitori sempre più a lungo per svariate motivazioni:

  • la longevità
  • la tendenza ad andare sempre più tardi via di casa dei propri genitori (30 anni mediamente in Italia secondo i dati ISTAT) e dunque ad essere figli sempre più a lungo.
  • la tendenza ad avere figli sempre più tardi, che dunque molto presto si dovranno prendere cura dei propri genitori, mentre progettano di costruire una famiglia.

Le difficoltà della generazione sandwich

Le difficoltà che vive la sandwich generation, chi dunque deve prendersi cura sia dei propri genitori, che dei propri figli, sono molte, prima fra tutte, queste persone non hanno per i propri figli il supporto fondamentale dei nonni. Troppo anziani o malati i nonni necessitano di cura e dunque l'accudimento dei nipotini piccoli diventa una questione che non possono gestire.

Inoltre dovendosi occupare sia dei figli che dei propri genitori, questa generazione di mezzo difficilmente riesce a conciliare vita lavorativa e famiglia, tanto da dover rinunciare alla propria attività lavorativa, con tutte le ripercussioni psicologiche ed economiche che questo comporta.

Chi proprio non può rinunciare al lavoro deve giostrarsi tra mille impegni, con notevoli difficoltà organizzative che sono forte fonte di stress ed ansia.

A questo carico emotivo da novanta si sommano le tensioni familiari che doversi prendere cura di un caro anziano e malato oltre che dei propri figli porta con sé. Può accadere infatti che se siamo noi a prenderci cura dei nostri genitori anziani e non i nostri fratelli, ci si accusi vicendevolmente di non prendersi abbastanza cura dei propri genitori.

Per evitare che questi ricatti emotivi abbiano la meglio è di estrema importanza imparare a chiedere aiuto. Rendersi conto di non riuscire a gestire tutto, anche se abbiamo scelto noi di farlo, è importante per non lasciare che la situazione si complichi ulteriormente. Decidere di farsi aiutare da una persona esterna o dalle strutture apposite per la cura degli anziani non significa non amare abbastanza i propri genitori, ma riuscire anche ad amare se stessi. Non ci si può prendere cura degli altri, se non ci si prende adeguatamente cura di se stessi.

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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