video suggerito
video suggerito
9 Settembre 2023
12:30

Gli effetti psicologici dell’umiliazione nei bambini: un attentato al valore personale

L'umiliazione è un'esperienza difficile da dimenticare da chi la subisce, che lascia ferite profonde. Ancora troppo spesso però viene utilizzata in contesti educativi e lavorativi, a volte mascherata da intenti "formativi".

24 condivisioni
Gli effetti psicologici dell’umiliazione nei bambini: un attentato al valore personale
Psicologa e psicoterapeuta
umiliazione

Parliamo di umiliazione tutte le volte in cui, all'interno di una situazione interpersonale, una persona viene svalutata, denigrata, maltrattata in diversi modi possibili. Quello a cui assistiamo ha di solito a che fare con il rango, lo status, il potere.

Attraverso l'umiliazione una persona in posizione di potere infligge all'umiliato una sorta di screditamento, spesso di fronte ad altri testimoni presenti. Ritroviamo queste dinamiche nel fenomeno del bullismo ad esempio, ma anche in contesti di lavoro dove si verifica mobbing.

Umiliazione ed educazione

Non di rado episodi di umiliazione sono ancora oggi utilizzati purtroppo in contesti educativi, anche istituzionali: studenti che di fronte a tutta la classe vengono ripresi, derisi o svalutati verbalmente o con punizioni plateali al fine di "dare una lezione" per qualcosa che hanno commesso o per una negligenza.

Lo stesso può accadere all'inverso ovviamente, studenti che prendono di mira un insegnante umiliandolo e più livelli di potere come abbiamo detto.

Quando si umilia non si critica l'errore ma si svaluta l'intera persona

Di solito l'umiliazione ha a che fare con il sé: si va cioè ad attaccare caratteristiche personali della vittima piuttosto che azioni, comportamenti, risultati. Un errore commesso può essere il pretesto che offre l'occasione per andare poi ad attaccare personalmente l'umiliato: non ti dico che hai fatto qualcosa di sbagliato ma che sei sbagliato, stupido, e così via.

Rispetto ad altre emozioni con cui spesso viene confusa, tipo la vergogna, nell'umiliazione l'attenzione viene posta non solo sul sé ma sul danno ingiusto arrecato da qualcun altro.

Gli effetti della svalutazione

Che cosa succede a livello psicologico quando subiamo un'umiliazione?

  • Viviamo uno stato emotivo estremamente intenso, tanto che studi di neuroscienze hanno rilevato attraverso l'elettroencefalogramma che l'attività cerebrale associata all'umiliazione é molto più intensa di quella associata a felicità o rabbia (Otten & Jonas, 2014)
  • Ci sentiamo estremamente offesi, inferiori e impotenti rispetto all'altro. Questi vissuti generano spesso passività, inerzia. In alcune personalità possono alimentare in un secondo momento desiderio di rivalsa, vendicatività e aggressivitá
  • Alcuni riportano di sentirsi in trappola, emozioni di disperazione e sensazioni correlate che possono perdurare a lungo nel corso della vita, anche a distanza di anni da esperienze ad esempio di bullismo vissute a scuola.
  • Le esperienze umilianti hanno un potenziale depressogeno: possono generare cioè sintomi depressivi, di perdita di speranza, e in casi particolari, anche aumentare il rischio di ideazione suicidaria
  • Hanno un impatto profondo sull'autostima e sull'identità: come abbiamo detto l'umiliazione va a colpire proprio la persona nella sua individualità, nel suo essere, minando quindi il valore personale percepito

Queste conseguenze devono farci riflettere su quanto sia dannoso utilizzare l'umiliazione in qualsiasi situazione ma ancora di più in contesti formativi e di istruzione dove i soggetti coinvolti stanno costruendo la propria identità, la propria autostima e rappresentazione all'interno della società.

umiliazione a scuola
Fino a qualche decennio fa l’umiliazione dello studente veniva considerata una pratica del tutto normale e accettata

La vergogna non insegna

Oltretutto, il fatto che gli studi mostrino un'associazione tra umiliazione e impotenza, inerzia, passività ci indica quanto la premessa di intenti basata sul "dare una lezione" così da correggere un comportamento, fallisca miseramente se l'insegnamento viene veicolato attraverso esperienze umilianti: l'umiliato è più portato a ritirarsi dalla relazione e dal contesto che a rimboccarsi le maniche e riprovare!

Dovremmo diventare sempre più bravi a notare situazioni di questo tipo perché soprattutto in alcuni contesti sono molto radicate, al punto da non essere considerate per la reale gravità nemmeno da chi le subisce o ne è diretto testimone.

Il recupero dalle ferite inferte dall'umiliazione è diverso per ogni storia e per ogni persona, dipende dall'ambiente in cui è avvenuta, dall'importanza e status dell'umiliatore, da quante volte o per quanto tempo viene reiterata, dalla relazione in cui avviene, ecc…

Possiamo dire però che la via passa attraverso la ricostruzione di un senso di valore personale e di status sociale adeguato ai propri bisogni di autostima e indipendente dalle azioni e parole di chi umilia.

Nel caso di un bambino che subisce un’umiliazione a scuola ad esempio, o nel gruppo sportivo, è importante che l’adulto di riferimento riconosca con lui la gravità di quanto successo, non sminuisca i suoi vissuti e validi le sue emozioni spiegando che è normale sentirsi così in una situazione del genere.

È opportuno poi aiutare il bambino a “digerire” quanto accaduto, parlandone più volte se necessario e sottolineando che il suo valore non ha niente a che fare con il comportamento dell’altra persona: ciò che gli altri fanno anche quando ci attaccano a livello personale dice qualcosa di loro, non di noi.

Nel caso in cui il bambino sia particolarmente preoccupato dei commenti e pensieri negativi di chi ha assistito alla scena è opportuno “decatastrofizzare” quanto accaduto: ad esempio se ciò che ha fatto partire l’attacco umiliante è stato un errore del bambino in una verifica o ad una partita è opportuno stressare il concetto che errare è normale, quello che non va bene è semmai attaccare qualcuno per questo.

Riferimenti bibliografici

  • Hartling, L. M., Rosen, W., Walker, M., & Jordan, J. V. (2000). Shame and humiliation: From isolation to relational transformation (Work in Progress No. 88). Wellesley, MA: Stone Center Working Paper Series.
  • Otten, M., & Jonas, K. J. (2014). Humiliation as an intense emotional experience: Evidence from the electro-encephalogram. Social neuroscience, 9(1), 23-35.
  • Del Rosso, A., Beber, S., Bianco, F., Di Gregorio, D., Di Paolo, M., Libera Lauriola, A., … & Basile, B. (2014). LA VERGOGNA IN PSICOPATOLOGIA. Cognitivismo Clinico, 11(1).
Sfondo autopromo
Famiglia significa NOI
api url views