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3 Marzo 2023
17:00

Un gettone per una favola: nelle biblioteche italiane arriva il Jukebox itinerante che legge fiabe

Il Jukeboox è un jukebox che al posto di trasmettere hit, come faceva negli '60, trasmette favole che i nostri piccoli in questo momento possono ascoltare alla biblioteca di Lugo. Il progetto è itinerante, ha già viaggiato per 15 biblioteche italiane, ricordando l'importanza, per ogni comune, di avere delle biblioteche adatte ai più piccoli.

A cura di Sophia Crotti
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Un gettone per una favola: nelle biblioteche italiane arriva il Jukebox itinerante che legge fiabe
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Non dobbiamo rimanere troppo stupiti se entrando in una biblioteca oltre a montagne di libri e tanti studenti, troveremo un jukebox. Quello strumento coloratissimo e luminoso che negli anni ‘60 animava locali e discoteche, permettendo a chi inseriva una moneta di scegliere la colonna sonora della serata torna alla ribalta e nel luogo in cui meno ce lo saremmo aspettato: la biblioteca. Il Jukeboox, come si evince dal nome che gioca tra i due termini inglesi jukebox e book, non trasmetterà i successi del momento ma favole e racconti, di non più di 10 minuti, che i piccoli potranno ascoltare sfogliando le pagine del libro con il medesimo racconto.

Sicuramente dobbiamo abbandonare l’idea per la quale le biblioteche sono solamente luoghi silenziosi e destinati allo studio. Possono diventare, e in molti casi lo sono già, luoghi accoglienti anche per i più piccoli.  Questa installazione, il Jukeboox, nasce proprio per i più piccoli frequentatori della biblioteca. Attualmente si trova in quella di Lugo, in provincia di Ravenna, dove rimarrà fino al 31 marzo. Il progetto è infatti itinerante, ha già viaggiato per 15 luoghi tra biblioteche e librerie, riscuotendo sempre molto successo.

Come nasce il Jukeboox

Il “Jukeboox – uno strumento da favola”, così si chiama questa installazione luminosa, prende spunto dall’idea di un professore di storia dell’arte di un liceo di Ficarra, piccolo comune siciliano per il quale è anche assessore alla scuola, Mauro Cappotto. Il professore nel 2019 ha fatto mettere nell’istituto in cui insegnava il jukebox da lui brevettato non per intrattenere i ragazzi con la musica dance ma per far riscoprire loro la bellezza della poesia italiana. Ad ogni tasto corrispondeva infatti una poesia, registrata da un lettore e poi inserita e trasmessa tramite lo strumento. La hit di maggior successo? “L’infinito” di Leopardi, letto dall’incantevole voce di Vittorio Gassman. Il progetto del Jukeboox itinerante è stato realizzato dall'associazione Tararì tararera che si occupa di di promuovere la lettura, le arti e il rispetto per l’ambiente nell’infanzia e nell’adolescenza, coinvolgendo anche le famiglie.

jukebox

L'installazione itinerante Jukeboox, molto simile a quella brevettata dal professor Cappotto, si trova proprio nella biblioteca di Lugo, perché in questo momento la struttura è impegnata in una serie di attività per i piccoli di età compresa tra i 4 e i 6 anni, in occasione della giornata internazionale della lingua madre istituita dall’UNESCO, per difendere e proteggere le diversità linguistiche.

Il Jukeboox funziona come i jukebox anni ‘60. Il meccanismo è lo stesso: i piccoli possono scegliere la favola che desiderano ascoltare ma per non disturbare gli altri frequentatori della biblioteca, amanti del silenzio, i bimbi possono indossare delle cuffie che, attaccate all’apparecchio, permettono solo a loro di ascoltare la favola scelta.

L’importanza delle biblioteche nella crescita dei bambini

Un sondaggio svolto da Openopolis nel 2019 ha evidenziato quanto sia essenziale per i piccoli frequentare ambienti, come la biblioteca che, al di fuori delle mura scolastiche, li avvicinino alla cultura e alla lettura.

Ovviamente dobbiamo coinvolgere i nostri bimbi, accompagnandoli nelle attività che la biblioteca comunale organizza oppure semplicemente tra i grandi scaffali, nell’area dedicata a loro per invogliarli a sfogliare le pagine. Il sondaggio dimostra che il 74.9% dei bimbi figli di lettori appassionati sono a loro volta attratti dalla lettura, solo il 36.2% si interessa ai libri quando in famiglia non si è soliti leggere.

Dalla ricerca emergono anche quali sono le motivazioni che spingono i bambini, in base alla loro età, ad andare in biblioteca. Fino agli 11 anni la motivazione principale rimane quella di prendere dei libri in prestito, ma si accompagna ad altre motivazioni.

bimbi in biblioteca

Nella fascia 3-5 anni, però, nel 39.8% dei casi i piccoli si recano in biblioteca per assistere a letture animate o racconti fatti loro ad alta voce. Un’altra motivazione che spinge i bimbi ad andare in biblioteca sono i laboratori organizzati apposta per loro.

I bimbi vanno in biblioteca per assistere a letture animate o fare le prime ricerche per la scuola

Tra i 6 e i 10 anni, invece,  i bimbi vanno in biblioteca anche per svolgere le loro prime ricerche, magari spinti dagli insegnanti o per fare i compiti in un posto ampio e tranquillo. Questa motivazione, dai risultati del sondaggio, sembra essere la stessa che muove tutti ragazzi che decidono di proseguire i loro percorsi di studi.

Le famiglie che hanno risposto al sondaggio, soprattutto quelle residenti nelle zone urbane, hanno infatti lamentato l’assenza di spazi nelle loro abitazioni, spesso troppo piccole per consentire a tutti i membri della famiglia di svolgere le proprie attività con la giusta tranquillità.

I bambini hanno biblioteche su misura per loro?

Appurato che quindi le biblioteche sono un servizio indispensabile per i giovani cittadini, quante ce ne sono in Italia? Un secondo sondaggio sull'importanza delle biblioteche nell'educazione dei ragazzi ha messo in evidenza la disparità tra nord e sud Italia in merito alla presenza di biblioteche. Il rapporto tra il numero di biblioteche e i minori, va aumentando nelle città del centro-nord e diminuisce man mano che si scende verso il sud Italia. Nelle prime 20 posizioni ci sono i capoluoghi di provincia di Veneto, Toscana, Lombardia, Friuli ed Emilia.

Ad aggiudicarsi il primo posto, come città che offre il maggior numero di biblioteche per grandi e piccini è stata Pavia, con 25.2 strutture ogni 1000 ragazzi di età compresa tra i 6 e i 17 anni, molto più in basso si colloca il comune di Barletta che nel 2019 registrava meno di una biblioteca ogni mille ragazzi.

C'è la disparità tra nord e sud Italia in merito alla presenza di biblioteche per bambini

I dati ISTAT risalenti al 2019, relativi ai servizi che le biblioteche italiane offrono ai giovani utenti mostrano che, delle 7425 strutture presenti nel nostro Paese, il 54.3% oltre al servizio di scambio e prestito libri offre attività di promozione alla lettura, tra cui gruppi di lettura o laboratori del libro. Il 49.4% delle biblioteche italiane offre la possibilità di partecipare a letture animate e laboratori per bimbi di età compresa tra gli 0 e i 13 anni.

In Valle d’Aosta si registra la maggior offerta, con quasi l’82% delle strutture che offrono questi servizi e in Campania, invece, la minore con il 15.3% delle biblioteche che permettono ai più piccoli di avere attività dedicate a loro.

Perché è importante portare i bambini in biblioteca

Andare insieme al nostro bimbo in biblioteca è un momento di grande complicità, ottimo per stare insieme e divertirsi imparando. Certo è bene che le biblioteche siano attrezzate per accogliere i nostri bambini, che altrimenti tra i tanti scaffali enormi e i ragazzi che studiano silenziosamente potrebbero non capire l’importanza del luogo e annoiarsi.

Ascoltare le letture permette ai bambini di sviluppare la fantasia e divertirsi insieme

Portiamo il bimbo anche se ancora non sa leggere, leggergli una favola ad alta voce stimola il suo sviluppo cognitivo, lo appassiona alla lettura e lo abitua a leggere. Senza contare che portare il piccolo in uno spazio dedicato della biblioteca che abbia magari tavolini alla sua altezza, seggioline, qualche gioco gli permetterà di incontrare altri bimbi e socializzare, imparando il rispetto per l’ambiente, per gli altri e, perché no, anche dei momenti in cui bisogna fare silenzio.

leggere con i bimbi

Farci vedere appassionati al libro che ha scelto di leggere può essere utile anche per la sua autostima, nostro figlio ci vedrà interessati a quello che fa e si sentirà capace, in un posto frequentato anche da noi “grandi”.

Per questo l’idea del Jukeboox che legge le favole è geniale, “svecchia” la biblioteca dall’idea di essere un posto solo per adulti e al contempo incuriosisce gli adulti spinti da quell’amore per “le cose di una volta”, come il jukebox. Non solo, noi genitori, inviando una mail a: jukeboox.bo@gmail.com potremo anche registrarci mentre leggiamo una storia inventata da noi o una favola già nota, ridotta a 10 minuti di registrazione.

Stare in cerchio attorno al Jukeboox, ascoltando insieme la stessa favola e sfogliando magari un grande libro illustrato, permette ai piccoli di viaggiare con la fantasia e di divertirsi tutti insieme, se poi sentiranno la nostra voce, di essere anche fieri di noi.

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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